Al settimo posto tra le 100 donne più sexy del pianeta
Se qualcuno nutrisse dei dubbi sullo status di sex symbol dell'attrice di origine cubana Eva Mendes, potrebbe cercare in Rete lo spot pubblicitario per Calvin Klein, quello che in America è stato censurato perché troppo erotico. Oppure basterebbe ricordare come tra le sue prime esperienze professionali ci sia la partecipazione a un video degli Aerosmith, "Hole in my soul": la rock band statunitense è celebre per le sue scelte eccellenti in fatto di modelli per accompagnare i propri brani. Non bastasse, nel 2007 la rivista Maxim ha classificato Eva al settimo posto tra le 100 donne più sexy del pianeta. Ecco il motivo per cui è un miracolo che non abbia seguito le sue aspirazioni di bambina e non sia diventata una suora: il mondo del cinema e della pubblicità avrebbero perso una delle sue migliori espressioni bellezza e talento. Sì perché Eva non è solo un bel corpo con delle curve da sballo, è anche brava. Ha stupito tutti in quello che può essere considerato il suo primo film importante, Training day, guadagnandosi il credito necessario per partecipare a pellicole importanti come C'era una volta in Messico, Out of time, Hitch e Ghost Rider. Per il Natale 2008 regala la sua partecipazione a The Spirit, film che deve molto a Sin City condividendone uno dei registi (Frank Miller), le origini fumettistiche (tratto da un capolavoro di Will Eisner) lo stile visivo ed il gusto per le belle donne. La Mendes è proprio tra di esse, insieme a Scarlett Johansson e Paz Vega.

Training day
Nel film che sancisce e premia il talento di Denzel Washington, e ne declina le virtù scena dopo scena come un mantra cinematografico, c'è spazio anche per Eva. Lei ci tiene a dare molto di sé, e si concede in tutta la sua bellezza in un nudo indimenticabile. Tutti avrebbero rubato e ucciso per tenerla al proprio fianco anche Washington/Alonzo Harris che probabilmente si converte al lato oscuro della polizia per permettersi i suoi conti da pagare. Primo film decisamente importante della sua carriera, al fianco di attori consumati come l'afro-americano ed Ethan Hawke.

Hitch
Sexy e bella lo è sempre stata. Costretta a mettere in piazza le proprie curve per amor di copione e di copertine, anche. Stavolta deve fare da spalla a Will Smith (dopo aver lavorato per lui nel videoclip "Miami") e aggiungere al suo fascino un certo tono intellettuale. È la responsabile di una rubrica di gossip con una persistente puzza sotto il naso. Il volto così perennemente arricciato in una smorfia tipica di chi ha appena sentito un cattivo odore non le impediscono certo di essere come al solito interessante ma non riesce mai a dare l'idea di essere veramente in parte malgrado gli occhiali da secchiona (sexy).

I padroni della notte
Forse si potrebbe anche gridare alla prova della maturità. È un film familiare, su una pecorella che ha smarrito la strada e deve rischiare di perdere tutto per ritrovarla. In un corpetto rosso bordò Eva è la pupa del fratello compromesso con la mala e gli spacciatori. Il film è quello del ritorno di James Gray (Little Odessa) dietro la macchina da presa. Al suo fianco degli autentici pezzi da novanta, su tutti Robert Duvall in forma da Oscar ma anche Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg, sempre più a suo agio nei panni del poliziotto. Eva è meravigliosamente bella e affascinante, resta impressa al di la delle due ore di proiezione: per un film un po' scontato e con così tanti mostri sacri non è male.

2Fast & 2Furious
Le curve pericolose di Eva non potevano non andare a sbattere nel più classico dei binomi donne-motori. Figlia di un venditore di automobili, la Mendes si getta con tutto il suo fascino in questo ennesimo capitolo della lotta tra automobilisti cattivi e pericolosi contro automobilisti buoni e pericolosi. Così, la nostra eroina può sfoggiare tutte le conoscenze acquisite quando da piccola andava a trovare papà al lavoro. La trama è scontata ed è solo un pretesto per mettere in mostra automobili, donne e inseguimenti. Come se fosse finita a posare sul cofano di una Ferrari per un calendario per camionisti, Eva stupisce e fa esclamare "farà strada".

The women
In effetti, verrebbe da chiedersi cosa ci faccia Eva Mendes in mezzo a Meg Ryan e Annette Bening, e contornata da Jada Pinkett Smith e Debra Messing. Le prime sono attrici appartenenti ad un'altra generazione e che, a botte di botulino e bisturi, cercano di non cedere posizioni alle rampanti e fresche dive della nuova Hollywood. Però, The Women vuole colmare, o meglio, cerca di lavorare proprio su questa distanza, come tenta di fare anche nel superare il distacco con il film di George Cukor del 1939 di cui è il remake. Eva Mendes, con le sue curve ed i suoi occhioni provocanti, è la rovina - famiglie, le altre il passato che non si vuole arrendere. Nei panni della "spruzzatrice" è l'effetto speciale più bello di un film che, di effetti speciali, non ne ha veramente bisogno, tanto da far uscire gli occhi dalle orbite anche alle colleghe-rivali.