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Premio Etruria, un premio contro una società sessista

Ieri a Roma consegnato il Premio Etruria, che celebra le professionalità femminili del cinema.
di Gabriele Niola

Avanti nonostante i tagli
Diane Fleri (40 anni) 13 luglio 1983, Quimper (Francia) - Cancro. Interpreta Camille nel film di Luca Lucini Solo un padre.

venerdì 12 dicembre 2008 - News

Avanti nonostante i tagli
Nonostante i tagli ai fondi si va avanti. Questo lo spirito in sintesi dell'edizione 2008 del Premio Etruria, la manifestazione che cura, segue e premia le donne nel cinema a tutti i livelli della filiera. Si tratta di un riconoscimento che vuol contemporaneamente celebrare l'apporto femminile al cinema e sensibilizzare sulle difficoltà che le donne hanno ad emergere nell'industria cinematografica. Ogni anno particolare enfasi poi viene posta sulle donne che ce l'hanno fatta, quelle cioè che sono emerse e non (tranne rare eccezioni) quelle già affermate.
Eppure rispetto agli altri anni i tagli al settore dello spettacolo hanno fatto sì che l'evento sia stato l'unica manifestazione annuale del Premio Etruria (che invece in passato ha costellato l'annata di altre tipologie di eventi, occasioni e lavori nella direzione della promozione delle donne nel cinema). In una serata al Palladium della Garbatella di Roma sono stati quindi convogliati tutti gli sforzi di questo 2008 e sono state celebrate le stelle al femminile del nostro cinema.
C'è davvero bisogno di una manifestazione come il Premio Etruria, secondo il patron Pierluigi Manieri "E' riduttivo considerare il cinema solo un'arte, è anche un'industria fatta di risorse umane e le donne sono una risorsa molto poco utilizzata. Lo scorso anno per dire abbiamo cancellato la categoria Miglior Regista perchè non avevamo 5 film da candidare. Fortunatamente quest'anno è tornata, segno che la considerazione nell'ambiente cresce".
Dello stesso tono speranzoso è stata la madrina della serata Alessia Barela (a cui è anche andato il premio Viaggio e Impresa), già vista in Velocità massima e emersa di più quest'anno con la partecipazione a fiction televisive: "Trovo molto bello che dopo tutto quello che abbiamo passato nei secoli adesso le donne vengano premiate. Credo che le donne abbiano una marcia in più" sono le parole con cui ha scelto di aprire la serata e mostrare la propria adesione alla manifestazione "La nostra è una società sessista lo si capisce dal fatto che c'è bisogno di un festival che premi le donne. Le donne attrici fanno fatica ad emergere perchè ci sono pochi ruoli, ma anche le sceneggiatrici e le registe faticano ad emergere. Tuttavia vedo che le cose stanno cambiando" ha continuato.

I premi
Le premiate sono stati volti noti, molto noti e poco noti del nostro cinema, cosa che spiega come il sistema si stia evolvendo e sia in grado di produrre ogni anno exploit sorprendenti, piccole promesse e una media di nuove attrici valevoli.
A Marina Rocco è andato il premio "Valeria Golino" per Amore, bugie e calcetto, Diane Fleri invece si è aggiudicata il premio "Modernità e Futuro" per la sua interpretazione in Solo Un Padre mentre il premio "Sguardo Sulla Realtà" per la miglior sceneggiatura è invece andata alla regista e sceneggiatrice Lisa Romano, notata quest'anno con il suo ultimo film Se Chiudi Gli Occhi.
Non sono mancati anche premiatori d'eccezione come Marco Spoletini, montatore di Gomorra, Anche libero va bene e gran parte del nostro miglior cinema, che ha potuto premiare il modo in cui Claudia Zanella si è inserita nelle dinamiche umane delle vicende descritte in Amore che vieni, amore che vai a partire dai racconti di De Andrè. Dall'altra parte Cinzia Th Torrini, già premiata per la carriera ("Quando il mio primo film andò bene tutti mi dicevano come complimento che sembrava diretto da un uomo") ha premiato la qualità dell'interpretazione di Alba Rohrwacher in Il papà di Giovanna.
La miglior regia è andata a Laura Muscardin per Billo, il grand Dakhar, premio consegnato dal regista di La siciliana ribelle Marco Amenta, mentre quello per il miglior corto se l'è aggiudicato l'esordiente Elisabetta Rocchetti, già attrice per Matteo Garrone in L'imbalsamatore e per i Manetti Bros in Piano 17. L'ospite d'eccezione Daniele Vicari ha invece ritirato il premio Nuove Donne Del Cinema Italiano che sarebbe andato a Valentina Lodovini per Il passato è una terra straniera.
Piccole concessioni invece sono stati il premio per la miglior attrice di fiction andato a Daniela Virgilio per Romanzo Criminale e gli insoliti riconoscimenti per il miglior ufficio stampa andato a Patrizia Cafiero e per la miglior agente andato a Gioia Leddi.

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