La dichiarazione del regista
Ho sempre visto e sentito questo film come una storia che parla di persone cariche di passione e sentimenti che sono state in grado di aggrapparsi alla loro umanità in un periodo oscuro della nostra storia" ha dichiarato Edward Zwick, che dopo L'ultimo Samurai e Blood Diamond torna dietro la macchina da presa per dirigere un film sulla storia dei fratelli Bielski tratto dal romanzo di Nechama Tec "Defiance - Gli ebrei che sfidarono Hitler". Per sopravvivere allo sterminio, Tuvia (Daniel Craig), Zus (Liev Schreiber), Asael (Jamie Bell) e il più piccolo Aron (George MacKay) si rifugiano nella foresta dell'entroterra polacco dove ha inizio una disperata impresa di resistenza contro le truppe naziste. "Ho voluto che i personaggi fossero carichi di emozioni cosicché lo spettatore la percepisse e ne fosse soggetto, un feeling che solo un film può creare. Per fare tutto questo non abbiamo dovuto abbellire la storia perché tutti gli elementi che ci occorrevano erano nella vita vera dei fratelli Bielski". Abbiamo incontrato il regista e il protagonista del film, Daniel Craig.

Documentazione e preparazione
Daniel Craig: Non ero a conoscenza di questa particolare vicenda, sapevo di altri movimenti della resistenza e ovviamente conoscevo la Rivolta di Varsavia del 1943. Le mie ricerche si sono sviluppate intorno alla lettura di alcuni libri che narravano la storia dei fratelli Bielski, in particolar modo il romanzo dal quale è tratto il film. C'è stato poi modo di fare lunghe conversazioni con Edward Zwick e con gli altri attori che sono state molto utili per entrare nel mio personaggio. Quello che mi è piaciuto di Tuvia Bielski è che non è un eroe, è un uomo che cerca di salvare se stesso e i suoi fratelli e finisce per aiutare molti altri ebrei. Si trova per caso a diventare il leader del gruppo, ma è spinto all'azione dal desiderio di sopravvivenza.

Ebrei guerrieri
Edward Zwick: La storia degli ebrei e la loro cultura di guerrieri ha inizio nella Bibbia. Leggendo il libro di Giosuè e i primi libri del vecchio testamento ci si rende conto di quanto gli ebrei fossero dei combattenti. Defiance mette in risalto questa loro caratteristica per mostrare come gli ebrei abbiano cercato di preservare la loro cultura e recuperare quello che gli era stato tolto attraverso la resistenza, l'opposizione e la lotta. È importante anche capire che lo spirito che animava queste persone era lo stesso degli altri sei milioni di ebrei che sono morti. Tutti quelli che sono sopravvissuti all'Olocausto oggi hanno più di ottant'anni e questo è probabilmente uno dei motivi che si cela dietro la realizzazione di questo genere di film. Continuare a ricordare quanto è accaduto attraverso la voce degli ebrei sopravvissuti prima che vengano a mancare.

Non per soldi ma per amore
Daniel Craig: La storia della Seconda Guerra Mondiale è rilevante ancora oggi e non voglio credere che sia un trend, è ridicolo pensare a questi film come a un genere cinematografico. Subiamo ancora le conseguenze di quanto è accaduto in quei giorni a causa delle decisioni che sono state prese e dei vari trattati che sono stati firmati e poi calpestati. È importante parlarne e continuare a farlo perché se il pubblico, uscendo dal cinema, si domanderà cosa avrebbe fatto in quella situazione avremo raggiunto il nostro obiettivo. Quello di sollevare delle riflessioni. Ho accettato di prendere parte a questo film anche a costo di dimezzare il mio compenso perché un film del genere non si fa per soldi ma per amore.