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Tutta colpa dei Tognazzi

Presentata nella sezione Controcampo la commedia generazionale Tutta colpa della musica.
di Ilaria Ravarino

L'attrice Elena Sofia Ricci in occasione del photocall di Tutta colpa della musica.
Elena Sofia Ricci (Elena Sofia Barucchieri) (62 anni) 29 marzo 1962, Firenze (Italia) - Ariete. Interpreta Patrizia nel film di Ricky Tognazzi Tutta colpa della musica.

giovedì 8 settembre 2011 - Incontri

È uno degli ultimi film a passare in concorso, nella sezione Controcampo Italiano, ma sarà una delle prime pellicole veneziane ad uscire in sala (da domani) e ad essere premiata: vincitore di un riconoscimento speciale “alla coppia creativa”, che MYmovies in collaborazione con Nastro Azzurro gli assegnerà stasera, Tutta colpa della musica è la commedia generazionale con cui Ricky Tognazzi e Simona Izzo, con lo sceneggiatore Leonardo Marini e un cast di attori come Stefania Sandrelli, Marco Messeri, Debora Villa e Monica Scattini, tornano a riflettere (dopo averlo fatto a teatro) su un periodo dell’età umana molto particolare. O per meglio dire, con le parole di Tognazzi, «un’età veramente schizofrenica. Parlo del fatale adagio degli amori senili, o magari no, diciamo “mezza età inoltrata”. Ma la sostanza resta quella: le chiome incanutiscono o nel peggiore dei casi si volatilizzano, la pelle si rilassa, le pance dilagano. Il corpo va per la sua strada, e invece il cuore...». Il cuore, evidentemente, continua a chiedere attenzione: dargli retta, per gli affiatati Izzo e Tognazzi, sembra essere l’unica ricetta per la felicità.

Come avete lavorato sulla sceneggiatura? Perché parlare degli amori della mezza età?
Tognazzi: Un po’ per motivi autobiografici, perché credo che si debba sempre raccontare quello che conosciamo meglio, i nostri sogni e le nostre nevrosi, e un po’perché avevo già portato a teatro la commedia "Piccoli Equivoci", che era una storia in qualche modo generazionale. Ma l’idea di partenza viene da Leonardo Marini, è una sua intuizione sulla quale abbiamo lavorato insieme. Vorrei fare una scorrettezza, a questo punto, ringraziando oltre alla Medusa e ai collaboratori qui presenti anche due persone che avevo giurato di non nominare: Ficarra e Picone, che mi hanno presentato Marini e la sua storia seguendoci da lontano nello sviluppo del progetto.
Marini: Alla base del film c’è una consapevolezza, e cioè quella che in questa società esista una profonda discrasia tra età mentale e anagrafica, un mancato incontro tra due sfere della vita che porta la gente alla confusione, al disordine, a scoperte e imprevisti anche spiacevoli. È interessante notare come oggi nessuno riesca a vivere in modo perfettamente armonico il proprio tempo e la propria età...

E l’idea del coro, della musica, come è arrivata?
Izzo: Diciamo subito che i conti con l’età si devono fare sempre, hai 15 anni e ne vuoi 20, ne hai 40 e ne vuoi 30. Da giovane tutto è più facile, hai l’energia che ti serve per far tutto. Dopo... dopo hai bisogno di qualcosa che ti tiri su, ed ecco l’idea del coro. Ce l’ha data un’amica di Ricky, che mi disse: per salvare un matrimonio, serve un coro. Ci vai da sola e incontri gente, oppure ci porti tuo marito, o semplicemente riversi nella musica la passione inespressa. Il coro in questo film rappresenta quel pizzico di passione da mettere nella vita, se si vuole inseguire la felicità. C’è una bellissima, rappresentativa frase di Stefania Sandrelli nella sceneggiatura, che dice: per resistere nella vita bisogna provare ad essere felici. Provarci in tanti modi... attraverso la fede, gettandosi tra i seni di una giovane ragazza, o innamorandosi in modo infantile e ormonale.
Tognazzi: Direi solo: il coro è maggiore della somma delle parti. Come il cinema, come i film.
Bocci: Non vorrei cambiare mai per niente al mondo la mia età.... avevo 20 anni e volevo arrivare a oggi, è un’età in cui non si è travolti dall’onda della passione, è un’età in cui si capisce... sono felice di essere nel film perché amo la musica, che è la vera protagonista del film.

E gli attori?
Messeri: Ringrazio Ricky, il film l’ho voluto vedere oggi con il pubblico e mi sono commosso. Non sapevo nemmeno come andasse a finire! Quanto alla musica, non giriamoci intorno: è la miscela esplosiva che riesce a far sentire anagraficamente giovane anche chi non lo è più…

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