Cerimonie e imprevisti
Questa pazza primavera, vestita di sciarpa e cappotto e tormentata da minacciose nuvole vulcaniche, procede verso la metà di aprile senza nemmeno accorgersene. Sono solo quattro le uscite di questa settimana, e per giunta nemmeno troppo attese, ma per lo meno toccano tutti i generi: commedia, dramma, horror e avventura. Con la regista napoletana Nina Di Majo, la commedia italiana tenta di andare oltre il demenziale e di costruire un'opera "europea e raffinata". La leggerezza dell'ironia viene usata per criticare affettuosamente la borghesia a cui la stessa regista appartiene, evidenziandone la chiusura e l'auto-referenzialità basate da sempre sul narcisismo e sulla contraddizione. Ambientata a Firenze, la storia racconta il tragicomico mese di preparazione del matrimonio tra Beatrice (Francesca Inaudi) e Alessandro (Fabio Volo), bella e viziata lei, arrampicatore sociale lui. La malinconica e solitaria Nanà (Margherita Buy), sorella maggiore di Beatrice, finisce per essere incaricata di organizzare la cerimonia ma, vista la sua allergia ai matrimoni e agli uomini, dovrà stravolgere le proprie abitudini e le proprie certezze per affrontare la situazione. Man mano che l'evento si avvicina, Nanà, che per se stessa ha scelto un percorso di vita completamente diverso da quello della famiglia, abbandonerà le proprie nevrosi e reinventerà il proprio mondo. Malattie da curare
A quasi quarant'anni di distanza da La città verrà distrutta all'alba di George A. Romero (un cult horror degli anni Settanta prodotto grazie a una manciata di dollari in tasca e alla complicità di qualche amico), Breck Eisner ne propone il remake rielaborando in parte il copione originale ma stando attendo a non tradire le atmosfere autentiche di quel film. Costante di oggi, come di allora, è il crescendo di suspense che da un inizio tranquillo, quasi da commedia, si trasforma in un violento horror.
Una coppia di coniugi di una tranquilla cittadina del Mid West, si ritrova a lottare per la sopravvivenza, mentre amici e parenti sprofondano nella follia. Colpevole dell'improvvisa pazzia generale è la contaminazione dell'acqua della città da parte di un misterioso virus che trasforma in assassini chiunque ne rimane infetto. La lotta per rimanere sani e per sfuggire alla morte diventerà sempre più insostenibile.
Sempre da oltreoceano, arriva anche Misure straordinarie con Brendan Fresar e Harrison Ford. Il regista Tom Vaughan abbandona le "notti brave a Las Vegas" per cimentarsi in una pellicola drammatica sulla lotta contro la malattia. Tratto dal libro "The Cure: come un padre ha raccolto 100 milioni di dollari - e aggirato l'establishment medico – cercando di salvare i suoi figli", a sua volta ispirato ad una storia vera, il film racconta l'esperienza di John Crowley, un uomo che ha sfidato il convenzionale buon senso e le grandi disuguaglianze, rischiando il futuro della sua famiglia, per prendersi cura della malattia che minacciava la vita dei figli.

La forza della ragione
Dalla Spagna arriva infine la storia dell'eroina illuminata Ipazia (Rachel Weisz), nel film di Alejandro Amenábar, Agora. Nell'Alessandra d'Egitto del 391 dopo Cristo, Ipazia, astronoma e filosofa neoplatonica, portò avanti con coraggio e determinazione le sue idee basate sulla ragione mentre tutto intorno lei non osavano sfidare l'ideologia dominante di un movimento religioso allora fanatico e intollerante. Condannata a morte per eretismo, Ipazia, insieme ai suoi discepoli, combatterà fino alla fine per salvare la saggezza del mondo antico.