Blockbuster, cult movie, outsider e oasi d'autore, torna a Udine il festival che esplora il cinema asiatico contemporaneo. Dal 22 al 30 aprile.
Cosa c'è dall'altra parte? Questa domanda nutre l'animo umano da millenni e non importa se "l'altra parte" sia fisica o metaforica, una porta chiusa o una distanza geografica: importa soltanto la curiosità. L'istinto della scoperta, dell'indagine. L'istinto dello sguardo. Ne sa qualcosa il Far East Film Festival di Udine, che dal 1999 esplora "un'altra parte" chiamata Asia, e ne sa qualcosa il grafico Roberto Rosolin, che ha cristallizzato quell'esplorazione in un'immagine.
Il nuovo poster del FEFF tratteggia una risposta possibile attraverso un doppio movimento degli occhi: i nostri, che al termine del viaggio impattano nel profilo di una ragazza dai tratti orientali, icona del futuro prossimo o (perché no?) del passato remoto, e i suoi, che a propria volta guardano lontano, cercando "un'altra parte" da esplorare. L'Occidente, forse?
Lasciando aperta l'interpretazione, Rosolin ha operato con la tecnica del
light painting (i fasci di luce derivano dall'uso di led e sono stati proiettati
direttamente sul viso della modella, senza l'ausilio di software) e ha messo a
punto un ritratto luminoso dove l'hi-tech contiene elementi di tradizione e
dove l'estetica sci-fi contiene elementi onirici.
Tra sogno e realtà, dunque, il Far East Film Festival si appresta a
diventare "maggiorenne": dal 22 al 30 aprile, infatti, vedrà accendere i
riflettori internazionali sulla sua diciottesima edizione! I 60 titoli del
programma attingeranno, come sempre, alle migliori produzioni dell'ultima
stagione (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche
"oasi d'autore" da tutta l'Asia).
Il calendario del #FEFF18 - c'è tempo fino al 14 marzo, ricordiamo, per
acquistare gli accrediti a prezzo promozionale (tutte le info su
www.fareastfilm.com) - sarà ancora una volta impreziosito da un
fittissima rete di eventi collaterali, disseminati nel centro di Udine, e,
ovviamente, non mancheranno il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per
giovani talenti europei e asiatici, e il workshop internazionale Ties That
Bind, che ormai da anni mette in connessione produttori occidentali e
orientali.