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Claude Chabrol: buon compleanno al padre della Nouvelle Vague

Il maestro francese compie ottant'anni.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Tutto è iniziato da una caduta in acqua
Claude Chabrol 24 giugno 1930, Parigi (Francia) - 12 Settembre 2010, Parigi (Francia).

giovedì 24 giugno 2010 - Celebrities

Tutto è iniziato da una caduta in acqua
Nell'inverno del 1955 Alfred Hitchcock si trova in Francia per la post-produzione di Caccia al ladro. Claude Chabrol e François Truffaut (che all'epoca non avevano ancora esordito al cinema come registi) vanno allo studio Saint-Maurice per intervistarlo per i Cahiers du Cinéma. Mentre stanno attraversando una vasca gelata, il ghiaccio cede sotto al peso dei loro passi e i due si ritrovano immersi nell'acqua. Pochi minuti dopo, e con i vestiti completamente inzuppati, si presentano al maestro del brivido che tuttavia non fa commenti sul loro aspetto. Solo in occasione del secondo incontro, che sarebbe avvenuto l'anno successivo, Hitchcock si avvicina ai due giornalisti per dirgli che pensava a loro ogni volta che vedeva dei cubetti di ghiaccio urtarsi in un bicchiere di whisky. L'aneddoto contenuto nell'introduzione di "Il cinema secondo Hitchcock", il saggio scritto da François Truffaut, è un modo per rendere un poco più umano e accessibile un maestro come Claude Chabrol che, tre anni dopo l'incidente hitchcockiano, avrebbe offerto alla luce del proiettore il suo figlio primogenito, Le beau Serge, divenendo da quel momento il padre indiscusso della Nouvelle Vague francese. Il 24 giugno papà Chabrol compie 80 anni. Auguri e (altri) cento di questi film. Non esiste alcuna nuova onda, solo il mare
È proprio Chabrol a dichiarare che non esiste una nuova onda, solo il mare. In un'intervista di una decina di anni fa disse che non aveva mai capito cosa volesse dire "Nouvelle Vague". A suo avviso il termine voleva indicare il periodo tra il 1957 e il 1958, quando la Francia cambiò Repubblica. In quell'anno, infatti, ci fu un incredibile numero di giovani registi che debuttarono dietro la macchina da presa nonché un boom nell'utilizzo di nuove tecnologie come il sistema audio Nagra per la presa diretta e gli effetti flou, che all'epoca erano considerati rivoluzionari. "Pensavo che per Nouvelle Vague s'intendesse il modo di utilizzare le nuove scoperte tecnologiche a scopi politici, come a voler dimostrare che la nuova Repubblica coincideva con il nuovo cinema. Questa era la mia opinione ai tempi, ma considerato che se ne continua a parlare a distanza di quarant'anni forse qualcosa di rivoluzionario deve esserci stato in questo fenomeno culturale". Secondo Chabrol l'elemento più importante della Nouvelle Vague era il poter dimostrare che fosse possibile girare film in poco tempo e con pochi mezzi utilizzando esterni veri. Viviamo in un'epoca in cui le pizze arrivano più rapidamente della polizia
Proprio come Hitchcock per la suspense, anche Chabrol divenne un maestro, del noir. A un certo punto della sua carriera si disse soddisfatto di quello che stava facendo. "Credo di trovarmi sulla strada giusta" dichiarò in un'intervista nel 1971. "Credo che il periodo di stasi mi abbia aiutato a riflettere. Si potrebbe fare l'esempio di un pianista concertista che improvvisamente non è più in grado di fare concerti e se ne sta chiuso in casa a esercitarsi per due o tre anni, finché qualcuno non lo ingaggia di nuovo. E nessuno pensa a quei due anni, ma a quanto suoni bene. Naturalmente in questo momento sono felice del fatto che stia facendo film che abbiano come tema centrale l'omicidio. Il mio interesse non è tanto risolvere i puzzle, ma studiare il comportamento umano. Non c'è nient'altro che m'interessi di più. Non sono un cantautore, un uomo ossessionato dagli eventi del giorno. Sono un comunista, certo, ma questo non significa che debba fare film sul raccolto del grano. A questo proposito penso che i film politici di Godard siano disordinati. Come se Jean-Luc stia passando la crisi dello scapolo e si chiedesse 'Dovrei sposare la politica o rimanere libero?'. Io invece sto tornando in Francia per fare un altro film su un omicidio. In questo uccido tutti. Vivono all'inizio e muoiono alla fine. Nel mezzo c'è la storia di un uomo che rompe i dieci comandamenti, uno per uno. Catherine Deneuve sarà la star e, naturalmente, Orson Welles farà Dio".

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