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Film nelle sale: Spie come loro

Red, Beastly, Uomini senza legge e gli altri film.
di Robert Bernocchi

Gli attori protagonisti di Red di Robert Schwentke.

venerdì 13 maggio 2011 - News

Decisamente un weekend di attesa per distributori, pubblico ed esercenti. In effetti, tutti sembrano avere gli occhi puntati su Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, che sbarcherà il 18 maggio nelle nostre sale in un numero imponente di copie. Di questo vuoto di potere tentano di approfittare alcuni film, che magari sono già in sala da mercoledì. Il titolo più forte è Red, un buon successo in America e nel mondo (quasi duecento milioni di dollari complessivi), tanto che stupisce il forte ritardo con cui arriva da noi.
Il film inizia mostrandoci la banale e piatta vita da pensionato di Bruce Willis, che è pronto a qualsiasi cosa pur di conquistare una donna che non ha mai visto. No, non è un film sociale sulla terza età e infatti in breve tempo scopriamo che Willis, assieme ad altre persone 'mature' molto arzille, è una spia che ha abbandonato la sua attività. Assieme a Morgan Freeman, John Malkovich e Helen Mirren, deve cercare di sopravvivere a qualcuno che vuole farli fuori. Per fortuna, i protagonisti si divertono molto e noi con loro, grazie alla prova di un cast notevole e ben amalgamato. Menzione speciale per Helen Mirren, ormai perfettamente a suo agio nei filmoni americani, e per Mary-Louise Parker, che dopo aver abbandonato le sue coltivazioni particolari di Weeds, dovrebbe rappresentare il personaggio più normale del gruppo. Sarà anche l'apporto di interpreti 'stagionati', ma Red sembra proprio uno di quei popcorn movie anni ottanta che non punta soltanto sulle esplosioni, ma ha anche una gradevole storia da raccontare. D'altronde, raccontare storie è quello che fanno i nonni, giusto?

I mostri al buio
Non è certo difficile capire gli obiettivi dei realizzatori di Beastly. Il tentativo (riuscito solo in parte negli States) era quello di sfruttare il filone Twilight, grazie all'ennesima versione de "La bella e la bestia". Kyle, uno studente affascinante e un atleta di alto livello, sembra avere tutto dalla vita. Ma dopo aver umiliato una compagna di scuola, viene colpito da una terribile maledizione che lo trasforma in un mostro. La possibilità di tornare normale c'è, ma non è semplice: Kyle deve far innamorare di sé una ragazza e ovviamente non può più puntare sul suo aspetto. Per farlo, ha un anno di tempo, altrimenti la sua condizione rimarrà stabile. Riuscirà nell'intento? Diciamo che la presenza di Vanessa Hudgens lascia ben sperare. Più virato sull'horror puro e semplice Con gli occhi dell'assassino, anche grazie alla firma del produttore Guillermo Del Toro. Se i film di questo regista hanno riscosso il favore degli appassionati, anche le pellicole che sostiene (in particolare il bellissimo The Orphanage) hanno ottenuto grandi consensi. Il tentativo è di ripetere questi risultati (artistici ed economici) anche grazie a Con gli occhi dell'assassino. Al centro della storia, Julia, che indaga sulla misteriosa morte della sorella gemella. La polizia è sicura che si tratti di suicidio, causato dalla depressione per il fatto di stare diventando cieca, ma lei è scettica. Purtroppo, anche Julia rischia di perdere la vista, ottimo mezzo per aumentare l'inquietudine dello spettatore durante la sua indagine e per far tornare alla memoria tanti thriller analoghi.

La mia Africa
Uomini senza legge aveva già fatto molto discutere al Festival di Cannes del 2010, considerando quanto sia difficile parlare di Algeria e dell'indipendenza di questo Paese in Francia. D'altra parte, è anche questo un segnale dell'ottimo stato di salute della cinematografia dei nostri cugini, che si può permettere di investire fondi ingenti per un film molto critico sulla propria Storia, tanto da venire attaccato ferocemente da diverse organizzazioni politiche (a quando un film italiano sulle nostre 'prodezze' in Etiopia o in Libia?). La pellicola si è fatta notare anche agli Oscar, dove è arrivata nella cinquina dei migliori film stranieri, superando il nostro cavallo di battaglia La prima cosa bella. Ora anche al pubblico italiano viene proposta la storia di tre fratelli coinvolti nella lotta di indipendenza algerina, dopo essere stati cacciati dalla loro casa e aver vissuto un periodo di maturazione che li ha portati riflettere sulla loro vita. Decisamente, un filmone che non ha paura di essere tale, con i pregi e gli eccessi del caso.
A proposito di filmoni appassionanti, anche Il mercante di stoffe punta su passioni forti e sui ricordi di un tempo. Protagonista, un anziano commerciante di tessuti che vuole ritrovare un vecchio medaglione in Marocco. Ma forse, è l'occasione di ricordare l'amore che un tempo provava per una donna del luogo. Un rapporto che, come in tutti i melodrammi che si rispetti, non poteva che scatenare problemi e drammi, che la pellicola rivela man mano che va avanti.

La strana coppia
Chi segue il cinema indipendente americano, probabilmente conoscerà l'accoppiata di registi Shari Springer Berman e Robert Pulcini, in particolare per American Splendor, che ha lanciato nell'olimpo dei grandi attori Paul Giamatti. Anche nel loro ultimo lavoro, Un perfetto gentiluomo, c'è una strana coppia di protagonisti. Louis è infatti un giovane e impacciato professore (Paul Dano) che ha un debole per la biancheria femminile, tanto da indossare un reggiseno e farsi cacciare dal liceo in cui lavora. Henry (Kevin Kline) invece è un intellettuale che vive a Manhattan e pensa di essere un grande drammaturgo, ma per vivere deve fare l'accompagnatore di signore di una certa età. Magari nella vita reale non sarebbe neanche il caso di presentarli, ma al cinema l'idea di farli convivere nella stessa casa può produrre risultati interessanti. Completa il cast Katie Holmes, che tanto alle persone strane è abituata…

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