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L'Australia romantica, magica e selvaggia di Baz Luhrmann

Incontro con il regista e i protagonisti del Via col vento australiano.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

L'Australia al di là dell'arcobaleno
Nicole Kidman (Nicole Mary Kidman) (56 anni) 20 giugno 1967, Honolulu (Hawaii - USA) - Gemelli. Interpreta Lady Sarah Ashley nel film di Baz Luhrmann Australia.

venerdì 5 dicembre 2008 - Incontri

L'Australia al di là dell'arcobaleno
Arrivano a Roma Baz Luhrmann, Nicole Kidman e Hugh Jackman per promuovere Australia, un melodramma ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che affronta il problema delle generazioni rubate. Attraverso la figura di Nullah il regista fa luce su tutti quei bambini "mezzosangue" nati da relazioni tra bianchi e aborigeni che venivano deportati in colonie - una sorta di campi di rieducazione - per essere preparati alla loro nuova vita nella società dei bianchi. A segnare la relazione tra il piccolo Nullah e la Lady Sarah Ashley di Nicole Kidman è una canzone occidentale, quella "Over the Rainbow" cantata da Judy Garland ne Il mago di Oz. "La scelta della canzone è dovuta al fatto che al centro della storia c'è un personaggio che deve intraprendere un percorso personale" ha rivelato Luhrmann. "Prima di essere un aborigeno Nullah è anzitutto un bambino e volevamo prendere un pezzetto della mitologia occidentale per mescolarla a quella degli aborigeni. Nelle due mitologie prevale sempre l'elemento umano che è quello che le unisce. Inoltre, come Il mago di Oz, Australia è ambientato in una terra particolare, con personaggi strani e misteriosi. Si tratta anche di una canzone che rappresenta un sogno, il sogno che la protagonista porta avanti in un paese misterioso, alla fine dell'arcobaleno".

Australia come Via col vento
Baz Luhrmann: La passione per il cinema me l'ha trasmessa mio padre. Quando ero piccolo per un periodo ha gestito un cinematografo nel villaggio dove abitavamo e io assistevo regolarmente alle proiezioni di film come Via col vento e Lawrence d'Arabia. Di queste opere mi piaceva il fatto che fossero complete in quanto contenevano la commedia, l'amore, l'azione, l'avventura ed erano adatte a tutti. La struttura shakespeariana che abbiamo utilizzato ci ha permesso di realizzare un film che contenesse tutti questi elementi. Tuttavia Australia nasce anche da un'esigenza che avevo. Quando il progetto Alessandro Magno, che De Laurentiis avrebbe dovuto produrre, non è decollato mi sono concentrato sulla mia famiglia e nel momento in cui sono diventato padre mi sono posto il problema su quale fosse la casa dei miei figli. Così sono tornato a vivere in Australia con la mia famiglia. Il film è il risultato di una ricerca delle radici.

La generazione rubata
Baz Luhrmann: Nella storia dell'Australia la generazione rubata rappresenta un capitolo oscuro. La diffusione della teoria eugenetica ha avuto effetti devastanti sulla cultura indigena anche nel nostro paese e trovo che questo sia un tema molto serio che ho voluto approfondire nel mio film. Sebbene ci siano altre opere cinematografiche che hanno trattato questo tema, spesso si tratta di opere indipendenti e troppo piccole per raggiungere il grande pubblico. Tuttavia l'accoglienza al mio film da parte dei critici australiani è stata tiepida, a differenza di quella statunitense. Ma non importa, perché al di là dell'esito commerciale ho ottenuto comunque un ottimo risultato. Il primo ministro australiano ha portato tutti gli anziani delle tribù aborigene in parlamento e il paese si è fermato e si è scusato con loro.

Alla scoperta di una terra magica
Nicole Kidman: Lavorando a questo film ho scoperto moltissime cose sulla cultura aborigena e sulla storia delle generazioni rubate che non conoscevo. Pur essendo australiana avevo una conoscenza abbastanza superficiale del mio paese e non sapevo ad esempio nulla degli effetti della Seconda Guerra Mondiale e del bombardamento di Darwin. È stata una bella lezione di storia.

Hugh Jackman: Neanche io sapevo molto su questo particolare periodo storico perché a scuola non fa parte del programma di studio. Invece la tragedia che riguarda i bambini meticci, la cosiddetta generazione rubata, l'avevo studiata all'università. Tuttavia, una cosa è esserne a conoscenza a livello intellettuale, un'altra è farsi toccare dal cuore. Per raggiungere le location del film ci siamo spinti in luoghi remoti, inimmaginabili, dove le persone hanno vissuto e tramandato una storia antichissima.

I riferimenti del cinema di Baz Luhrmann
Baz Luhrmann: Amo fare film che possano essere visti da un bambino di 7 anni, dalla mamma e dalla nonna. Mi piace l'idea che un'intera famiglia possa vivere l'esperienza cinematografica insieme ed è quello che ho sempre cercato di fare. Questo tipo di cinema l'ho appreso dalla tradizione italiana. Tutti i segni, i simboli e i riferimenti che ho utilizzato nei miei film sono una sorta di mosaico che nasce dal mio amore per il cinema e dalle immagini tratte dalla vita. mi chiedo sempre quale sia il miglior modo per trasmetterlo al pubblico e per realizzare film onesti che mettano in evidenza l'elemento umano.

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