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Il 3D non fa male

Riunione immediata dei vertici dell'esercizio cinematografico per smentire l'allarmismo.
di Gabriele Niola

Sale cinematografiche continuate a proiettare!

venerdì 19 marzo 2010 - Focus

Sale cinematografiche continuate a proiettare!
Non posso obbligare gli esercenti ma in qualità di presidente dell'associazione che li riunisce (ANEC) mi sento di fornire un'indicazione chiara a tutti, cioè di non sospendere le proiezioni in 3D" l'indicazione fornita da Paolo Protti suonerebbe strana in qualsiasi altra condizione che non sia la conferenza stampa indetta in gran fretta questa mattina per rispondere ad una protesta del CODACONS che ha portato a sequestri, multe e problemi per le sale, categoria che non se la passa benissimo ma che grazie al 3D si sta riprendendo.
La protesta di alcuni sparuti individui è stata cavalcata dal CODACONS portando all'emissione di una circolare del Consiglio Superiore della Sanità in cui si afferma che le proiezioni in tre dimensioni sono controindicate ai minori di 6 anni è che è consigliato l'uso di occhiali stereoscopici monouso per ragioni igieniche, una tecnologia adottata da pochissimi cinema in Italia.
A quanto pare però non è assolutamente vero nulla. Non solo in tutti i paesi del mondo si proiettano con ottimi risultati e senza proteste centinaia di migliaia di ore di film in 3D con occhialini costantemente puliti, ma anche in Italia i casi di conseguenze negative da una visione sono rarissimi e non ben documentati: "Gli sparuti casi (si parla di 3 o 4 su un totale di 15 milioni di persone che in Italia hanno visto film in tre dimensioni) di bambini sotto i 10 anni che hanno avuto qualche disturbo dopo la proiezione sono quasi certamente da riferire a momenti di affaticamento visivo imputabili a problemi di natura refrattiva (ipermetropia, astigmatismo) non adeguatamente corretti o in qualche caso assolutamente non corretti" ha dichiarato il prof. Corrado Balacco Gabrieli ordinario di oftalmologia e direttore del Dipartimento di Oftalmologia dell'Università di Roma La Sapienza "Vi garantisco che nel 99% dei casi la causa è stata questa".
Nonostante tutto questo arrivano notizie di sequestri degli occhiali in alcuni cinema e di esercenti che al momento, per non rischiare multe, si rifiutano di proiettare in 3D. Il danno economico e di immagine, come si può immaginare, è gigantesco, il 3D ha fruttato almeno 15 milioni di spettatori alle sale di cui 7,5 solo nei primi due mesi del 2010.
Anche per questo sono state proposte delle contromisure.

Cosa fare ora?
Al momento non c'è una precisa unità di intenti. Sebbene tutte le parti in causa intendano fare qualcosa per rimediare all'assurdo clima di paura e repressione che pende sugli esercenti, i quali rischiano multe e sequestri senza un motivo preciso, non tutti concordano sulle possibili strategie di rimedio. Si va dai più combattivi che propongono di chiudere tutte le sale per protesta ai più politici che stanno cercando di organizzare un incontro con il Ministero della Salute e degli esperti, in modo da approfondire il problema. Dalle circolari emesse infatti emerge anche una fortissima ignoranza di quali siano le tecnologie di proiezione stereoscopica moderne, si parla di doppi proiettori e altre soluzioni che erano applicate decenni fa e che sono ormai modernariato tecnologico.
"Chiediamo al ministero di mettere in piedi un tavolo di approfondimento che affronti la questione per capire e far capire. Anche consultando degli esperti della tecnologia" dice Paolo Protti e aggiunge "Fare causa al Codacons, come si è ventilato, è anch'essa un'ipotesi ma credo che faremmo il loro interesse amplificando il modo in cui lavorano. Quello che stiamo invece valutando è il fatto di rivolgerci al Tar del Lazio nel caso la circolare diventi effettiva". Dopo il Consiglio superiore della sanità infatti deve esprimersi il Ministero, il primo ha dato delle indicazioni mentre il secondo dovrebbe imporre delle regole. Dato il clima tuttavia serpeggia una certa paura sul responso ministeriale.
Oltre al problema dell'allarmismo ingiustificato sulle supposte conseguenze di una visione 3D, è stato anche sollevato quello dell'igiene degli occhialini che se non sono multiuso potrebbero veicolare la congiuntivite: "Ma la congiuntivite ce la passiamo anche stringendo la mano ad una persona! Cosa centrano gli occhialini?!" è il parere abbastanza fermo del prof. Gabrieli "Nei cinema le lenti sono pulite esattamente con gli stessi sistemi utilizzati nel pronto soccorso" aggiunge la prof.ssa Elena Pacella, responsabile del Pronto Soccorso Oculistico del Policlinico Umberto I°, Università di Roma La Sapienza "ovvero con ammuchina o colorexidina e se il cliente lo desidera è fornita una salvietta imbevuta di ammuchina per poterli pulire ancora una volta".
Gli occhiali usa e getta (quelli auspicati dalla circolare del Consiglio superiore di Sanità) sono utilizzati da chi ha adottato il sistema di proiezione RealD, ovvero pochissime sale nel nostro territorio. Operare il passaggio da una tecnologia all'altra per andare incontro ai consigli governativi costerebbe cifre improponibili e ucciderebbe il settore.

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