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Il ritratto di Dorian Gray, il libro

Il racconto di Oscar Wilde più pungente e orrorifico che ha ispirato il film con Ben Barnes.
di Fabio Secchi Frau

La recensione *****

mercoledì 23 dicembre 2009 - Libri

La recensione *****
Nella Londra vittoriana e aristocratica, tutta Lord e Ladies, promiscuità segrete e rivelate, tradimenti, pettegolezzi, chiacchiericci e divertimenti di un'epoca superficiale e cinica, si consuma il drammatico horror di wildiana memoria. Il più bel fanciullo della capitale britannica, Dorian Gray, per un crudele desiderio in odor di zolfo, vede rimanere intatte la sua bellezza e la sua giovinezza, mentre al posto suo invecchia e si deforma per le malefatte - di cui si è reso autore - un suo splendido ritratto. "Il ritratto di Dorian Gray" è uno dei capolavori della letteratura mondiale. Un racconto che tutti, prima o poi, dovrebbero leggere. La penna di Oscar Wilde agita caratteri risaputi con indubitabile partecipazione e sicurezza di polso letterario, specialmente quando si tratta di dialoghi o di descrivere certe immagini di puro estetismo visivo. I protagonisti, a cominciare dal bellissimo Dorian e dall'ammaliatore Lord Henry Wotton – il personaggio più interessante -, sono parti tangibili dei ragionamenti sulla società di questo scrittore irlandese che, con grande comunicazione e simpatia, giocava con l'intelaiatura della trama per fare della sana critica sociale al suo tempo.

In sintesi
Nella fumosa Londra aristocratica e dei sobborghi ricchi di miseria, giunge nell'alta società (quasi sbucato dal nulla) Dorian Gray, un fanciullo che sta compiendo i suoi primi passi nell'esclusiva elite britannica, ottimamente rappresentata dal suo nuovo amico, Lord Henry Wotton. Dorian è nel pieno della sua giovinezza e della sua bellezza, ma quando Wotton gli spiegherà quanto fugaci esse possano essere, il signorino Gray esprime, in lacrime e di fronte a un suo ritratto a grandezza naturale fatto dal pittore Basil, il desiderio di veder invecchiare quel quadro al posto suo. Così diabolicamente avviene e Dorian Gray, spinto nella ricerca del piacere da Wotton, si ritrova ad avere uno stile di vista promiscuo, scandaloso e troppo apertamente criminale per quella città così rigorosa all'apparenza, ma anche così peccaminosa sottopelle. Uno stile di vita che non gli causerà una ruga, una preoccupazione, un dolore fisico al suo volto, ripercuotendosi invece in quel maledetto quadro che raffigura, giorno dopo giorno, colpa dopo colpa, un mostro.

L'autore
Oscar Wilde nasce a Dublino il 16 ottobre 1854 e muore a Parigi il 30 novembre 1900. Figlio di un celebre oftalmologo e di una poetessa, si laurea a Oxford, seguendo inizialmente le orme materne. Autore di stravaganti e scandalosi aforismi, non si limita però alla poesia e offre il meglio di sé anche nella drammaturgia e nella prosa, vivendo a tutto tondo le sue poliedriche inclinazioni da artista. Esteta, decadente, umorista, satirico, pessimista, socialista, è la personalità intellettuale che ha più criticato la società britannica vittoriana del suo tempo in opere come: "Il ritratto di Dorian Gray" (1891), "Il ventaglio di Lady Windermere" (1893) e "L'importanza di chiamarsi Ernesto" (1895). Dissoluto nel proprio stile di vita, benché sposato con moglie e figli, era omosessuale e fu proprio per questo motivo che finì nel carcere di Reading per due anni.

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