Nove titoli che offrono un assaggio azzeccato di quello che accade al Festival.
di Emanuela Martini
Quattrocentomila possibili, cinquecento reali: i primi cinquecento spettatori che si prenoteranno potranno assistere da casa a uno dei film appena passati in anteprima su uno degli schermi del 31° Torino Film Festival. Nove titoli che offrono un assaggio azzeccato di quello che sta accadendo al festival, delle sue tendenze e curiosità. Dopo l'apertura con La bocca del lupo di Pietro Marcello, vincitore del Tff 2009, si spazia dall'eccentricità di La ultima pelicula di Raya Martin e Mark Peranson (che mescola nostalgia del cinema e profezia dei Maya) e di Computer Chess di Andrew Bujalski (mockumentary su una sfida tra scacchisti e computer) alla profonda commozione di This Is Martin Bonner di Chad Hartigan, dalla riflessione sul maestro ungherese, Tarr Béla (I Used to Be a Filmaker) di Jean-Marc Lamoure, alla stravaganza di un science fiction sui generis, LFO di Antonio Tublén, e di una commedia cattiva sui poliziotti Usa, Wrong Cops di Quentin Dupieux. E, per chiudere, i lavori di due registi italiani che non si stancano di sperimentare: Maurizio Zaccaro con Adelante Petroleros, sullo sfruttamento petrolifero in Ecuador, e Francesca Archibugi con Parole povere, ritratto del poeta friulano Pierluigi Cappello.