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5x1: Michael Bay, figlio d'America

Il trovatello di Hollywood incassa le critiche e passa a riscuotere al botteghino.
di Stefano Cocci

Figlio adottivo d'America
Michael Bay (Michael Benjamin Bay) (59 anni) 17 febbraio 1965, Los Angeles (California - USA) - Acquario. Regista del film Transformers - La vendetta del caduto.

martedì 23 giugno 2009 - Celebrities

Figlio adottivo d'America
Qualcuno lo addita come la rovina del cinema americano, per altri è semplicemente l'anti-cinema. Tant'è che il signor Michael Bay riesce a sfornare un blockbuster dopo l'altro con il suo stile super sincopato, con i montaggi frenetici e le inquadrature in movimento, imparate alla difficile scuola della pubblicità e dei video musicali. Bay, infatti, come molti protagonisti del cinema di oggi, ha seguito un percorso del tutto atipico per arrivare al grande cinema. Michael, infatti, è un figlio adottivo. Le malelingue, i detrattori del suo stile e i suoi film, affermano addirittura che sia prole illegittima del produttore John Frankenheimer. Arriva alla celluloide dopo essersi fatto un nome nella pubblicità e nella direzione di video musicali (tra i suoi clienti Tina Turner e gli Aerosmith); non è un caso che, attaccato dalla stampa che lo accusava di essere il diavolo, sia intervenuto in sua difesa addirittura Quentin Tarantino, un altro che non ha seguito il percorso classico per arrivare al grande schermo. Tanto è odiato che, dopo The Island e soprattutto le critiche degli stessi attori alla sua "gestione", la stella di Michael Bay sembrò offuscarsi. Furono i robot Transformers a rilanciarlo, anche grazie all'impegno del suo padre putativo cinematografico, Steven Spielberg. Infatti, Bay, prese confidenza con il mestiere quando, giovanissimo, lavorò nello staff di Lucas con il compito di catalogare lo storyboard. Oggi, quel tempo è passato e, anzi, è ora di Transfomers – La vendetta del Caduto.

Bad boys
L'idea fu importante: una coppia di poliziotti, come Starsky & Hutch o Riggs e Murtaugh ma entrambi di colore! Che idea! Avanguardia pura! Come quella di riportare in vita Godzilla ma più grosso! Va bene, non vi ho convinto. In effetti non è stata certo l'idea del secolo ma ha incassato un pacco di soldi e lanciato la coppia Martin Lawrence e Will Smith, anzi, possiamo dire che Il principe di Bel Air e Hancock sia stato proprio scoperto da Bay con le avventure adrenaliniche di questi due agenti. Insomma, può essere così cattivo come regista se ci ha regalato Will Smith?

Armageddon
Qualcuno lo ha definito il diavolo o l'anticinema. C'è da pensarlo guardando questo sforzo propagandistico, superomistico e scioccamente romantico. Girato senza alcuno spessore e tanto meno sforzo, con il solo obiettivo di trascinare al cinema orde di adolescenti, chi per vedere Bruce Willis, chi per la Tyler, chi per Affleck e molti, credo, a tifare per asteroide che puntava la Terra, sperando che si abbattesse su casa Bay, o Affleck, o Tyler, o Willis. Sì, anche casa Willis.

Pearl harbor
Il postino suona sempre due volte. Questa volta è Bay a suonare, non contento degli insulti presi dopo Armageddon. Il cliché non è cambiato: c'è il bello (Hartnett, Affleck e Beckinsale), c'è la bestia (i giapponesi traditori), ci sono gli effetti speciali. Alcuni momenti sono maiuscoli, ma sempre e solo dal punto di vista della gestione delle scene di azione: il bombardamento è epocale, ma forse Bay risente delle critiche prese in precedenza, crede di essere diventato un regista vero a forze di vendere biglietti e si concentra più sulla storia d'amore che sull'azione. Male, molto male.

Transformers
Dopo aver preso chili e chili di carta da giornale in faccia, piena di recensioni negative ai suoi film (senza contare gli insulti online), Bay stupisce tutti con questo giocattolone sui robots. L'eterna lotta tra Decepticon e Autobots sembra recuperare magicamente Michael Bay alla sua pura essenza: l'azione superprodotta. Se è vero che in alcuni momenti sullo schermo c'è talmente tanta confusione da riuscire a capirci veramente poco, è anche vero che non si richiedeva molto altro: personaggi femminili che non fossero niente di più che delle bellone senz'anima (Megan Fox), il giovane attore del momento (un bravo Shia Labeouf), militari che fanno i duri, agenti segreti che tramano, cattivi spietati. Avanguardia pura, niente da dire.

The Island
La cosa peggiore che si può dire di Michael Bay è di averci privato della possibilità di ammirare Scarlett Johansson mentre corre a perdifiato per sfuggire ai suoi inseguitori del tutto priva di reggiseno sotto la maglietta. Infatti, Bay intimò all'attrice di indossare l'indumento per evitare di incorrere in un visto di censura penalizzante. Così, The Island non si è trasformato in una puntata speciale di Baywatch con profondo disdoro di tutti i fans della bionda attrice.

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