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Giro di boa: e la mostra guarda a Oriente

Dopo A Simple Life, tocca al cinese People Mountain People Sea.
di Ilaria Ravarino

La regista Ann Hui (la seconda da sinistra) e il cast di A Simple Life sul red carpet della 68. Mostra del Cinema di Venezia.
Andy Lau (Lau Fok Wing) (62 anni) 27 settembre 1961, Hong Kong (Hong Kong) - Bilancia. Interpreta Roger nel film di Ann Hui A Simple Life.

martedì 6 settembre 2011 - News

Rocco Siffredi a braccetto con Massimo Boldi, entrambi in grottesca delegazione con Colin Firth alla prima de La talpa, e ancora insieme, a sera, alla festa di Vanity Fair. Due cavalli di razza al trotto sul tappeto rosso, per Cavalli di Michele Rho. Un gruppo di (veri) operai di Porto Torres che attraversano le strade del Lido con il cappio al collo, e un manipolo di (finti) immigrati che sbarcano col gommone davanti alla sala Darsena. Al giro di boa della prima settimana, smaltita la sbornia delle star internazionali, la Mostra si è giocata la carta dell'esuberanza. E sul grande schermo torna, decisa, a guardare a oriente. Ben tre i film in concorso ieri, lo svedese La talpa di Tomas Alfredson, il dolente giapponese Himizu di Sono Sion e A Simple Life di Ann Hui, il più amato e applaudito dalla stampa al Lido: ispirata a fatti e persone reali, e centrata sulla vita della domestica Chung Chun Tao, la pellicola di Hui, fuoriclasse della new wave cinematografica di Hong Kong, sarebbe già entrata secondo indiscrezioni nella rosa dei film del totoleone. «Mi sento molto fortunata – ha detto la regista - ad aver realizzato un film con tutti gli elementi che amo di più: storia vera, approccio documentaristico, taglio lirico, umorismo, pathos e attori improvvisati accanto a divi celebri». Sul fronte degli eventi, due i momenti più significativi della giornata: lo storico arrivo in Laguna degli ambasciatori occulti del festival di Cannes, i fratelli Dardenne insigniti del Premio Robert Bresson, e la presenza-assenza del cantante Vasco Rossi alla prima del film sulla sua vita Questa storia qua. Assente giustificato per i noti problemi di salute, e difeso a spada tratta in conferenza dalla regista e amica Sibylle Righetti, il Blasco ha inviato ai fan un messaggio, letto in sala prima della proiezione per la stampa: «Noi siamo una generazione cresciuta nel periodo più bello della storia dell'umanità – ha scritto il rocker di Zocca – all'apice del benessere e dell'esplosione sociale. Io sono cresciuto in una famiglia che non possedeva niente, ma non ho mai avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa. Credo sia stato per via dell'amore che respiravo a pieni polmoni, in una casa di 100 metri quadri. Ho avuto un'infanzia felice e un'adolescenza fantastica. Poi, con la patente e la macchina a 18 anni, finalmente la libertà». Tra gli altri eventi della giornata il felice exploit alla regia di Donatella Finocchiaro, protagonista in Terraferma di Emanuele Crialese e autrice di Andata e ritorno, documentario presentato in Controcampo italiano sulla «Catania in cui sono nata, la Catania degli anni '90 appena uscita dal periodo più buio della mafia, con la morte di Giuseppe Fava, quando la gente tornava nelle strade a godersi la città e la musica. È stata un'immersione nei miei 20 anni – ha detto l'attrice, festeggiata con un raffinatissimo light lunch all'interno dello spazio Nastro Azzurro - e una fatica tagliare tutte quelle immagini che mi ricordavano la mia movida». Soddisfazione e applausi ieri anche alla pagoda degli Autori, con due film che hanno letteralmente conquistato il pubblico: Io sono Li di Andrea Segre, accolto in sala da un'ovazione, e il mocumentary Il mundial dimenticato che ha sorpreso e divertito il pubblico in tarda serata.

E oggi Olmi, Wuthering Height e il film a sorpresa, il cinese People Mountain People Sea
Oggi in concorso due film, il romantico Wuthering Heights di Andrea Arnold, dal romanzo "Cime Tempestose" di Emily Brontë, e il film sorpresa made in Cina People Mountain People Sea. Per l'Italia ancora due film sull'immigrazione, fuori concorso Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi e in competizione alla Settimana della Critica La Bas di Guido Lombardi, storia vera di un fatto di sangue avvenuto nel 2008 nella comunità africana in Campania In Controcampo Qualche nuvola di Saverio Di Biagio, fuori concorso il soprannaturale The moth diaries di Mary Harron, cronaca dura alle Giornate degli Autori con Presumè Coupable di Vincent Garenq, storia vera di un uomo arrestato nel 2001 per pedofilia e risultato innocente dopo un'odissea giudiziaria durata più di sei anni.

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