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CinemaDays, da lunedì a giovedì torna il cinema a 3 euro

Dall'11 al 14 aprile 2.600 sale italiane tagliano il prezzo del biglietto, una grande occasione per fare il pieno di film. Ecco i titoli assolutamente da non perdere.
di Gabriele Niola

lunedì 11 aprile 2016 - Evento

Torna CinemaDays, la 4 giorni in cui quasi tutti i cinema italiani (almeno 2.600 sale, ma l'elenco completo è disponibile sul sito ufficiale dell'iniziativa, tagliano il prezzo del biglietto a 3 euro (o 5 euro in caso di 3D).

Dopo la versione autunnale di ottobre, ora CinemaDays torna in una primaverile, in programma dall'11 al 14 aprile, nuovamente in un periodo denso di uscite sia importanti che ricercate.
Gabriele Niola

Noi abbiamo scelto una ventina di film da consigliare, ma quelli in sala sono molti di più, come sempre divisi per categorie, gusti e preferenze.


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Adattamenti in live action da noti cartoni animati

Il cacciatore e la regina di ghiaccio
C'è un po' di "Biancaneve" mescolato ad un po' di "La regina delle nevi" (favola di Andersen già ispiratrice di Frozen) in questo sequel di Biancaneve e il cacciatore che sposta ancora di più la centralità sul personaggio di Chris Hemsworth. Ritorna la regina di Charlize Theron e a lei si affianca la sorella interpretata da Emily Blunt, in più quella che era una sporcatura ora diventa puro fantasy a tutti gli effetti. Alla fine però non ce n'è per nessuno, ad ogni sguardo innamorato Jessica Chastain ruba la scena a chiunque.

Il libro della giungla
Dietro quest'adattamento con attori e personaggi in computer grafica c'è molto più il cartone animato di Walt Disney che il romanzo di Kipling che l'aveva ispirato. Ci sono strizzate d'occhio alle melodie delle sue canzoni e ai tormentoni di quel film. Lo stesso l'idea che si cela dietro l'operazione, aggiornare il cartone e trarne una storia più adulta, non può che andare a parare vicino a Kipling.

Heidi
Nei primi giorni in cui è uscito ha dimostrato di essere ancora rilevante. Heidi, suo nonno, l'amico Peter, le caprette e la signorina Rottermeier, tutti i protagonisti del romanzo di Johanna Spyri, diventati notissimi per la serie animata di Takahata e Miyazaki, in una versione con attori in carne ed ossa ancora conquistano. Sebbene non adatto ad un pubblico adulto ma molto più in cerca dei bambini, il film e la storia del contrasto tra montagne e città sono ancora un successo.


In foto una scena del film Il cacciatore e la regina di ghiaccio.
In foto una scena del film Il libro della giungla.
In foto una scena del film Heidi.
Inseguimenti, corse e cinema di velocità

Hardcore!
I più attenti riconosceranno che dietro questo film girato tutto in soggettiva, c'è un'idea che il regista, Ilya Naishuller, aveva già messo in pratica nel video musicale "Bad Motherfucker" del suo gruppo, i Biting Elbows. Quel videoclip solo pochi anni fa era rimbalzato su tutti i principali social network, facendosi notare per essere un'opera tutta in soggettiva. Ora quell'idea è arrivata in sala in una furiosa moltiplicazione di azione, movimento e violenza.

Criminal
Per evitare lo scoppio di una minaccia terrorista viene presa la più incredibile delle decisioni. Morto uno dei massimi esperti di antiterrorismo della CIA, l'unico che era a conoscenza dei segreti utili a sventare la minaccia, la sua coscienza viene "caricata" nella mente di un altro agente. Non è la plausibilità che cerca Ariel Vromen ma l'ibrido tra la fantascienza e la fantapolitica, soprattutto cerca l'azione utilizzando un volto nuovo come Ryan Reynolds e uno con il carisma dell'età come quello di Kevin Costner.

Veloce come il vento
Matteo Rovere ha reso possibile l'impossibile: un film di corse italiano che non molla, non sgarra e non intristisce. Scritto con una certa sbrigatività intorno alla struttura di Rocky (la seconda occasione di un perdente che con lo sport può riconquistare fiducia in sè), Veloce come il vento non è sbrigativo per niente quando si tratta di correre, riprendere il movimento e convincere della vera etica sportiva. Un film d'azione che contiene inseguimenti e gare d'automobilismo ripresi alla grande, un film di fomento e grandi trionfi. Un film italiano.


In foto una scena del film Hardcore!.
In foto una scena del film Criminal.
In foto una scena del film Veloce come il vento.
Poker di cinema francese

Les souvenirs
Solitamente sono i ragazzi a fuggire dalle famiglie, a cercare uno spazio per sè senza chiedere il permesso a nessuno. In Les souvenirs invece è la nonna della famiglia ad evadere dalla casa di cura in cui i figli l'hanno parcheggiata. Cosa succede quando la forza che dovrebbe ricondurre tutti alla ragione, la persona più anziana e saggia della famiglia, invece è aiutata a trasgredire dalla forza meno ragionevole della famiglia, cioè il nipote?

Mister Chocolat
La storia è vera e per una volta non viene dagli Stati Uniti. Si parla di razzismo, difficoltà di integrazione e delazione in un mondo, quello della Francia di inizio '900, in cui un nero è molto lontano dall'essere accettato assieme ai bianchi. Omar Sy interpreta Rafael Padilla, clown di inizio secolo che cerca di emanciparsi dal suo ruolo di freak ma che la società si rifiuta di integrare.

Un'estate in Provenza
Dovrebbe suonare familiare ai nostri occhi quest'elogio della provincia e della vita campagnola. Commedia che presenta dei personaggi che nello spostarsi dalla città al piccolo centro in realtà compiono un viaggio nel passato (niente illuminazione notturna, niente tv, cucina di una volta...), Un'estate in Provenza rivendica una dimensione e dei tempi dimenticati, non diversamente da come fa molta commedia italiana della fuga verso il Sud.

Un momento di follia
C'è un'idea formidabile al centro di questo film di Jean-François Richet, cioè trasformare il cacciatore in preda. Vincent Cassel, dopo una carriera di ruoli da seduttore e donnaiolo, è un padre vittima del corteggiamento spietato della figlia adolescente e piacente del suo migliore amico durante una vacanza a casa di lui. Determinato a resistere ma fatto anch'egli di carne, deve fare appello a tutto quel che può per respingere le avance e nascondere quel che sta accadendo al suo amico.


In foto una scena del film Les Souvenirs.
In foto una scena del film Mister Chocolat.
In foto una scena del film Un'estate in Provenza.
Commedie indie e scenari sofisticati

Mistress America
Noah Baumbach è il nome da tenere d'occhio quando si parla di commedie americane. Con Giovani si diventa si è affermato come testa pensante indipendente nel contesto hollwoodiano, con Frances Ha ha imposto all'attenzione generale il sodalizio che ha stretto con la moglie Greta Gerwig. Ora i due tornano insieme per un film di difficile classificazione ma grande empatia, uno che usa l'ironia e personaggi che sembrano presi di peso da un film di Wes Anderson per raccontare la strana personalità della sua protagonista e il mondo che la circonda.

Nemiche per la pelle
Due donne che si odiano e un bambino cui sono loro malgrado legate che le costringe ad interagire. È su questo canovaccio, molto vicino alla commedia tradizionale, che torna al cinema uno dei più sofisticati registi di commedie del nostro panorama: Luca Lucini. Le protagoniste sono due donne simbolo di due categorie umane opposte (Claudia Gerini e Margherita Buy) attraverso le quali il film spera di unire due pubblici diversi.

Una notte con la regina
La più classica delle serate di festa in giro per la città, quelle in cui può succedere di tutto, solo che la protagonista è la futura regina d'Inghilterra e la sera in questione è quella in cui è finita la Seconda Guerra Mondiale. Una notte con la regina non è un film per storici, perché il suo pregio maggiore è quello di non prendersi mai davvero sul serio, di trattare la futura regina Elisabetta e sua sorella Margareth come due personaggi da cartone animato in una girandola di eventi tra la farsa e il romanticismo. Materia per sognare e non per pensare.


In foto una scena del film Mistress America.
In foto una scena del film Nemiche per la pelle.
In foto una scena del film Una notte con la regina.
Le commedie popolari

Nonno scatenato
Doveva intitolarsi Nonno zozzone, traduzione più fedele dell'originale Dirty grandpa, ed in sè sarebbe stata una dichiarazione d'intenti più fedele all'esito. Robert De Niro fa coppia con Zac Efron, a separarli decenni d'anagrafe e abissi di cinema, contro ogni aspettativa è però il primo ad avvicinarsi al secondo e al suo mondo frivolo e zozzone. Cinema di massimo disimpegno e umorismo di grana grossa, quello di cui De Niro aveva bisogno.

Grimsby
Con Borat è diventato davvero famoso assieme al suo umorismo spietato. Sacha Baron Cohen di personaggio in personaggio ha imposto una maniera dura e diretta di usare la comicità meno conciliante per dire quel che ha da dire. L'antisemitismo e il maschilismo di Borat, l'omofobia con il modello Bruno e le assurdità dei dittatori mediorientali con Il dittatore. Ora Grimsby smette di guardare fuori dalla sua Inghilterra e prende invece di petto la più becera forma di umanità britannica.

Un paese quasi perfetto
Da una parte un paesino disastrato in cerca di un dottore per poter sperare che una fabbrica decida di aprire da loro, dando ai suoi pochi abitanti il lavoro che non hanno più; dall'altra un medico di città sofisticato e in cerca di un aggiustamento nella propria vita. I due ingredienti sono mescolati per dare un esito non diverso da quello di Benvenuti al Sud, del resto alla regia di Un paese quasi perfetto c'è uno dei suoi sceneggiatori: Massimo Gaudioso. Il tepore di una provincia che non sta al passo della città ma racchiude il meglio di ogni persona vince sempre.


In foto una scena del film Nonno scatenato.
In foto una scena del film Grimsby - Attenti a quell'altro.
In foto una scena del film Un paese quasi perfetto.
Esplosioni, thriller e risse

Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein
Non esattamente una trasposizione fedele della storia di Mary Shelley. Quella con James McAvoy e Daniel Radcliffe nella parte dell'aiutante gobbo (ma non davvero) Igor è più una reimmaginazione del tutto. Più steampunk che gotico, più interessato all'azione che ai dilemmi, questo Frankenstein è tutto sulle avventure del barone e molto poco sulla sua creatura. Decisamente non per puristi della letteratura.

Batman V Superman: Dawn of Justice
Lo scontro degli scontri, quello tra le proprietà intellettuali più importanti della casa di fumetti DC Comics ma anche, nella visione di Zack Snyder, quello tra Dio e l'uomo. Superman è la manifestazione più evidente di una presenza divina in Terra, l'onnipotenza fatta carne; Batman è invece l'impotenza, l'uomo senza poteri che ha solo l'intelligenza e un determinazione fuori dal comune per abbattere l'essere che nessuno può osare fronteggiare.

Desconocido - Resa dei conti
Gran sorpresa che viene dalla Spagna. Con una sceneggiatura più che ordinaria ma un ritmo indiavolato e una gran regia, capace di lavorare con tutti gli strumenti a disposizione per tenere alta la tensione, questo B movie dal concept essenziale tiene incollati. Luis Tosar sale in macchina all'inizio del film e non può più scendere, c'è una bomba sotto il suo sedile, chi l'ha messa vuole i suoi soldi. Non è però così semplice, il suo lavoro è infatti banchiere e non sembra essere un caso.


In foto una scena del film Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein.
In foto una scena del film Batman v Superman - Dawn of Justice.
In foto una scena del film Desconocido - Resa dei conti.

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