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Nebbie e Delitti su Torino

Le nuove indagini del commissario Soneri cambiano location e trovano nuova compagnia femminile.
di Edoardo Becattini

Nuova location per la terza serie
Luca Barbareschi Altri nomi: (Luca Giorgio Barbareschi ) (67 anni) 28 luglio 1956, Montevideo (Uruguay) - Leone. Interpreta Il Commissario Franco Soneri nel film di Gianpaolo Tescari Nebbie e Delitti 3.

lunedì 28 settembre 2009 - Televisione

Nuova location per la terza serie
Liberamente tratto dal personaggio dei romanzi di Valerio Varesi, il commissario Soneri, protagonista della serie televisiva Nebbie e delitti, si iscrive in un territorio a metà strada fra le asperità dei grandi protagonisti del noir americano da Raymond Chandler e Patricia Cornwell e i commissari sardonici tanto amati dal piccolo schermo. Alla sua terza serie di film per la televisione e ormai completamente identificato con il volto di Luca Barbareschi, Soneri si trova a dover abbandonare Ferrara per Torino, chiamato a risolvere un caso che lo coinvolge molto da vicino: quello che riguarda la compagna Angela, accusata di omicidio. Ma per una bionda che si perde, non è detto che non ci sia una mora iscritta nel destino, così come una nuova squadra e una realtà più complessa con la quale doversi confrontare. Nebbie e delitti cambia quindi location, cambia protagonista femminile (da Natasha Stefanenko a Anna Valle) e regista (Giampaolo Tescari al posto di Riccardo Donna), ma non cambia le abitudini del suo protagonista, il suo atteggiamento ironico e distaccato e la sua dedizione ai sigari e alla buona cucina.

Quale sono le novità di Nebbie e delitti 3?
Luca Barbareschi: Rispetto alle prime due serie, la vera novità è Torino. Il cambiamento di location è stato fisiologico: dopo più di dieci film girati a Ferrara e nella Bassa padana, c'era bisogno di rinnovare l'atmosfera e il potenziale giallo delle storie con una nuova città tutta da esplorare. Così ci siamo spostati a Torino, città metropolitana e piena di contrasti, città di grande cultura ma anche di grandi tensioni. Girare a Torino ci ha dato la possibilità di dare nuovi sviluppi alle vicende personali del commissario Soneri e di introdurre nuovi personaggi. Per me girare Nebbie e Delitti è sempre una grande esperienza, che da attore mi da la possibilità di confrontarmi con altri grandi colleghi, da produttore di realizzare una serie di qualità per la nostra televisione.
Natasha Stefanenko: Adoro questo prodotto e per questo ho deciso di partecipare ancora una volta, anche se con un impegno più breve. Le prime due serie di Nebbie e Delitti sono state per me una grandissima scuola e sono davvero molto soddisfatta di aver preso parte anche a questa terza serie con una puntata concentrata molto su di me e sulla complessità del mio personaggio. Ho deciso di fare una piccola pausa, ma conto di tornare molto presto!

I nuovi personaggi
Anna Valle: Il mio personaggio, la dottoressa Chiara Ravasi, è una novità per la serie. Chiara è una donna molto pratica e molto determinata. Vive la vita e la sua professione con molta serenità ma è anche una donna molto problematica, soffre di insonnia, si prodiga molto per gli altri ma vive dei contrasti con se stessa. Quando incontra Soneri rimane subito molto colpita ma decide comunque di mantenere una certa distanza, di conservare la sua indipendenza. È molto interessante il tipo di rapporto che si sviluppa fra Chiara, Soneri e Immacolata, la giovane ragazza pugliese che sarà co-protagonista delle varie puntate. È come un rapporto a tre in cui la dottoressa e il commissario non sono proprio genitori e Immacolata non è proprio una figlia, ma ognuno viene ad assolvere una specifica funzione per l'altro. Prendere parte a Nebbie e Delitti mi ha dato grandi soddisfazioni, anche perché rappresenta il mio ritorno alla fiction dopo la lunga pausa della maternità. Sono molto grata alla produzione per avermi fatto confrontare con un così bel personaggio e con una personalità artistica come quella di Luca.
Roberto Herlitzka: È curioso per me vedere Torino raccontata in questo modo, perché essendo nato e vissuto per molto tempo in quella città, ho sempre pensato fin da quando avevo 18 anni che fosse una città di contrasti, con zone di grande fascino ed altre in cui neanche la polizia aveva intenzione di varcare. Torino è una città con una parte metafisica, una facciata quasi immobile, ed una parte ribollente, in continuo movimento. Il personaggio che interpreto nella prima puntata è in questo senso proprio un'emanazione torinese: ha una superficie impenetrabile e glaciale ma un'anima tormentata che avrete modo di scoprire.

Parlano i delegati di produzione
Massimo Liofredi (direttore RaiDue): La Rai ha dimostrato negli ultimi anni di essere molto attenta alla natura delle proprie fiction, producendo serie. Questa fiction appartiene a RaiDue, un canale che si conferma attento ad una programmazione eterogenea e alla trasmissione delle migliori serie televisive americane, ma è assimilabile alla qualità delle fiction che vanno in onda anche sugli altri canali. Nebbie e delitti è una fiction importante non solo perché regge il confronto con il livello delle serie televisive americane, ma anche perché è uno di quei prodotti che ha contribuito a superare la crisi vissuta dal cinema italiano negli ultimi anni.
Luca Milano (RaiFiction): Questa nuova serie di Nebbie e Delitti segna il ritorno di un prodotto di successo, come spesso avviene coi personaggi televisivi che il pubblico segue con passione. È una serie che ha la particolarità di essere concepita come un insieme di film unitari più che come una miniserie tradizionale. La matrice letteraria è evidente, ma in questa nuova serie si è cercato in particolar modo di dare enfasi all'impianto cinematografico attraverso una location suggestiva come Torino. Il commissario Soneri è una di quelle figure da noir americano alla Philip Marlowe, ed è molto interessante l'opposizione che si viene a creare nella prima puntata con un antagonista di spessore come Roberto Herlitzka. Così come i rapporti che questo personaggio solitario e ombroso instaura con l'universo femminile, dal capo questore interpretato da Rosa Pianeta, fino alle compagne Natasha Stefanenko e Anna Valle.

Lo stato della fiction in Italia
Luca Barbareschi: Per fare della buona fiction occorre ottimizzare le risorse, questo è certo, ma c'è anche la necessità di investire. E se la coperta è sempre più corta e i fondi sempre più esigui è la qualità per prima a risentirne. Per creare quella giusta sinergia che dia vita ad un buon prodotto artistico, bisogna investire e sostenere in nome di questa qualità, altrimenti si corre il rischio di disaffezionare il suo pubblico e di lasciare spazi di visione solo per le serie televisive americane. Il problema è che in questo momento stiamo già raschiando il fondo del barile e presto o tardi anche la qualità ne risentirà. È il momento di investire in una buona televisione, non di incitare ad atteggiamenti sconsiderati come l'idea di non pagare il canone in segno di protesta.

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