Advertisement
La promessa dell'autentico

La vita di Adèle e il calco del reale.
di Roy Menarini

In foto una scena del film La vita di Adele.

domenica 27 ottobre 2013 - Approfondimenti

Per il momento, le uniche voci di dissenso su La vita di Adèle di Abdellatif Kechiche provengono da ambiti che non si concentrano su questioni propriamente estetiche: la maestranze del film, che denunciano il comportamento anti-sindacale dell'autore; le due attrici, che - sia pure con sfumature differenti - lamentano la cocciutaggine del regista, pronto a logorarle pur di ottenere reazioni veritiere e veementi; l'autrice del fumetto da cui La vita di Adèle è tratto, la quale - con più pertinenza - critica le scene erotiche bollandole come il frutto di uno sguardo maschile, un po' da voyeur, lontano dallo spirito dei suoi disegni. Chi ha apprezzato il film, invece, a cominciare dalla giuria di Cannes che lo ha premiato con la Palma d'Oro, ha preferito lasciare alla cronaca tutto questo (in fondo di registi tirannici è piena la storia del cinema, da Eric Von Stroheim a Stanley Kubrick), e plaudire al lavoro di Kechiche senza se e senza ma.
In queste righe, invece, vorremmo provare a discutere questo consenso. Su che cosa poggia il coro di lodi per La vita di Adèle? Se facessimo un regesto delle recensioni positive, scopriremmo che si elogia primariamente la naturalezza espressiva, la verità dei corpi, la genuinità del mondo narrato, il realismo dell'interpretazione (ed è paradossalmente a questa ricerca che Kechiche sembra aver sacrificato diritti e tempo libero dei suoi collaboratori, per superare la dimensione professionale del cinema e giungere al nocciolo del vero, prima di tutto con le generose attrici). Tutto chiaro? Ma il cinema è sempre e comunque un costrutto, e in La vita di Adèle più che mai: sebbene le tre ore di durata suggeriscano che la narrazione segua il corso puro della vita, con pasti, dialoghi e momenti erotici lunghissimi per rispettarne l'autenticità, Kechiche opera continuamente cesure di luogo, spazio, racconto: decide in maniera imperativa di sottrarci informazioni su Adèle nella seconda parte del film (dove sono finiti i genitori? che ne è delle amiche? che cosa succede al suo amante collega scolastico?), di tagliare a piacimento il tempo del racconto (quanto tempo passa tra i due capitoli? E quanto dopo la crisi tra le due ragazze?), di segmentare in sottosequenze le tanto chiacchierate scene di sesso, di illuminare i corpi e di riprendere le gesta erotiche secondo precise scelte estetiche (quelle che hanno fatto parlare, non del tutto a torto, di dubbia messa in scena softcore), e così via. Si dirà che l'autentico nel cinema proviene dall'effetto psicologico della regia e della recitazione, non dai dispositivi. È vero, ma in questo caso a ciascun spettatore è lasciato il diritto di sentirsi coinvolto oppure no. Che ne è dello spettatore che non viene toccato dalla vicenda di Adèle? Il film di Kechiche è bello solo se ci si "entra" ed è meno epocale per chi non riesce a trovare una sintonia? Non ci sono altri valori, per così dire più oggettivi, in gioco?
La sensazione è proprio questa. Se il cinema, e film come questo, puntano ossessivamente su una promessa di verità, su un procedimento di realismo psicologico e di messa in gioco dei corpi, allora la posta si alza, e lodi o critiche proverranno esclusivamente dal grado di assorbimento del singolo spettatore.
Un'ultima annotazione: La vita di Adèle è punteggiato dal tema dell'apprendimento. Il liceo, prima; l'asilo e la scuola, poi; e citazioni da Marivaux, Sartre, De Laclos. Forse Kechiche ci suggerisce che nulla può sopperire all'esperienza umana, e che dobbiamo affrontare lezioni di vero prima di poterci dire maturi? Il cinema, ancora oggi, ci propone di reimparare la vita da capo, dall'ABC e dunque si può permettere di raccontare sempre la stessa storia? Ipotesi suggestiva, anche per i meno entusiasti del suo film.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati