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David di Donatello 2013, trionfa La migliore offerta

Quattro premi a Diaz - Non pulire questo sangue.
di Giancarlo Zappoli

Giuseppe Tornatore Altri nomi: (Peppuccio Tornatore) (67 anni) 27 maggio 1956, Bagheria (Italia) - Gemelli. Regista del film La migliore offerta.

sabato 15 giugno 2013 - News

Non era cominciata in modo perfetto l'edizione di quest'anno dei David di Donatello 2012-2013. Più d'uno si era, giustamente, sorpreso di non trovare nella cinquina dei registi esordienti Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola che rappresenta una delle opere prime più interessanti del periodo preso in esame. Anche l'apertura di serata con Lillo e Greg (interessanti attori comici chiamati a un incarico per il quale hanno dimostrato di non essere tagliati sin dalla fiacca e non originale gag iniziale del partner chiuso in camerino) sembrava non promettere molto. Ci hanno però pensato i 1803 giurati ad andare, come avrebbero detto alla serata degli Oscar, "straight to the point" cioè dritti al punto. Perché quello di quest'anno è un verdetto che fa il paio con quello espresso dalla giuria di Cannes. Ha saputo cioè individuare quei film che, per una ragione o per l'altra, hanno veramente contato nel panorama del cinema italiano o all'interno dell'opera di autori affermati. A partire dai 6 riconoscimenti andati a La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Chi scrive ha avuto un mese fa il piacere di animare una masterclass con il regista presso il Centro Sperimentale di Cinematografia sede Lombardia. Quando gli ho chiesto se sentiva come sua la frase che il battitore d'aste Virgil Oldman pronuncia a un certo punto del film ("Un artista odia sempre quello che produce") la risposta è stata che sì, ad opera finita non è mai completamente soddisfatto del risultato. Questa volta farebbe bene ad esserlo non tanto per aver conquistato i due David apparentemente più importanti (Film e Regia) quanto piuttosto per aver ottenuto il David Giovani assegnato da 6.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia. I quali hanno dimostrato la loro indipendenza di giudizio inserendo in cinquina il 'troppo' popolare Il principe abusivo ma hanno poi premiato un'opera dal respiro veramente internazionale non solo per il cast.
Dicevamo all'inizio dei film d'esordio. Anche in questo caso i giurati hanno confermato ciò che già a Venezia era stata considerata un'opera prima coraggiosa e carica di pietas: L'intervallo di Leonardo Di Costanzo. Come si è potuto rilevare man mano che i premi venivano annunciati si è data priorità, in questi tempi di crisi, ai film in cui le tematiche sociali (nel senso più ampio del termine) erano al centro della narrazione. I David nelle diverse categorie andati a Viva la libertà a Gli equilibristi (doppio premio da protagonista e non all'inimitabile Valerio Mastandrea) a Reality a Bella addormentata sono lì a testimoniarlo. C'è stata poi l'emozione di vedere una cerimonia, che potrebbe sembrare ai detrattori un'autocelebrazione d'altri tempi, trasformarsi in legame diretto con la realtà che pulsava all'esterno dello Studio 5 . Proprio poche ore prima la quinta sezione penale della Cassazione aveva confermato le sette condanne disposte in appello per appartenenti a forze dell'ordine e medici coinvolti nelle violenze della caserma di Bolzaneto, durante il G8 di Genova. Diaz - Non pulire questo sangue, che di quei fatti ha riproposto con forza la memoria, ha ottenuto 4 David di cui, estremamente significativo per le difficoltà incontrate nel percorso produttivo, è quello andato a Domenico Procacci.
Anche il premio speciale alla carriera ha costituito un interessante segnale: è stato conferito a uno sceneggiatore che tanto ha dato e continua a dare al nostro cinema: Vincenzo Cerami. In sua vece sono venuti a ritirarlo Nicola Piovani e un Roberto Benigni come sempre irrefrenabile.
In chiusura una piccola annotazione a margine. Le uniche due categorie per le quali non si sono viste immagini ad accompagnare l'annuncio delle nomination sono state "Miglior documentario di lungometraggio" e "Miglior cortometraggio". Non si è trattato di un problema tecnico (in quel caso i due conduttori avrebbero dovuto comunicarlo) quanto piuttosto della spia della scarsa considerazione per due forme di espressione artistica che non meritano di essere trattate come figlie di un dio minore.


I PREMI

- MIGLIOR FILM: La migliore offerta, di Giuseppe Tornatore
- MIGLIORE REGISTA: Giuseppe Tornatore, con La migliore offerta
- MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE: Leonardo di Costanzo, con L'intervallo
- MIGLIORE SCENEGGIATURA: Roberto Andò e Angelo Pasquini, con Viva la libertà
- MIGLIORE PRODUTTORE: Domenico Procacci, con Diaz
- MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: Margherita Buy, con Viaggio sola
- MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA: Valerio Mastandrea, con Gli equilibristi
- MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: Maya Sansa, con Bella addormentata
- MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA: Valerio Mastandrea, con Viva la libertà
- MIGLIORE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Marco Onorato, con Reality
- MIGLIORE MUSICISTA: Ennio Morricone, con La migliore offerta
- DAVID GIOVANI: La migliore offerta, di Giuseppe Tornatore
- DAVID ALLA CARRIERA: Vincenzo Cerami

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