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Storia "poconormale" del cinema: puntata 72

Una rilettura non convenzionale del cinema secondo Pino Farinotti.
di Pino Farinotti

Sequenze e modelli
John Travolta (John Joseph Travolta) (70 anni) 18 febbraio 1954, Englewood (New Jersey - USA) - Acquario.

sabato 10 luglio 2010 - Focus

Sequenze e modelli
John Travolta è il testimonial della Telecom nei noti e reiteratissimi spot con Michelle Hunziker. La pubblicità è uno dei punti d'arrivo di un personaggio come lui. Devi rappresentare qualcosa di importante per indurre la gente a fidarsi di te e a spendere i suoi soldi. È un assunto molto semplice rappresentato da un modello immediatamente riconosciuto nel mondo. Travolta fa parte di quelle grafiche che si sono imposte decennio dopo decennio, ma con una sua esclusiva. Detto in sintesi: è l'uomo dei cento caratteri.

Seduzione
Il meccanismo dell'acquisto di un prodotto, è notorio, sta nella seduzione del testimonial. Fu negli anni settanta che la pubblicità guardò per la prima volta al cinema. A qualcuno della Craft venne l'idea di usare come speaker Gualtiero De Angelis, il doppiatore che dava la voce a Cary Grant, James Stewart ed Erroll Flynn. "Craft cose buone dal mondo". Se un suono che apparteneva a modelli tanto prestigiosi e accreditati, leggendari, assunti dalla memoria profonda, ti indicava un prodotto da comprare, correvi a comprarlo. Allora c'era ancora Carosello, significa che i prodotti privilegiati erano pochissimi, dunque avevi subito il giorno dopo la misura della redemption. Craft spariva dai bancali. Travolta è l'ultimo anello di quella catena di marketing prezioso. La distribuzione è centuplicata. Deve esserlo, per affrontare la concorrenza. E Travolta è attrezzato per la concorrenza.

Tre
Almeno tre sono i fotogrammi che l'attore ha tramandato a chi va al cinema e sfoglia i magazine, dunque a tutti noi, e ha inserito nella nostra "memoria profonda". Il primo quadro contiene Travolta che fa Toni Manero ne La febbre del sabato sera. È nella famosa posa pelvica col dito alzato. Aveva 23 anni allora John. Fotogramma evento da un film evento che riformò il musical attribuendogli dei contenuti veri, i giovani e il loro malessere, la settimana insoddisfacente che sfocia nel sabato quando si va in discoteca. Una lettura che non è poi così superata oltre trent'anni dopo. Con quelle storie newyorkesi attraversate dalla colonna dei Bee Gees col leggendario Stayin Alive a dominare.
L'anno dopo, nel '78, John Travolta e Olivia Newton-John, vestiti di nero, "attillati", si guardano negli occhi ballando. È il fotogramma che identifica Grease. La storia è retrodatata di vent'anni, le macchine, i pantaloni, soprattutto i capelli, sono quelli di Danny Zuko, studente della Rydell High School. Il musical di Jim Yacobs e Warren Casey, dopo lo strepitoso successo teatrale, si ripeté sullo schermo. E John, attraverso quelle musiche e quelle canzoni fu uno strepitoso portatore di gioia di vivere alla fine di un decennio che che non era stato particolarmente felice.

Prezzo
Essere il numero uno dello spettacolo americano, forse del mondo a 24 anni comporta un prezzo da pagare. E non trovi tutti i giorni copioni come La febbre o Grease. Dopo qualche ruolo inadeguato, Sylvester Stallone realizzò con Travolta il sequel della "Febbre", Stayin Alive, che tuttavia deluse le aspettative, anche se John era in una forma fisica strepitosa. Certo l'attore non può essere uno qualunque, ma per la nuova grande grafica occorre del tempo, ma arriva. È il terzo grande momento di Travolta, un altro fotogramma che fa parte della memoria del cinema e di chi lo frequenta: nel ruolo del killer simpatico di Pulp Fiction, John balla il twist con Uma Thurman. Siamo nel 1994. Ci sono altri ruoli da ricordare, appunto da ricordare, ma che non fanno parte della memoria profonda, o della memoria già ricordata in automatico, come i tre esempi detti sopra. Uno è l'angelo di Michael, surreale e da proteggere, e anche lì Travolta ballava. Da non ricordare è invece la trasformazione devastante che gli hanno imposto in Hairspray, dove faceva quella massaia grassa, che cantava e ballava.

Di John Travolta abbiamo anche vissuto la perdita del figlio sedicenne, per una rara malattia del sangue. Un'altra scheda che si aggiunge alla sua popolarità stellare è quando ballò con lady Diana, alla casa Bianca, nel 1985. Uomo di spettacolo del secolo, dotazione comune di tutti: John Travolta.

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