Advertisement
5x1: Jean Reno, il jolly del cinema francese

Poliedrico e bravo, l'attore francese adora fare il poliziotto ma non solo... anche il gangster!
di Stefano Cocci

Jean, poliziotto e gangster
Jean Reno (Juan Moreno y Herrera-Jiménez) (75 anni) 30 luglio 1948, Casablanca (Marocco) - Leone. Interpreta Maxime - Dubreuil nel film di Eric Besnard Ca$h.

martedì 2 giugno 2009 - Celebrities

Jean, poliziotto e gangster
Lo puoi vedere fare l'agente dei servizi segreti francesi, il killer spietato, lo sbirro, lo spostato, l'attore comico. Sebbene quello del poliziotto sia il ruolo che meglio veste il corpo e la faccia di Jean Reno, è il caso di ricordare che l'attore transalpino non è assolutamente da sottovalutare: possiede la rara dote di saper stare, e bene, in qualsiasi contesto, lavorativo e non. Così può fare la direzione di un'opera lirica, con il suo amico tenore Alagna, oppure partecipare alla più sgangherata commedia transalpina oppure a una demenziale a stelle e strisce. Lo troviamo in qualsiasi contesto e a incontrarlo si ha la percezione di un uomo dalla cultura enorme e dalla esuberante coscienza democratica: figlio di esuli spagnoli dalla Spagna franchista non è difficile che, se provocato, Jean Reno finisca le conferenze stampa parlando della vita politica del paese che lo ospita, in Italia o da qualche altra parte del mondo. Insomma, un individuo dai molteplici interessi, che non disdegna fare l'imbecille al fianco di Steve Martin oppure lanciarsi nel gangster movie dello sceneggiatore - regista Eric Besnard, Ca$h, scimmiottando proprio le pellicole americane più celebri, da La Stangata fino a Slevin o RockNRolla.

La pantera rosa
Quando fu ben delineato il progetto di Steve Martin di far rivivere il Clouseau di Peter Sellers in un remake del XXI secolo, uno dei pregiudizi maggiori riguardarono l'assenza del celebre aiutante orientale, Cato. La produzione provò a convincere Jet Li, ma non ci fu niente da fare. Però il suo posto fu preso proprio da Jean Reno che riuscì a giocare sul contrasto tra la goffaggine di Clouseau e il suo sangue freddo. Epiche le scene in cui Martin/Clouseau lo sfida a colpirlo oppure quando si nascondono dietro un giornale per pedinare Beyoncé, Reno continua il pedinamento e Clouseau finisce nella tromba delle scale della Metropolitana.

Il Codice da Vinci
Il film è ambientato a Parigi o, almeno, apre nella capitale francese, nel Louvre esattamente. Così, la produzione fa incetta di star d'Oltralpe e il nostro Jean non può certo mancare. Stranamente, gli fanno fare il poliziotto ma non senza un carico di ambiguità su per chi e per cosa realmente parteggi il suo personaggio. Soprattutto quello che è imprescindibile, ciò che segna la cifra stilistica dell'interpretazione di Reno e che sottolinea immancabilmente tutto il film, dandogli quel tocco in più che lo caratterizza, è indubbiamente, l'idioma francese: Ron Howard aveva un disperato bisogno di accento francese per rendere chiara agli americani la sensazione che la pellicola fosse ambientata in Francia. Vedere la Tour Eiffel o l'Arco di Trionfo non li avrebbe mai convinti in quanto la maggior parte degli americani non ha idea di dove si trovino o che, al limite, siano una versione dimessa di Las Vegas. Qui, l'idea geniale: scritturare dei francesi, Reno e la Tautou. Niente da dire, Howard è un regista di avanguardia, dei francesi per interpretare dei francesi. Sublime.

Nikita
Il personaggio che dà il nome al film è un autentico antieroe. Una tossicodipendente addestrata per essere un criminale spietato. È un film profondamente hollywoodiano: ritmi indiavolati, battute fulminanti, azione, ma è girato in Francia, con troupe, attori e attrici d'Oltralpe, mostrando una sensibilità europea nel gestire il materiale "umano" del film. La forza di Nikita ha superato perfino l'oceano diventando Nome in codice: Nina - con una Bridget Fonda solo lontana parente di Anne Parillaud – e poi anche una fortunata serie tv. Dimostrazione che l'idea era forte. Jean non poteva mancare, con il suo accento e la sua faccia immobile, stavolta come spalla ma presto la storia cambiò.

Leon
È il racconto di una strana storia d'amore tra un killer irraggiungibile e indistruttibile e una bambina di dodici anni che l'assassino professionista decide di proteggere da un poliziotto corrotto. Lei è la sua vicina di casa e diciamo che gli dice fondamentalmente molto bene quando bussa alla sua porta mentre la polizia sta sterminando la sua famiglia. Leon la aiuterà a salvarsi e ad avere la sua vendetta. È uno dei film che hanno consacrato Luc "Look" Besson allo status di stella dal quale sta cercando di sfuggire negli ultimi anni. È il film che ha lanciato nello stardom proprio Reno con il suo incedere militaresco e l'espressione fissa - ma a volte anche fessa.

Godzilla
Nel 1998 Roland Emmerich decide di investire i dividendi e i profitti di Independence Day - ovvero le speculazioni finanziarie post invasione degli alieni – per riportare in auge un pezzo di storia del cinema giapponese, Godzilla. Il mostro mezzo pesce e mezzo dinosauro, svegliato dal suo sonno millenario dagli esperimenti atomici dell'uomo o, meglio, dei francesi. Così Reno può interpretare le due cose che preferisce al mondo: un poliziotto e un francese. Espressionismo al massimo livello!!! Comunque, l'operazione è riuscita, Jean è definitivamente sbarcato nei blockbuster a stelle e strisce anche solo per fare un caratterista che arriva dal di là dell'oceano.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati