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Mannaggia alla miseria: le banche dei poveri sbarcano a Napoli

Domani sera arriva su Raiuno alle 21.10.
di Gabriele Niola

Un tv movie sul microcredito
Lina Wertmüller (Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braucich) 14 agosto 1928, Roma (Italia) - 9 Dicembre 2021, Roma (Italia). Regista del film Mannaggia alla miseria.

lunedì 31 maggio 2010 - Televisione

Un tv movie sul microcredito
Sarà di Lina Wertmüller il nuovo tv movie prodotto da Rai Fiction. La sezione della televisione di stato incaricata di relizzare prodotti dall'alto richiamo mediatico e alta qualità ha infatti dato il via libera e finanziato Mannaggia alla miseria, opera incentrata sul tema del microcredito e ambientata a Napoli.
L'idea viene direttamente da Lina Wertmüller, appassionata della materia, amica personale di Muhammad Yunus ovvero l'inventore del microcredito (l'uomo soprannominato "il banchiere dei poveri"), che proprio a lui ha sottoposto in primis la possibilità di diffondere le sue idee e i suoi traguardi attraverso un film per il cinema o per la televisione: "La destinazione mi interessa poco" dichiara la regista "io cerco di fare un buon film e spero che passi attraverso un mezzo che la gente guarda".
Si racconta di un gruppo di ragazzi che cercano di portare l'idea del microcredito all'interno della realtà napoletana, con tutte le difficoltà del caso e tutte le inevitabili ironie che la cosa può generare. Il tono sarà leggero "come nel mio stile. Alla fine è un film mio e somiglia quindi alle cose che ho fatto in passato" spiega sempre la regista. Ad un cast di giovani protagonisti sono stati affiancati interpreti più maturi ed esperti come Luca De Filippo, Roberto Herlitzka e Piera Degli Esposti.

Un'amicizia particolare
Tutto nasce ovviamente da Lina Wertmüller e dalla sua passione per il concetto e le rivoluzioni portate dal microcredito "ritengo Muhammad Yunus un personaggio fondamentale dei nostri tempi. L'ho conosciuto, è venuto due volte a Roma prima ancora di prendere il premio Nobel per la pace. È un uomo molto carino, intelligente e simpatico a cui ogni volta parlavo del mio progetto. All'inizio a dire il vero pensavo di fare una storia centrata su di lui però poi con il tempo mi è sembrato più giusto fare un film sulla sua idea". Al centro di tutto infatti c'è lo sradicamento del concetto di microcredito dai paesi del terzo mondo e la sua applicazione da noi, cosa che sta per accadere realmente a Bologna ma che la regista immagina con toni più sognanti e scanzonati: "C'è una borghesia sana, che vede nell'esperimento qualcosa di bizzarro ma che non è chiusa".
A far parte di queste famiglie borghesi sono gli attori più importanti del cast come Piera Degli Esposti, incaricata di impersonare una nonna "un po' pirata. Si presenta come una persona a cui tutto va bene, dotata di un buon carattere e pronta ad aiutare i ragazzi, però poi si vedrà che è un pirata nel senso che non fa niente per niente e anzi si fa i suoi conti!" commenta la stessa attrice "Penso che Lina abbia voluto giocare sul mio lato infantilone. Insomma ancora una volta faccio un personaggio pieno di sorprese che compie gesti non sempre simpatici, almeno da parte di una nonna, ma lo fa in un modo che accettiamo". Personaggio non nuovo per lei: "Mi piace fare queste donne che se la godono, che hanno i soldi per permetterselo e si divertono con la situazione che vivono. Quelle che nella famiglia sono chiamate bizzarre".
Più secco nella sua spiegazione Roberto Herlitzka a cui è toccato un ruolo, come dice lui, "più infame. Un borghese che con metodi umani cerca di dissuadere i propri figli. Nella sceneggiatura è trattato in modo affettuoso perchè non è dipinto nella sua peggiore interiorità ma ne rimane solo un parte esteriore".

Tra pizzo e rifiuti cinematografici
Nonostante il tema trattato non sia dei più scabrosi o pericolosi lo stesso le riprese e poi la successiva distribuzione della serie è stata abbastanza avventurosa.
Iniziato circa due anni e mezzo fa a Taranto il set di Mannaggia alla miseria dopo diversi mesi di riprese si è dovuto spostare a Brindisi poichè là dove giravano si facevano insistenti le richieste di pagare tangenti e pizzo per la protezione: "Abbiamo mediato e poi li abbiamo denunciati spostandoci a Brindisi" spiega Lina Wertmuller "ma a parte questo abbiamo lavorato benissimo in Puglia, quello è stato un caso veramente isolato. La film commission pugliese poi è stata molto cortese e disponibile".
Subito dopo la fine delle riprese però il film è stato bloccato un'altra volta. Pensato per una distribuzione prima cinematografica e poi televisiva, le difficoltà incontrate nell'essere ammessi ai diversi festival che ne avrebbero fornito l'ingresso nel mercato hanno portato la Rai a rinunciare al passaggio sul grande schermo. Ora dunque la serie andrà direttamente in televisione, ipotesi che ad ogni modo (ci tengono a precisare da viale Mazzini) era la prima presa in esame. A tal proposito sempre la regista precisa che ci sono state anche delle considerazioni di ordine economico: "Per uscire al cinema ci vuole un'accurata pianificazione, ci vogliono miliardi da spendere in pubblicità per raggiungere un pubblico valevole, per questo preferisco che vada direttamente in televisione, perchè tanto so che è lì che il pubblico lo vedrà".
Impossibile a questo punto non fare anche un discorso sui tagli previsti per il settore della cultura: "Siamo l'Italia! Possiamo mai tagliare i fondi alla cultura noi! Siamo il simbolo stesso della cultura, il taglio è inaccettabile e Berlusconi che ha i suoi pregi e i suoi difetti non deve farsi fare questa cosa da un uomo di denaro".

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