Advertisement
Mangia prega ama e adatta per il cinema

Intervista al regista Ryan Murphy.
di Gabriele Niola

Dalla tv al cinema
Julia Roberts (Julie Fiona Roberts) (56 anni) 28 ottobre 1967, Smyrna (Georgia - USA) - Scorpione. Interpreta Elizabeth Gilbert nel film di Ryan Murphy Mangia Prega Ama.

giovedì 16 settembre 2010 - Incontri

Dalla tv al cinema
Il salto dal cinema alla tv è prassi per molti registi ma il contrario è un'impresa ben più difficile. È nota infatti la ritrosia dei grandi studios ad aprirsi ai professionisti che vengono dalla televisione, anche in un momento come questo in cui le serie televisive sembrano molto più in forma delle stanche produzioni cinematografiche. E Ryan Murphy sta cercando di far proprio questo.
Creatore di due tra le più brillanti serie degli ultimi anni (Nip & Tuck e Glee), aveva già tentato il passaggio sul grande schermo con Correndo con le forbici in mano e ora ci riprova con Mangia prega ama, adattamento dell'omonimo libro di Elizabeth Gilbert. E proprio le differenze tra i brillanti dialoghi anticonformisti e cinici delle serie da lui scritte e quelli più usuali da cinema hollywoodiano di Mangia prega ama (sempre scritti da lui) sono una delle sorprese più grandi: "È vero" ammette il regista "solitamente le mie sceneggiature sono più audaci, specie in passato o in Glee, questo spinge molte persone a credere che si tratti di una mia caratteristica, ma non è così".
Sembra dunque che nel passaggio da materiale scritto e ideato, a materiale unicamente scritto per lo schermo, Ryan Murphy si sia adattato allo stile delle memorie di Elizabeth Gilbert, la quale ha preso parte anche alla stesura del film: "Nella pratica non ha scritto niente" spiega Murphy "ma abbiamo parlato molto, ha dato suggerimenti, indicato cosa era più opportuno tagliare e mi ha raccontato qualche altro aneddoto che non era nel libro ma che poi ho messo nel film".

Dal chiuso all'aperto
Mangia prega ama è la storia di un viaggio attraverso quattro paesi e attraverso la propria interiorità, tutto centrato sulla donna protagonista. Per filmare questa storia Ryan Murphy ha scelto uno stile molto oleografico, fatto di luci smussate e sovraesposte tipiche del direttore della fotografia Robert Richardson (Al di là della vita, Kill Bill, Shine a Light) e una serie di dolly ariosi e primissimi piani per mostrare il girovagare della protagonista: "L'idea era di far partire il film in maniera molto claustrofobica, vicino al volto di Julia (Roberts), per poi gradualmente aprire il mondo intorno a lei e inserire più aria nelle inquadrature, così da aumentare il senso di libertà e il respiro delle scene a mano a mano che il personaggio procede nel suo viaggio interiore".
Murphy è molto calmo e rilassato mentre risponde alle domande, quasi come se fosse da un'altra parte. Solo un tema, alla fine dell'intervista, lo fa scaldare di colpo ed è l'idea che il film, come il libro, possa essere indirizzato ad un pubblico più che altro femminile: "Assolutamente no, questa storia del pubblico femminile non è vera!".

Dal libro al film
L'intervento del regista sulla storia sembra però essersi limitato ad una lettura visiva: "Non ho fatto nessuna modifica al libro, solo qualche indispensabile taglio e accorciamento in modo che non durasse sei ore", tutto naturalmente approvato da Elizabeth Gilbert "lei aveva molto amato la bozza che avevo preparato, così mi dava costantemente indizi e suggerimenti su come migliorare o come continuare, in più mi ha raccontato degli aneddoti su Bali che non aveva inserito nel libro".
Nemmeno Julia Roberts ha contribuito di fatto alla sceneggiatura?
"No perché aveva molto amato il libro e quindi era contenta che venisse adattato in modo fedele. Ad ogni modo lei non è il tipo di attrice che si mette a questionare sulle sceneggiature".
Se però Mangia prega ama è nella sceneggiatura, nelle immagini e nello spirito molto fedele al libro, sembra una sterzata nella carriera di Murphy, solitamente avvezzo a scrivere e dirigere materia decisamente più graffiante e meno politicamente corretta: "È vero ma non mi va di fare sempre le stesse cose, in questo momento mi andava di lavorare su una bella storia felice, anche perché le storie felici piacciono molto al pubblico, sono più mainstream e commerciali".

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati