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Lenny Kravitz, stilista al cinema

News e anticipazioni dal mondo del cinema.
di Robert Bernocchi

Il musicista Lenny Kravitz coinvolto come attore nel film The Hunger Games.
Lenny Kravitz (59 anni) 26 maggio 1964, New York City (New York - USA) - Gemelli.

martedì 24 maggio 2011 - BIZ

Mentre la figlia ha un piccolo ruolo in X-Men: L'inizio, Lenny Kravitz è stato scelto nel ruolo dello stilista Cinna per The Hunger Games, l'adattamento del fortunato romanzo di Suzanne Collins. La storia è ambientata in un'America del futuro, in cui viene organizzato un reality show che vede partecipare ognuno dei 12 distretti in cui è divisa la nazione.
Le regole sono semplici: possono partecipare ragazzi dai 12 ai 18 anni, che combatteranno in un'arena fino alla morte, o almeno fino a quando ne rimarrà solo uno. Per farcela, dovranno mostrare di essere i più forti, ma anche conquistare il gradimento del pubblico e degli sponsor. In questo senso, il lavoro dello stilista Cinna risulterà fondamentale per le sorti di Katniss, la ragazza simbolo del Distretto 12, che è stata in grado di vincere soltanto due volte nelle 73 precedenti occasioni.
A dirigere la pellicola sarà Gary Ross, mentre a interpretare la protagonista Katniss, sarà Jennifer Lawrence, candidata all'Oscar 2011 per Un gelido inverno - Winter's Bone.

Il 3D di Pirati dei Caraibi fatica negli Stati Uniti
Per quanto possa sembrare incredibile, la versione 3D di Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare ha fatto peggio di Scontro tra titani, a suo tempo molto criticato per i risultati artistici ottenuti da una conversione affrettata e deludente. Il dato in realtà ha una spiegazione, ma fa anche capire come questo formato, per qualche mese una gallina dalle uova d'oro, stia iniziando a stancare un'importante fetta di pubblico.
Infatti, il quarto episodio della celebre saga ha ottenuto negli Stati Uniti solo il 46% degli incassi dalle sale che lo proiettavano in 3D (e nel conto figura anche un 9% di schermi Imax), mentre Scontro tra titani ha raccolto il 52% nel suo primo weekend. La spiegazione è semplice: la pellicola della Warner veniva subito dopo il trionfo di Avatar, quando il pubblico aveva una fiducia notevole in questo formato. Ora invece, dopo tante riconversioni discutibili o semplicemente dei 3D non fondamentali, gli spettatori hanno iniziato a fare maggiore attenzione ai propri soldi.
Va detto che i risultati nel resto del mondo sono stati più favorevoli, visto che il 66% degli incassi sono arrivati dal formato 3D. In generale, il film ha ottenuto un'ottima partenza internazionale, dovuta comunque a un'uscita generale poco comune e che quindi rende il record ottenuto di 260 milioni di dollari non facilmente confrontabile con altri dati precedenti. Tuttavia, non si può nascondere il fatto che i dati americani sono inferiori alle aspettative e che questo capitolo non raggiungerà i dati dei precedenti due episodi, La maledizione del forziere fantasma (che ha raccolto più di un miliardo di dollari) e Ai confini del mondo (963 milioni totali). E considerando il sovraprezzo del 3D, significa aver venduto molti meno biglietti...

Una parodia per Avatar
I loro film vengono puntualmente (e giustamente) massacrati dalla critica, eppure Jason Friedberg e Aaron Seltzer continuano a sfornare progetti ogni anno, puntando su una semplice formula: costi bassissimi, distribuzione mondiale e incassi quasi sempre sufficienti a generare profitti interessanti. L'esempio di Mordimi, che ironizzava sulla saga di Twilight, ottenendo 80 milioni di dollari a fronte di un budget di 20, è emblematico.
Non è quindi una sorpresa l'annuncio del loro prossimo progetto, The Biggest Movie of All Time 3D, che prenderà di mira Avatar. L'intenzione, come annunciato dagli stessi autori, è di ironizzare su tanti aspetti del mondo di Pandora, ma ci si chiede se ormai questo film non sia già stato sbeffeggiato troppe volte su YouTube e in tante cerimonie di premiazione. La novità del film è che questa parodia sarà realizzata (coerentemente) in 3D. Vedremo se anche questo formato non rischia di arrivare fuori tempo massimo.

Un sequel per Dobermann
A ben quattordici anni di distanza dall'originale, un lasso di tempo inconsueto per un'operazione del genere, vedremo il seguito di Dobermann. La pellicola francese vedeva contrapposti Vincent Cassel, nella parte del carismatico criminale Yann Le Pentrec (meglio conosciuto come Dobermann) e Tchéky Karyo, che incarna il suo avversario, l'ispettore Chrisitini.
Ad annunciare il progetto i produttori Rionda Del Castro e Gilles Thompson, che hanno anche rivelato il titolo del film (Dobermann 2: Arm Wrestle) e il budget, di ben 25 milioni di dollari, dovuti anche al cast internazionale della pellicola. A scrivere la sceneggiatura, Joël Houssin, che già si era occupato del primo capitolo.

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