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Venezia 70, cresce l'attesa per Scarlett Johansson

L'attrice è in gara con Under the skin di Jonathan Glazer.
di Annalice Furfari

In foto Terry Gilliam sul red carpet del film The Zero Theorem.
Terry Gilliam (Terence Vance Gilliam) (83 anni) 22 novembre 1940, Minneapolis (Minnesota - USA) - Scorpione. Regista del film The Zero Theorem.

martedì 3 settembre 2013 - News

Una riflessione sul mondo virtuale in cui viviamo immersi oggi. È questa l'essenza di The Zero Theorem, il film presentato ieri in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia dal regista Terry Gilliam, giunto al Lido in compagnia degli attori Melanie Thierry e David Thewlis. Il lungometraggio, che ha per attore protagonista Christoph Waltz, si incentra su un eccentrico e solitario genio del computer, afflitto da angoscia esistenziale, che lavora a un misterioso progetto teso a scoprire una volta per sempre il fine dell'esistenza umana, o la sua totale assenza. Come ha spiegato il regista in conferenza stampa, "il film riflette sulla realtà di internet, sul nuovo modo di comunicare, per poi pensare al futuro". E il modo migliore per guardare al futuro, secondo Gilliam, "è non scordarsi del passato" e dei sentimenti, che giocano un ruolo importante nell'intreccio di un'opera che al Lido ha ricevuto apprezzamenti, dopo il non fortunatissimo Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo.

Intenso, toccante e molto applaudito il secondo film presentato ieri in concorso, diretto dal regista canadese Xavier Dolan, apprezzato nel circuito queer. Tom à la ferme è la storia di un giovane uomo caduto in una profonda depressione a causa della morte del suo amante. Quando decide di incontrare la famiglia del suo ex, Tom scopre che i parenti del ragazzo ignoravano la natura della loro relazione.

Sperimentale e pieno di tensione Locke, presentato ieri fuori concorso dal regista Steven Knight e dall'attore americano Tom Hardy, sulla cresta dell'onda dopo l'interpretazione dello psicopatico Bane, il nemico di Batman nel film Il cavaliere oscuro - Il ritorno, culmine di tutta una serie di ruoli da duro. Anche qui l'attore, protagonista di un bagno di folla sul red carpet, ha affrontato una prova decisamente fisica, nei panni di un uomo dalla vita perfetta, sconvolta da una misteriosa telefonata.

Attesissima oggi al festival è la diva Scarlett Johansson, che si presenterà in versione aliena per Under the skin, film di fantascienza in concorso, diretto dall'inglese Jonathan Glazer, uno dei più celebrati registi di videoclip musicali. Tutti gli occhi saranno puntati sull'attrice, nei panni di un'aliena che percorre le autostrade deserte a caccia di prede umane, sfruttando la sua bellezza come esca. Tra road movie, fantascienza e realtà, il film è incentrato sull'idea di scrutare il mondo umano con occhi alieni.

È girato in un unico piano sequenza Ana Arabia, il nuovo film di Amos Gitai. Apprezzato nel mondo e considerato l'anima critica di Israele, il regista presenta al Lido, in concorso, la vicenda di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme in un angolo dimenticato da tutti al "confine" fra Jaffa e Bat Yam, in Israele. Un giorno, una giovane giornalista li va a visitare e resta affascinata dalle loro storie. L'opera rappresenta una metafora universale della possibilità di una pacifica convivenza tra popoli contrapposti.

Quella di oggi sarà anche una giornata di scandali, almeno sulla carta, per la presentazione fuori concorso di Moebius, il nuovo, attesissimo film di Kim Ki-Duk, vincitore del Leone d'oro con Pietà alla Mostra del Cinema di Venezia 2012. Il cineasta coreano torna, un anno dopo, al festival che tanto gli ha portato fortuna, con un'opera che affronta temi non meno scioccanti di quelli trattati nel film vincitore l'anno scorso. Ancora una tragedia familiare, che muove dal gesto eclatante di una donna consumata dall'odio nei confronti del marito che la tradisce continuamente. Crudo e violento, Moebius non risparmia nulla agli spettatori, dalle scene di incesto tra la madre e il figlio al marito che si auto-evira come atto di redenzione dai peccati sessuali. Ecco perché il film è stato inizialmente bandito in Corea e il regista è dovuto correre ai ripari, rimuovendo circa ventuno scene e modificandone altre per ottenere il visto di censura.

Sempre fuori concorso, oggi vedremo l'avventura spaziale di Capitan Harlock 3D, diretto dall'apprezzato disegnatore di anime giapponesi Shinji Aramaki. Trasposizione cinematografica in 3D del celeberrimo pirata spaziale creato da Matsumoto Leiji, il film è ambientato nel 2977, in una Terra senza uomini, esiliati al termine di una sanguinosa battaglia galattica. L'unica speranza dell'umanità per tornare sul pianeta è rappresentata da Harlock e dalla sua ciurma a bordo dell'astronave Arcadia. A porsi da ostacolo a questa missione è la Coalizione Gaia, che ambisce al controllo dell'intero universo e che tenta in tutti i modi di uccidere Harlock.

Nell'ambito della sezione Orizzonti saranno presentati Still Life di Uberto Pasolini, storia di un impiegato ossessivamente meticoloso, con il compito di trovare i parenti di chi muore in solitudine, e la fiaba impressionistica di amore e traumi Ruin di Amiel Courtin-Wilson, sul legame tra un diciannovenne che lavora in condizioni di sfruttamento in un cantiere edilizio, e una ragazza in cerca della sorella venduta dai genitori come lavoratrice.

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