Il rischio è il mestiere di Spurlock
I telegiornali e le inchieste giornalistiche lo snobbano un po' ultimamente. Ma Osama Bin Laden rimane una figura importante del conflitto tra occidente e medio-oriente. A riportare l'attenzione sull'uomo più ricercato della terra ci pensa Morgan Spurlock con il documentario Che fine ha fatto Osama Bin Laden? , in uscita nelle sale nel weekend. Il regista, già conosciuto per l'irriverenza con la quale aveva portato avanti la battaglia contro i fast-food (Super Size Me del 2004), ora si mette in gioco in prima persona e va a caccia del capo di Al-Qaida. L'indagine è una sfacciata incursione nel mondo saudita, un viaggio pericoloso che Spurlock ha condotto con grande coraggio e mostrando il lato umano della popolazione civile. Tra Il Cairo e le montagne dell'Afghanistan, sembra che gli adulti abbiano gli stessi desideri degli adulti americani: creare una famiglia e garantire un futuro dignitoso ai propri figli. Un messaggio che vale la pena ascoltare. E, in questo caso, vedere.

Se invece puntate all'intrattenimento, sarà la commedia Laureata...e adesso? di Vicky Jenson a rispondere alle vostre esigenze di svago. La giovane protagonista è la 'brava ragazza' Alexis Bledel che, dopo laurea e festeggiamenti, viene risucchiata in quella fase di precarietà e indecisione che spesso caratterizza i giovani in cerca di lavoro. Nel film non ci sarà né dramma da 'disoccupato permanente' né angoscia per il futuro (stati d'animo che molti italiani conoscono bene) ma ci sarà molto da ridere: le situazioni buffe di una ragazza volenterosa ma confusa (un po' come Rory di Una mamma per amica) ci accompagneranno in questo viaggio nel mondo dei giovani in procinto di 'occuparsi' nel lavoro e nella vita. Una curiosità? La regista è una disegnatrice professionista: c'è il suo nome dietro al successo di Shrek. Vedremo come se la caverà dietro la macchina da presa con personaggi in carne ed ossa.

Il male si aggira sulla nostra terra
Se le due uscite del venerdì, malgrado stile e tono siano molto discordanti, sembrano comunque sguardi positivi sul mondo (il documentario di Spurlock, anche se intriso di dissacrazione e polemica, ci invita ad una riflessione nobile che unisce e avvicina le diversità culturali), quelle di mercoledì prossimo fanno parte della sfera nera dell'animo umano. Escono infatti Predators di Nimród Antal e Solomon Kane di Michael J. Basset, due nerissimi punti di vista sul male che si aggira sul mondo. Nel primo caso ci imbattiamo in un film d'azione che lascia ampio spazio anche all'approfondimento psicologico: il cast (tra i quali spiccano Adrien Brody, Alice Braga e Laurence Fishburne, tutti addestrati fisicamente per far fronte alle fatiche del film) viene catapultato in un pianeta sconosciuto dove gli umani vengono trattati come prede da accalappiare. Il destino di tutti sarà nelle mani di un gruppo di combattenti pronti a sfidare il nemico.

Se la storia di Predators potrebbe essere ambientata nel futuro, quella di Solomon Kane proviene dal Cinquecento ma solamente per quel che riguarda ambientazioni e costumi. Tutto il resto è fantasia e creatività degli autori. Anche qui si combatte violentemente, ma lo scopo è quello brutale di uccidere per il gusto di farlo. Niente di più, niente di meno. Ad un certo punto le forze del male reclameranno qualche anima peccatrice (compresa quella del protagonista che subisce un'evoluzione morale da capogiro) e allora il film prenderà la strada della salvezza. Ma non sarà così facile.

Se le prossime uscite non vi entusiasmano potete fare affidamento sui film già in sala; tra tutti Toy Story 3 – La grande fuga, garanzia di divertimento, oppure potete lasciarvi sedurre dall'amore romantico e impossibile di Edward e Bella in Eclipse .