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Le avventure del topino Desperaux, il libro

La fiaba di Kate di Camillo rivede la luce grazie all'uscita del film al cinema.
di Pierpaolo Simone

La recensione **

giovedì 30 aprile 2009 - Libri

La recensione **
Per i cinesi, questo 2009 appena iniziato, sarà l'anno del bue. Per noi occidentali – qualunque cosa significhi – i flussi astrali si concentrano invece sul topo e sulle sue varianti. Ha aperto le danze, mesi or sono, il prode "Firmino", il topo divoratore di libri creato dallo scrittore americano Sam Savage e pubblicato in Italia dalla casa editrice Einaudi. E venne poi la polemica, che non molti ricorderanno, di tale Claudio Ciccarone, che di punto in bianco querelò lo scrittore americano per aver copiato la sua Marta la tarma, storia raccolta nel libro "La bibliotecaria", edito da Fanucci. Questo per dire che i topi, da Ratatouille a Giù per il tubo – hanno sempre raccolto le gioie e i consensi dei più piccini. E non dovrebbe andare diversamente per questa fiaba, pubblicata già qualche anno fa in Italia e passata in sordina, che adesso rivede la luce grazie all'uscita del film al cinema. "Le avventure del Topino Desperaux" (il fu Topin Meschino, chissà se qualcuno lo ricorderà col suo primo nome?), raccontano la magica storia di un ratto innamorato di una bella principessa, al punto da beccarsi le ire e le reprimende dei suoi simili, contrariati dalla vicinanza degli esseri umani. Rinchiuso nelle oscure segrete del castello – dalle quali nessuno ha mai fatto ritorno – il topino Desperaux, tenterà in tutti i modi di conquistare il suo lieto fine. Per non restare troppo delusi da una favola antica, bisogna avvicinarsi ad essa con il cuore di fanciulli, dando ascolto all'invito che – un po' furbescamente – l'autrice lancia nelle pagine della sua avventura: ascoltare questa storia come un sussurro fatto a un amico. Perché "le storie sono luce", sussurra il carceriere a Despereaux, anche se a volte un po' sbiadite dalla retorica. ("Le avventure del topino Desperaux", Mondadori, 2009, euro 17, pagg. 205).

In sintesi
Fin dal giorno in cui era venuto al mondo, Lester e Antoinette avevano capito subito che Despereaux, il loro figlio, era un topo diverso dagli altri: troppo piccolo per le sue enormi orecchie, troppo curioso per nascondersi, troppo coraggioso per scappare... Ora che è cresciuto, poi, le cose sono peggiorate: Despereaux rifiuta di comportarsi come gli altri topi e, invece di rosicchiare i libri, li legge e ne rimane affascinato. Ma Lester e Antoinette non sanno il peggio, e cioè che Despereaux ha infranto la regola più importante di tutte: ha parlato con un essere umano, una bella principessa, e se ne è perdutamente innamorato. La punizione prevista per questo genere di violazione è l'esilio nelle oscure segrete del castello, da cui nessuno ha mai fatto ritorno. E una volta che si ritrova laggiù, Despereaux comincia a dubitare che ogni storia abbia il suo lieto fine...

L'autore
Kate diCamillo, vive a Minneapolis, e ancora giovanissima ha realizzato il sogno di molti autori.: il suo primo romanzo "Il cane più brutto del mondo", non solo è stato pubblicato da un'importante casa editrice americana, ma è divenuto un successo mondiale da cui è stato tratto un film. La stessa sorte è toccata a "Le avventure del topino Desperaux" già premiato con la prestigiosissima Newbery Medal e rimasto a lungo nelle classifiche best seller del "New York Times".

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