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LECCE, 19 APR - Raccontare
''la forza e la fragilità delle donne, gli ostacoli che
incontrano. Scrivere per loro più ruoli in commedia, smentendo
lo strano pensiero comune secondo cui non siano comiche quanto
gli uomini''. Sono gli obiettivi di Paola Cortellesi, che a
maggio tornerà sul set diretta da Massimiliano Bruno nei panni
di una precaria incinta e armata in Gli ultimi saranno ultimi, e
a ottobre inizierà le riprese della nuova commedia di Cristina
Comencini della quale è anche co-sceneggiatrice.
Intanto per lei, una delle poche interpreti italiane capace di
'chiamare' il pubblico in sala, è arrivato l'Ulivo d'oro alla
Carriera del Festival del Cinema europeo di Lecce, che le ha
consegnato l'amico Carlo Verdone.
''Carlo faceva parte della mia famiglia, molto prima di
conoscerlo. Recitavamo a memoria le battute dei suoi film, con
cui ci faceva sentire bene. Lavorare con lui (in Sotto una buona
stella, ndr) per me era un sogno e tra noi sul set è stato
colpo di fulmine... Scusa Riccardo tu sai in che senso...'' ha
scherzato l'attrice rivolgendosi al marito, il regista Riccardo
Milani, in prima fila con in braccio la figlia della coppia,
Laura, nata nel 2013, che alternava ciuccio e biberon nel
guardare la mamma. Passione artistica e sintonia umana
pienamente corrisposte da Verdone: ''ero andato ospite di Zelig,
che Paola conduceva con Bisio. Le ho chiesto a bruciapelo 'Tu lo
faresti un film con me?' Lei mi ha risposto 'De corsà - ha
ricordato l'attore e regista -. è seria, spiritosa, creativa,
il 70% delle battute di Sotto una buona stella è nato durante le
prove. Ho avuto accanto una persona che capiva subito quello che
volevo. Ora poi la incontro spesso anche la mattina perché
facciamo colazione nello stesso bar''.
Prevedete prima o poi un nuovo film insieme? ''La risposta
arriva all'unisono: ''Direi proprio di si''. Com'è invece essere
diretta dal proprio marito? ''Mentre scrivevamo Scusate se
esisto! (prima sceneggiatura della Cortellesi, ndr) i
cosceneggiatori ci cantavano la sigla di casa Vianello perché
discutevamo spesso. Invece sul set con lui è una passeggiata,
crea l'atmosfera migliore''.
A maggio tornerà sul set diretta da un altro amico fin dagli
inizi, Massimiliano Bruno, per la trasposizione di Gli ultimi
saranno ultimi, la commedia teatrale del 2005 scritta dai due
insieme a Furio Andreotti e Giampiero Solari, che l'interprete
di Nessuno mi può giudicare ha portato in scena per oltre 200
repliche: ''Sul palco ero sola e interpretavo tutti i ruoli - ha
ricordato l'attrice, anche sceneggiatrice della versione
cinematografica con Bruno-. Nel film sarò il personaggio
principale, Luciana, donna incinta, con contratti precari, che
per una serie di vicissitudini personali, arriva a un gesto
estremo, minacciare i datori di lavoro con una pistola. Quando
l'abbiamo scritta c'erano già fatti di cronaca che ce l'avevano
suggerita. Nel frattempo purtroppo ne sono accaduti molti altri.
Volevamo parlare delle difficoltà della donna nel mondo del
lavoro, alle prese con una gravidanza e tutto ciò che
comporta''. Invece a ottobre, ''avrò l'onore di tornare a
lavorare con Cristina Comencini, un'artista che ammiro per la
sua capacità di scrivere delle donne e per le donne - ha
sottolineato -. Avevo già interpretato uno dei personaggi in Due
partite, il film di Enzo Monteleone, tratto da una commedia di
Cristina. Ora invece sto scrivendo con lei e Giulia Calenda, una
commedia che tocca vari registri, il genere che amo di più'' In
veste di autrice, ''un mio sogno sarebbe scrivere un giorno per
altre attrici - aggiunto - raccontando anche come oggi, gli
ostacoli non siano solo esterni, ma a volte autoimposti, a causa
della mentalità maschilista di alcune di noi. Ci ha rovinato
quella frase, 'dietro ogni grande uomo c'è una grande donna'.
Nemmeno accanto, dietro.... ''Ha mai pensato a un passaggio
anche alla regia? ''Mi piacerebbe molto, ma voglio prepararmi
come si deve''.(ANSA).
(di Francesca Pierleoni) (ANSA)