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1960 di Salvatores vince il Nastro d'argento

I vincitori della sezione documentari e le menzioni speciali assegnate dal SNGCI.
di Marlen Vazzoler

Un'immagine di 1960 di Gabriele Slavatores.

venerdì 10 giugno 2011 - News

Il 25 giugno al Teatro antico di Taormina si svolgerà la 65a edizione dei Nastri d'argento, le cui candidature sono state rese note il 27 maggio. Nel frattempo sono stati premiati i documentari: 1960 di Gabriele Salvatores, presentato fuori concorso alla scorsa edizione del Festival di Venezia, ha vinto il premio come miglior documentario; a Dante Ferretti scenografo italiano di Gianfranco Giagni, anch'esso presentato l'anno scorso a Venezia, è andato il premio come miglior documentario di cinema. Il direttivo del SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) ha deciso di assegnare un premio ai film realizzati su Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman che hanno concorso contro il film di Giagni. A Maria Sole Tognazzi (Ritratto di mio padre) va il riconoscimento dei giornalisti "Per un ritratto privato e insieme una pagina importante del cinema italiano nel racconto appassionato di una figlia che ha coniugato le emozioni del cinema con un prezioso archivio affettivo".
Il film di Giancarlo Scarchilli, Vittorio racconta Gassman - Una vita da Mattatore, è stato segnalato "Per la scoperta di un Gassman inedito attraverso una regia che ha rimesso a fuoco con la memoria e i documenti, non solo il ritratto di un grande attore ma il protagonista di una vera e propria rivoluzione dello Spettacolo italiano".

Le menzioni e i premi speciali
Menzioni speciali sono state assegnate a This is my land... Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson con la seguente motivazione: "Oltre l'odio e le guerre, tra cinema e giornalismo il racconto di un luogo conteso e di una terra devastata dalla violenza"; Ju Tarramutu di Paolo Pisanelli "Per la capacità di raccontare l'umanità, il dolore, la quotidianità e non solo la denuncia, della difficile stagione del dopo terremoto"; Passione di John Turturro, che ha visto le premiazioni di Simona Paggi (montaggio) e Marco Pontecorvo (fotografia).
Nei giorni scorsi sono stati consegnati due Nastri d'argento Speciali. Il primo è andato a Guido Lombardo per L'ultimo Gattopardo di Giuseppe Tornatore, dedicato a Goffredo Lombardo.
Il secondo a Pupi Avati "Per la sua Sconfinata giovinezza cinematografica e soprattutto per un film che affronta con delicatezza e straordinaria intensità un tema personale e sociale importante, cinematograficamente inedito". Il premio del SNGCI vuole siglare un compleanno significativo, segnalando un autore e un film importante non solo per il cinema di questa stagione ma per il tema che ha affrontato, per primo in Italia. Un tema di grande rilevanza sociale che tocca il cuore e la quotidianità di milioni di persone e di famiglie, oltre le immagini, oltre la sceneggiatura e l'idea di una storia emozionante, oltre la sensibilità dei suoi interpreti.
Un premio speciale va infine a Fughe e approdi di Giovanna Taviani, "Per una regia d'autore tra documenti, memoria e grande cinema".

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