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Samuel L. Jackson, eroe americano

Nella terra in cui il denaro salvifica tutto, l'attore afroamericano ha un ruolo determinante.
di Stefano Cocci

Signore di Hollywood
Samuel L. Jackson (Samuel Leroy Jackson) (75 anni) 21 dicembre 1948, Washington (DC - USA) - Sagittario. Interpreta Octopus nel film di Frank Miller (III) The Spirit.

domenica 21 dicembre 2008 - Celebrities

Signore di Hollywood
Compie sessant'anni oggi Samuel L. Jackson, un'età che per molti, i comuni mortali, rappresenterebbe il tempo della riflessione e del ritiro. Non per un eroe del cinema che, a questa veneranda età sarebbe il caso di dire, ancora si lancia in avventure come quella di The Spirit, in cui interpreta il super – cattivo Octopus. Non rinuncia alle sfide, quindi, nemmeno fisiche, tanto meno professionali. Il dato più importante, però, è che con una filmografia esplosa in ritardo (Pulp Fiction il suo primo vero successo mondiale è del '94, quando il nostro eroe aveva 46 anni) oggi Samuel L. Jackson entra di diritto nel Guinness dei primati come l'attore con il più alto record di incassi della storia: la cifra astronomica di 7,94 miliardi di dollari lordi maturati nelle sue apparizioni sul grande schermo. Nella nazione in cui i sogni hanno il colore dei soldi, è l'investitura a Signore di Hollywood. Il segreto del suo successo, come spesso ha dichiarato, è di aver mantenuta intatta la curiosità "di fare per lavoro le cose che adorava vedere da ragazzo", ruoli e interpretazioni "eccitanti da guardare".
Se sia il segreto del successo, non lo sappiamo. Certo è che grande parte ha avuto Quentin Tarantino nel costruire l'eroe Jackson, scegliendolo per il pluripremiato Pulp fiction quando l'attore afro-americano non era nient'altro che una figura di rincalzo nel panorama cinematografico. Poi sono arrivati Die Hard e Guerre Stellari. Insomma, capitoli fondamentali di quella straordinaria saga chiamata cinema.

Gli inizi
Il mentore di Jackson è stato Morgan Freeman: fu lui ad introdurlo nell'ambiente dopo gli inizi teatrali bruscamente interrotti a causa dei problemi con alcol e droga di Samuel. Dopo aver partecipato a Ragtime di Milos Forman, siamo nel 1981, Lo squalo 3 e Il principe cerca moglie, è Spike Lee a reclutarlo per quelli che diventeranno alcuni dei suoi film più importanti: Aule turbolente, Fa' la cosa giusta, Mo' better blues ma sarà Jungle fever a lanciarlo. Prima, Jackson era stato costretto da un'overdose ad entrare in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. Nel film di Spike Lee interpreterà proprio il fratello drogato di Wesley Snipes, un ruolo che Samuel ha definito "catartico". Al Festival di Cannes sarà acclamato come miglior attore non protagonista, una categoria creata estemporaneamente proprio per lui. Nel frattempo ha anche avuto l'occasione di collaborare con un altro dei mostri sacri dell'entertainment afro-americano, quel Bill Cosby che tutti in Italia abbiamo imparato a conoscere con la serie tv I Robinson. Comincia a circolare prepotentemente il suo nome e arriva sulla scrivania di Scorsese, che lo vorrà in Quei bravi ragazzi.

Gli amici: Tarantino
La svolta definitiva, però, arriva nel 1994. Non si tratta semplicemente di un film ma di un'amicizia, quella che lo lega al regista Quentin Tarantino. Nascerà una collaborazione importante, esaltata da Pulp fiction il film che vincerà il Festival di Cannes e che, in effetti, era già iniziata qualche anno prima quando Jackson partecipò a Una vita al massimo, su soggetto e sceneggiatura proprio di Tarantino. Il regista lo vuole per il suo capolavoro, nei panni di Jules Winnfield, il killer che recita un passo della Bibbia prima di uccidere le sue vittime. Il mondo del cinema applaude un grande autore e scopre definitivamente il talento di Jackson, confermato, poi, in Jackie Brown. Il suo Ordell Robbie è un mercante d'armi, un altro degno compare nella lunga lista di criminali amati da Tarantino. Il film non sarà un successo ma è stato ampiamente rivalutato in seguito. Dopo il cameo in Kill Bill Vol. II nei panni di Rufus, l'organista della chiesa in cui si compie il tentativo di omicidio della Sposa, le avventure di Jackson e Tarantino continuano nel prossimo Inglourious Basterds, in cui l'attore sarà la voce narrante.

Gli amici: Bruce Willis
Pulp fiction diede il successo a Jackson ma forse è anche corretto affermare che i soldi li fece con Die Hard. Fu infatti al fianco di Bruce Willis che arriverà l'eco planetaria e il nome dell'attore afro-americano raggiunge gli angoli più remoti del pianeta. Così, si ricompone una coppia che si era già ammirata nel citato capolavoro tarantiniano, senza mai, però, incrociarsi effettivamente sullo schermo. Willis e Jackson appartenevano a due episodi differenti dell'epica pulp ma è nell'epopea dei "duri a morire" che la coppia di riforma con risultati straordinari: la chimica è perfetta, ed anche i tempi comici diventano un punto di forza dell'azione sfrenata della pellicola. I due torneranno insieme in Unbreakable, stavolta fronteggiandosi. Inizia una nuova fase della carriera di Jackson, quella dei film d'azione che regalerà alcune chicche come Il negoziatore ma anche momenti francamente inguardabili come Blu profondo, S.W.A.T. e Snakes on a plane.

La carriera Jedi
Non finisce qui. Proprio al filone più "movimentato" dell'esistenza di celluloide di Jackson è legato uno dei momenti più alti ma controversi della sua carriera: il Maestro Jedi Mace Windu nella seconda saga di Guerre stellari. Le critiche piovute da più parti sulla trilogia non ne hanno intaccato il peso nell'epica cinematografica della fine del XX e l'inizio del XXI secolo e, sebbene alcuni momenti non siano altissimi dal punto di vista qualitativo, non se ne può negare l'importanza. Non solo: Windu è un personaggio chiave della mitologia Jedi e, in un certo modo, è a causa sua che avviene la conversione al lato oscuro di Anakin Skywalker, la caduta che segnerà la fine dei Jedi e della Repubblica. Tra le curiosità, c'è il desiderio esaudito di Samuel Jackson di avere una spada laser di colore viola, l'unico a non averla verde, blu o rossa, e che corrisponde ad un preciso tratto del personaggio: il suo talento e la conoscenza della Forza era talmente unico da essergli concesso di costruirsi una propria spada laser cercandone i pezzi in tutto l'universo. Inoltre, sulla impugnatura è stata messa una placca con la scritta "BMF" (acronimo di "Bad Mother Fucker") per richiamare il personaggio Jules Winnfield in Pulp Fiction, che aveva fatto incidere la scritta sul suo portafogli.

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