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Live! Quando il reality supera ogni limite umano

Intervista a Eva Mendes, protagonista e produttore esecutivo del film di Bill Guttentag.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

La morte in diretta
Eva Mendes (50 anni) 5 marzo 1974, Houston (Texas - USA) - Pesci. Interpreta Katy nel film di Bill Guttentag Live! - Ascolti record al primo colpo.

giovedì 26 febbraio 2009 - Incontri

La morte in diretta
Pensateci, dal Colosseo romano, dove c'erano solo posti in piedi... alle folle a Parigi che venivano a vedere la ghigliottina, gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte". È una delle battute di Katy Courbet, la dirigente televisiva della ABN che pur di raggiungere il 40% di share è disposta a tutto, anche ad architettare una morte in diretta. Live! è un reality show dove i concorrenti si devono puntare una pistola alla tempia e tirare il grilletto rispettando le regole della roulette russa. Il documentarista Bill Guttentag (cinque nomination all'Oscar e due statuette vinte per i docu-corti You Don't Have to Die e Twin Towers) scrive e dirige un film ad alto contenuto adrenalinico che vede Eva Mendes nella duplice veste di protagonista e produttore esecutivo. L'abbiamo incontrata questa mattina a Roma.

Come si è sentita nei panni di una dirigente televisiva così spregiudicata?
Sono molto orgogliosa di aver interpretato questo ruolo che inizialmente era stato scritto per un uomo. Mi piaceva l'idea di realizzare questo film perché suscita innumerevoli riflessioni. Amo le provocazioni e soprattutto amo dare vita a qualcosa che sia intelligente. Allo stesso tempo trovo che Live! sia molto divertente, ha una forte componente satirica e mi sono trovata spesso a ridere della mia Katy, della sua follia e della sua ambizione sfrenata.

Qual è il peggio che si è visto finora nella tv americana?
Personalmente trovo disgustoso quando un programma televisivo finge di essere compassionevole con i partecipanti quando invece sfrutta chiaramente i loro sentimenti e le loro storie private. Penso che il Jerry Springer Show sia un perfetto esempio di come la tv manipoli le persone mettendo in piazza la loro angoscia emotiva. E dire che va in onda da vent'anni. Anche lo spettatore ha un grande ruolo in questo in quanto magari giudica i programmi del genere ma poi li guarda, invece di spegnere la tv.

E cosa le piace invece della tv?
Sono una grande fan di Mad Men, che è realizzato come se ogni episodio fosse un mini film. Amo guardare anche Damages, la serie tv con Glenn Close. Inoltre non sono contraria a reality come "Project Runway", uno show intelligente che promuove la creatività dei concorrenti. Quanto alla provocazione sollevata da Live!, su come funziona il mondo televisivo, è quanto di più vicino alla realtà, purtroppo. Se quando lo spettatore, uscendo dal cinema, si chiederà se la responsabilità di ciò che accade nel film sia del produttore, dei partecipanti o del pubblico, avremo vinto la nostra scommessa.

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