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I Love Shopping, il libro

Sophie Kinsella dà voce a un mondo dove lo shopping rappresenta uno degli svaghi (ossessivi) maggiormente praticati.
di Pierpaolo Simone

La recensione **

mercoledì 4 marzo 2009 - Libri

La recensione **
Quando il termine "cick lit" entrò nel linguaggio comune, lo fece attraverso la porta principale, mescolando le migliori qualità del genere "rosa" con l'umorismo femminista degli anni '90. Letteralmente si traduce come "letteratura per pollastrelle", ironizzando sui gusti di un pubblico che si nutre di un modo sarcastico e originale per raccontare la condizione femminile a cavallo del ventesimo secolo. Sophie Kinsella sapeva sin dall'inizio che la sua serie "I love shopping" avrebbe creato un'importante cesura all'interno della letteratura di genere, ritagliandosi senza troppi sforzi un dignitosissimo spazietto dove cullare milioni di lettori e di lettrici in tutto il mondo. Si può davvero far tardi a un colloquio di lavoro, o fuggire di corsa da una conferenza stampa, solo per correre al negozio più cool del momento per acquistare una sciarpa in saldo? Si può essere tormentati da un agente del recupero crediti per l'uso smodato di una carta di credito? Lontano - ma solo temporalmente - dalla crisi economica e da quella di coscienza degli acquisto-dipendenti, la scrittrice ha dato voce con ironia e intelligenza (salvo perdersi col tempo nel turbine della serialità), a un mondo dove lo shopping rappresenta uno degli svaghi (ossessivi) maggiormente praticati. A dire il vero, il senso di dipendenza viene quasi a mancare nella traduzione italiana, dove l'originale "Confessions of a Shopalcholic" – che lascia margini di pentimento a chi lo pratica – diventa un più allettante e meno mortificante "I love shopping", privandolo, almeno nel titolo, di una delle qualità più sottili e ironiche: una spensieratezza non priva di moralità.

In sintesi
Becky è una giornalista che dalle colonne di una rivista finanziaria londinese consiglia risparmio e investimenti sicuri. È carina, piena di inventiva, determinata. E ha una irrefrenabile passione: lo shopping. Irrefrenabile al punto da diventare una sorta di malattia che la spinge a comprare abiti, accessori, cosmetici, ma anche dolci, biancheria e articoli per la casa. Salvo poi aprire con terrore l'estratto conto della carta di credito...

L'autore
S ophie Kinsella, pseudonimo di Madeleine Wickham, è una delle più note scrittrici britanniche. Divenuta famosa in tutto il mondo grazie alla serie "I love shopping", ha rinnovato un genere che ha esteso i propri lettori fino a colpire trasversalmente sia l'universo femminile che quello maschile. Laureata in economia e filosofia a Oxford, ha lavorato per breve tempo come giornalista finanziaria per poi dedicarsi alla narrativa. Ha pubblicato col suo vero nome ben sette romanzi rosa, romanzi che la critica ha paragonato all'opera di Rosamunde Pilcher, una delle più osannate scrittrici di romanzi rosa.

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