I miti impossibili da dimenticare
La nuova settimana di film in tv pare perdersi nel nostalgico e celebrativo, con lo scopo apparente di dare nuovo lustro ai grandi miti del cinema. Già la domenica pomeriggio comincia ad orientarsi verso questo sentiero, grazie alla commedia brillante di Billy Crystal Forget Paris (La7, 17.55). Il famoso attore comico americano in questo film intraprende un percorso comico quasi "alleniano" con questa commedia sofisticata quanto leggera, il cui titolo è una preghiera che lo stesso attore rivolge ad una Debra Winger filo-europea. Nella fascia serale si propone invece un primo conflitto fra "leggende" rivisitate in chiave moderna, entrambe baciate da un ottimo successo commerciale. Di matrice italiana il "gangster movie" del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che in La leggenda di Al, John & Jack (Italia 1, 21.30) sono tre criminali cialtroni e scapestrati, protagonisti di una storia più articolata di quanto si possa immaginare a primo acchito. Di produzione hollywoodiana è invece la seconda volta con cappello, maschera e mantello nero di Antonio Banderas, perfetta incarnazione tardo-moderna della figura di Zorro in La leggenda di Zorro (Canale 5, 21.30). Giustiziere di tutt'altra epoca e stile è invece Blade (Italia 1, 2.20), macchina assassina di genia umana e vampiresca, che dalle sue origini fumettistiche ha trovato per ben tre volte una rappresentazione su grande schermo (sempre incarnata dal copro di Wesley Snipes).
Il miglior western d'annata è invece protagonista del lunedì sera con il grande film di John Ford dedicato al difficile scontro di civiltà fra bianchi e indiani in Cavalcarono insieme (Rete 4, 21.10). Non è un western, ma è certo un film che parla di conflitti e ne enfatizza la componente più assurda, cinica e grottesca La Comunidad (Rete 4, 23.35), pellicola di Alex de la Iglesia sulla difficile convivenza condomianiale, con una delle icone femminili del cinema di Almodovar, Carmen Maura. Sangue e omicidi trovano poi a tarda notte la loro forma più istituzionale nel thriller Copycat – Omicidi in serie (RaiUno, 3.20), in cui la esperta profiler Sigourney Weaver è sulle tracce di un serial killer "replicante".

Trans-generi La comprensione e la conquista delle donne è la grande e misteriosa arte attorno cui gira la commedia brillante in onda martedì sera: Hitch (Canale 5, 21.10), in cui Will Smith è un atipico cupido dell'era di Wall Street, un agente speciale in missione per conto dell'amore disperato. Sul fronte della produzione indipendente americano, si impone invece in prima linea la grandissima prova di Felicity Huffman, che da casalinga disperata riesce ad improvvisarsi madre transgender in Transamerica (RaiDue, 23.40), e a convincere nell'interpretazione di ex-uomo che si improvvisa madre premurosa. Una trasmutazione di forma e di stile è anche ciò che è più o meno successo al bel film di Andrew Lau Infernal Affairs (Sky Mania, 19.15), in onda mercoledì sera. Prima di etrovarsi riambientato a Boston e riadattato dalla mano esperta di Martin Scorsese con The Departed, il film era un gioiello dell'hard boiler duro e puro made in Hong Kong. Sempre restando sull'ambito del film di genere, in seconda serata per gli amanti della genealogia dei vampiri (lotani dal neo-romanticismo teen di Twilight), l'horror Desert Vampires (Italia 1, 23.35) trova ambientazione nelle lande desolate del Texas. Dopo tanto girovagare fra i deserti del centro-America, giovedì il quadro acquista una forma più ampia e completa con l'apice dell'epica neo-western: il pluri-premiato film di Kevin Costner Balla coi lupi (La7, 21.10).

Kolossal e minimal
E dalle vaste praterie del vecchio e polveroso west, con la seconda serata di venerdì si torna in un interno, e più nello specifico nella piccola bottega di Leland Gaunt (Max von Sydow), negoziante capace di mercificare ogni tuo desiderio in cambio dell'anima: Cose preziose (Rete 4, 23.25). Contemporaneamente, sul satellite, il grande film che ha portato il cineasta cinese Jia Zhang-Ke a diventare uno dei nomi più importanti nelle competizioni internazionali. Still Life (Sky Mania, 22.50) descrive la condizioni della modernizzazione cinese lavorando sulle solitudini di due personaggi. Agli antipodi del cinema minimalista di Jia Zhang-Ke sta il film che si impone come un solido monolite nella serata di sabato: Titanic (Canale 5, 21.10). Il film di James Cameron, forse l'unico vero grande kolossal della nostra era, oltre ad aver rappresentato uno dei più grandi successi commerciali della storia del cinema, è anche un film che ci riporta, pur nel rinnovato utilizzo di effetti speciali, alla spettacolarizzazion hollywoodiana della Golden Hollywood, quella di Cleopatra e di Ben-Hur per intendersi. La notte di RaiTre e di Fuori Orario permette invece a chi, per cinismo o per più naturale difficoltà ad appassionarsi all'affondamento del Titanic di fronte al piccolo schermo, non è ben disposto a seguire il film di Cameron, e preferisce i tempi più dilatati e modulati in intensità. Come quelli del grande centenario Manoel de Oliveira, che con La lettera (RaiTre, 1.40), aggiorna un racconto epistolare del tardo settecento di Madame de La Fayette con incredibile sensibilità. Ad esso segue un altro celebre adattamento letterario, quello che Martin Scorsese ha realizzato del famossimo romanzo di Edith Warton con i volti celebri di Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer e Winona Ryder: L'età dell'innocenza (RaiTre, 3.25), storia di equilibri e gerarchie sociali nella New York di fine Ottocento.