Si accendono i riflettori su una delle rassegne cinematografiche più apprezzate al mondo. Il Sundance Film Festival, spesso fabbrica di cult, si apre oggi a Park City nello Utah, appuntamento fisso per il meglio del cinema indipendente. Occhi puntati, fino al 27 gennaio, non tanto sul glamour, bensì sulla qualità e le tendenze innovative di film che compongono il puzzle di un mondo in evoluzione. Non mancheranno comunque registi di grosso calibro e star pronte ad affollare il red carpet della rassegna, fondata da Robert Redford nel 1978.
Tra le dive più attese, ci sono Nicole Kidman e Mia Wasikowska, in vesti di madre e figlia protagoniste di un sensuale triangolo con uno zio misterioso. Le due attrici sono le interpreti del nuovo film del coreano Park Chan Wook, Stoker, dramma familiare con atmosfere da thriller psicologico, un fuori concorso su cui la critica scommette molto. Altro titolo da scandalo è Lovelace, diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, con Amanda Seyfried nei panni della pornostar di Gola profonda, il film che sconvolse la società benpensante a stelle e strisce nel 1972.

Questi sono solo due dei titoli destinati a far parlare di sé, in un festival che presenta 113 film suddivisi in quattro sezioni principali: due dedicate alla produzione di finzione ("U.S. Dramatic Competition" e "World Cinema Dramatic Competition") e altre due al documentario ("U.S. Documentary Competition" e "World Cinema Documentary Competition"), con anteprime mondiali di alto livello. Diverse poi le sezioni parallele, come "Next", dedicata alla new wave del cinema americano, l'internazionale "Spotlight", la notturna "Park City at Midnight", che accosta horror e commedie, oltre alle sezioni dedicate ai cortometraggi. «Ogni grande film - spiega il fondatore Redford - inizia con un'idea ed è una testimonianza di come gli artisti trovino continuamente nuove storie, nuovi punti di vista e nuovi modi per condividerli».

A condurre la serata di premiazione del festival, il 26 gennaio, ci sarà un attore sulla cresta dell'onda, Joseph Gordon-Levitt, che presenterà al pubblico il suo esordio dietro la macchina da presa: Don Jon's Addiction, storia di un Don Giovanni contemporaneo, che vede nel cast le superstar Scarlett Johansson e Julianne Moore. Atteso anche Ashton Kutcher, che presta il volto al co-fondatore della Apple Steve Jobs nel film di chiusura della manifestazione, il biopic Jobs, diretto da Joshua Michael Stern. Altro titolo interessante è Ain't Them Bodies Saints, in concorso, storia di un fuorilegge - Casey Affleck - che scappa di prigione per ritrovare la figlia mai incontrata e la moglie - Rooney Mara - che nel frattempo si è costruita una nuova vita.

In mezzo a tanti nomi americani, l'Italia avrà una rappresentanza di tutto rispetto con l'apprezzato regista Giorgio Diritti, in concorso con il suo Un giorno devi andare, con Jasmine Trinca nel ruolo di una giovane donna dal passato doloroso, alla ricerca di se stessa nella sperduta foresta amazzonica. Sempre nella sezione "World Cinema", vedremo una coproduzione italiana: Il futuro, diretto dalla giovane regista cilena Alicia Scherson, con Nicolas Vaporidis tra gli interpreti.

Tra gli autori del cinema indipendente americano spicca Richard Linklater, che presenterà l'ultimo capitolo di un'apprezzata trilogia: Before Midnight conclude i tortuosi percorsi d'amore di Ethan Hawke e Julie Delpy, palpitanti in Before Sunrise - Prima dell'alba e Before Sunset - Prima del tramonto.

Ancora star hollywoodiane, con Matthew McConaughey e Reese Witherspoon che recitano in Mud, vicenda di due teenager che aiutano un fuggitivo a riunirsi con l'amata. Shia LaBeouf in The Necessary Death of Charlie Countryman si innamora di una splendida rumena contesa da un boss della mafia. Tra storia, cronaca e letteratura, Daniel Radcliffe interpreta un giovanissimo Allen Ginsberg sospettato, insieme con Jack Kerouac e Lucien Carr, dell'omicidio di un omosessuale nel film Kill Your Darlings. Jessica Biel è in concorso con Alfred Molina nel film Emanuel and the Truth About Fishes, storia di una ragazza problematica che rivede la madre morta nella misteriosa vicina di casa, diretta da Francesca Gregorini, romana trasferitasi da piccola negli Stati Uniti. E poi sfileranno Guy Pearce, James Franco, Naomi Watts, Emile Hirsch, Demi Moore, Ellen Page, Dakota Fanning, Juno Temple e Jennifer Hudson, impegnati in lavori interessanti che spaziano dagli amori perturbanti alle difficoltà materiali, sociali, mentali e spirituali dell'esistenza.