La recensione **
Oggi è tempo di crisi, social network, sigle incomprensibili, contratti scritti con l'inchiostro simpatico e tanta, tanta precarietà. Da un libro di qualche anno fa ("Generazione Mille Euro", 2006, Rizzoli, pagg. 164, euro 9,50), è arrivata dritta dritta nei cinema – diretta da Massimo Venier - la storia di un gruppo di precari persi fra sogni universitari, velleità professionali e ottimismo non corrisposto dal duro resoconto del mercato, pronto ad affondare a colpi di scure termini come meritocrazia e futuro. Caso editoriale – un articolo apparve addirittura sulle pagine dell'Herald Tribune – il libro dei giovani Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa fu pubblicato da RCS dopo essere stato, per diversi mesi, nella classifica dei blog più letti in Italia, scaricato dalla rete quasi trentamila volte in sei mesi da utenti entusiasti. Inutile paragonare il lavoro dei due giovani scrittori (che resta tuttavia un buon instant book di successo) con quello più severo portato avanti, fra i tanti, da Ascanio Celestini con le sue incursioni al call center, o con le tante inchieste che, in un modo o nell'altro, hanno aggiunto un importante tassello nella barbarie di un mercato devastato dalla mancanza dei più elementari diritti. In principio fu "Santa Maradona", dopo è toccato agli "Erasmus" de "L'appartamento spagnolo". Oggi, col senno di poi, non resta che pregare tutti San Precario. Amen.

In sintesi
Nella giungla metropolitana della Milano di oggi, dove gli affitti sono insostenibili e i giovani laureati condividono piccoli appartamenti in una sorta di eterna adolescenza, il ventisettenne Claudio, venuto in città dalla provincia emiliana, cerca disperatamente di stare a galla nell'ambiente ipercompetitivo della multinazionale in cui ha trovato lavoro (precario, "a progetto") come junior account nel settore marketing. Con lui abitano Rossella, che si arrabatta come babysitter e hostess nelle fiere, il timido Alessio, che ha rinunciato a una possibile carriera di giornalista per un "posto fisso" alle Poste, e Matteo, ricco e palestrato, che non arriverebbe a fine mese senza l'aiuto della famiglia.

Gli autori
Antonio Incorvaia è nato il 22 maggio 1974. Laureato in Architettura, è diventato un "praticante seriale", lavorando come grafico, web editor, redattore e autore tv.
Alessandro Rimassa è nato il 19 ottobre 1975. Giornalista e autore televisivo, lavora tra carta stampata, web, radio e tv, occupandosi di attualità, società e media.