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5x1: Gwyneth Paltrow, il fascino discreto delle bionde

Non è certo il prototipo della bella e scema: la ex signora Pitt sfodera tutte le sue armi.
di Stefano Cocci

Figlia dello spettacolo
Gwyneth Paltrow (51 anni) 27 settembre 1972, Los Angeles (California - USA) - Bilancia. Interpreta Michelle nel film di James Gray Two Lovers.

martedì 24 marzo 2009 - Celebrities

Figlia dello spettacolo
Proveniente da una famiglia immersa fino al collo nel teatro e nel cinema, Gwyneth Paltrow ha avuto molte porte spalancate senza che avesse bisogno di muovere le ciglia che aprono e chiudono la luce dei suoi bellissimi occhi, o la necessità di accarezzare la chioma bionda per trovare un regista interessato al suo fascino. Se non bastasse, senza che si facesse notare nemmeno in mezzo film, la bella Gwyneth era conosciuta (e invidiata) da mezzo mondo per via della sua storia di amore – era la metà degli anni Novanta – con il divo più desiderato, Brad Pitt. I due fecero notizia all'epoca di Se7en. Ancor oggi, dopo che la Paltrow ha quasi dissipato la notorietà per l'Oscar vinto, l'attrice americana è ricordata più per essere la moglie del cantante dei Coldplay, Chris Martin, e di far parte del duo di genitori che ha dato ai propri figli alcuni dei nomi più stravanti dell'intero star system: Apple (mela o, più prosaicamente, come l'azienda che produce l'iPhone) e Moses, come il profeta che aprì il Mar Rosso o una canzone degli stessi Coldplay. La celebre coppia seguì di alcuni anni lo stravagante Brooklyn con cui i Beckham condannarono il loro primogenito.
Oggi che il ricordo dell'Oscar è quasi sbiadito nell'album dei ricordi, la Paltrow sta cercando di recuperare posizioni e, ormai più vicina ai quaranta che ai trenta, a cercare di dare una nuova immagine di sé: non più Romeo che cerca Giulietta e nemmeno madre amorevole, ma sexy ed intrigante come l'abbiamo vista prima in Iron man e, proprio in questo periodo, in Two Lovers, in cui è protagonista di una torrida scena di voyeurismo con Joaquin Phoenix.

Iron man
Finalmente la bionda che voleva stupire con il suo talento, sfodera tutte le sue armi: Pepper Potts fa da balia a Tony Stark ma sotto sotto lo guarda con occhi da pesce lesso mentre lui seduce tutte le modelle del calendario di GQ. Però, Pepper non sta certo in disparte e sfoggia tutta una serie di professionali tailleur molto corti, tacchi alti e tanto fascino. Del resto, dopo una serie di flop impressionanti, la Paltrow non voleva prendere parte alle avventure del cosiddetto "Uomo di metallo". Furono Robert Downey Jr e Jon Favreau a volere fortemente Gwyneth; lei si lasciò convincere, sebbene le delusioni cocenti di Sky Captain and the world of Tomorrow la facessero dubitare di tornare a prendere parte ad un film ad alto budget, uno di quelli che, come la stessa Paltrow ammise, accettava solo per soldi. Alla faccia della sincerità.

Il talento di Mr. Ripley
Ripley è un trasformista: come un camaleonte assume le forme e le sembianze dell'ambiente circostante in cui poggia le zampe. Tom Ripley è spietato, assetato di potere, di successo, di amicizia e di amore. Tom Ripley è un assassino. L'unico a sospettarlo, senza poterlo provare, è lei, Gwyneth, la bella e paziente fidanzata di Dickie Greenleaf, in una di quelle sorprendenti intuizioni che costituiscono il mistero di una donna. In un cast che si segnala per tante felici scelte – Matt Damon è impressionante nella sua mutevole capacità di cambiare espressione mentre Jude Law è mondano e drammatico al punto giusto – la Paltrow corona nel film di Minghella un periodo felice: il pluripremiato Shakespeare in love e Il talento di Mr. Ripley escono a distanza di un anno l'uno dall'altro e porteranno in dote premi, riconoscimenti ed eccellenti risultati al botteghino. La sua Marge Sherwood è un po' troppo incline alla crisi isterica ma, a suo modo, rappresenta un prototipo di donna americana.

Shakespeare in love
Dopo diverse esperienze in ruoli minori, per la Paltrow arriva la grande occasione nel film di Madden. Un'opportunità condita da uno script eccellente, pieno di tante buone idee e superbamente interpretato. Se con la Paltrow anche Judi Dench riuscirà ad ottenere un Oscar con una apparizione di soli sei minuti, il vero miracolo è firmato Joseph Fiennes, che ancora oggi campa di rendita con l'interpretazione di uno Shakespeare squattrinato e a corto di ispirazione. Se il fratello del grande Ralph può definirsi un attore, la colpa è di John Madden. La Paltrow, del resto non è mai stata tanto vicina allo stato di grazia: bella, bionda e anche furbamente intelligente, merito del travestimento da Romeo che ha intrigato il pubblico di mezzo mondo.

Se7en
Ciò che resta maggiormente nella mente del film di David Fincher è probabilmente quello che non vediamo. Infatti, non scorgeremo mai la testa mozzata della moglie del detective David Mills ma sappiamo tutti che è lì, come non vediamo il volto dell'assassino in azione ma sappiamo tutti che si tratta del temibile Keyser Soze. Così, la bella e dolce Gwyneth fa una fine davvero atroce mettendo in moto una serie di eventi che condanneranno il marito ad essere giustiziere. Del resto, interpretare sul grande schermo il ruolo della moglie del suo fidanzato dell'epoca non ha aiutato la Paltrow, costringendola a guardare il bel Brad occupare tutte le copertine dei tabloid del mondo con la Aniston, prima, e la Jolie, poi, e chissà fino a quando.

Amore a prima svista
L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza. Cosi si esprimeva il filosofo Kierkegaard ed a guardare il film dei fratelli Farrelly si comprende proprio che, a volte, l'ironia è una questione di sguardi. Come spesso si sono trovati a fare nel loro cinema scorretto e divertente, il duo si confronta con i difetti fisici più esagerati, andando, stavolta, ad intaccare uno degli effetti più distorti dello stile di vita americano: l'obesità. Nei panni di Rosemary c'è proprio Gwyneth, l'ex fidanzata di Brad Pitt insomma, che gioca con le sue forme quasi perfette a fare la cicciona imperfetta. Salvifica, per la Paltrow, la presenza di un altro pezzo grosso della commedia a stelle e strisce, uno Jack Black che, in quanto a dimensioni, non ha proprio niente da invidiare a nessuno. E sottolineiamo che sempre di questioni di pancia si tratta.

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