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Splendor IV, libertà e desiderio

Sonia Bergamasco e Maria Sole Tognazzi sono tra le protagoniste di una puntata sulla libertà professionale e sessuale.
di Mario Sesti

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In foto l'attrice Sonia Bergamasco, protagonista della quarta puntata di Splendor.
domenica 10 aprile 2016 - Splendor

Splendor: è il primo programma di cinema che usa il cinema per esplorare l'intero universo dei linguaggi dei media e dell'espressione artistica, della bellezza e della narrazione che insieme contribuiscono al firmamento illimitato della cultura. Ovvero: non solo film in uscita ma anche libri o mostre o videogame o serie o web - e tutto il mondo di immagini e suoni.

Si parte con Sonia Bergamasco, un'attrice che ha iniziato giovanissima a teatro con mostri sacri come Carmelo Bene e Giorgio Strehler e, dopo aver militato con successo anche nel cinema e nella fiction, ha ricevuto una nomination al David come attrice non protagonista per il suo ruolo di antipaticissima funzionaria in Quo vado? di Checco Zalone. Cosa significa essere davvero liberi quando si può spaziare come lei in tanti generi e anche nella musica (è una eccellente pianista e cantante)?
Mario Sesti

In realtà, dopo il focus sulla Bergamasco (conoscere e raccontare gli attori che ci appassionano con particolare attenzione: sarà uno dei tratti caratteristici di Splendor), ci sono la regista delle Ragazze del porno, Monica Stambrini, che ha vinto il Festival del Queens nello stato di New York con il corto Queen Kong che vede la partecipazione della superstar dell'hardcore Valentina Nappi, e Carmine Amoroso, autore di un documentario, Porno e libertà, che racconta di come all'inizio degli anni Settanta, audaci registi e porno star (come Cicciolina) abbiano assediato ed espugnato la censura rivoluzionando anche il linguaggio del cinema e non solo gli standard di rappresentazione pubblica del sesso.


In foto la giornalista Monica Repetto.
In foto un momento della 4a puntata di Splendor.
In foto Maria Sole Tognazzi.

Ed oggi, possiamo parlare ancora di uno spostamento oltre i limiti di tale libertà? Monica Repetto, giornalista e critico, autore negli anni '90 di un documentario sugli show di porno live (Camerini ardenti), racconta di come quel fenomeno tutto italiano, fosse per certi versi un'anticipazione della "privatizzazione" del set dei porno e della sua completa segregazione nel vissuto personale dell'online.

Ma è Maria Sole Tognazzi, la regista di Viaggio sola e Io e lei (nomination come miglior attrice a Sabrina Ferilli) a confessare che ciò che ha capito con il cinema di questa materia è come, soprattutto le donne, abbiano trovato la misura per coniugare libertà e solitudine, abbandono sessuale e protezione della propria libertà: anche i rapporti omosessuali, sdoganati dalla pubblica opinione, possono diventare una prigione come quelli tradizionali.
Mario Sesti

Chiude, come sempre, la musica dal vivo: in anteprima un singolo ("La fine dei vent'anni") del giovane toscano Motta, di gran talento che dal nostro programma inizia una lunga tournée in tutta Italia.


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