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Dal crepuscolo all'alba, luce sui vampiri del piccolo schermo

Con l'arrivo di Twilight al cinema la figura del vampiro torna d'attualità.
di Mattia Nicoletti

Il fascino del vampiro
Robert Pattinson (37 anni) 13 maggio 1986, Londra (Gran Bretagna) - Toro. Interpreta Edward Cullen nel film di Catherine Hardwicke Twilight.

martedì 18 novembre 2008 - Approfondimenti

Il fascino del vampiro
È solo una questione di sangue. Il sangue è vita, è colore, è fratellanza, è origine, è natura. Noi ne abbiamo paura, o ne siamo respinti perchè quando ne scorgiamo solo una goccia siamo coscienti che essa sia uscita da un corpo, privandolo di un frammento di esistenza. Nell'immaginario collettivo frutto della tradizione di numerosi paesi, il vampiro è il simbolo di chi si nutre di sangue, in bilico fra morte e vita, fra passato e futuro, fra sacro e profano, fra temporaneità (il vampiro vive di notte) ed eternità, fra odio e amore.
Con l'arrivo di Twilight, storia d'amore possibile fra un vampiro e un umana, il cinema dei "non morti" si avvicina alla serialità del piccolo schermo.
L'odierna concezione del vampiro ha origine nell'Europa Orientale, sebbene si facesse riferimento a esseri succhiasangue già in epoca preistorica, per una serie di epidemie di vampirismo che avevano messo in ginocchio le popolazioni di quei luoghi. Nella letteratura moderna prima con "Il Vampiro" di Polidori (1819) e poi con "Dracula" di Bram Stoker (1897), la figura del "non morto" (Nosferatu, appunto) ha acquisito un'immagine romantica tipica di un periodo in cui la mancanza del credo nell'aldilà derivata dall'Illuminismo si unisce alla avversione alla sessualità della società vittoriana.
Nel cinema e nella televisione il mito del vampiro, per il suo fascino misterioso, è stato oggetto di film e serie televisive di successo che hanno consolidato una delle figure più affascinanti e controverse degli ultimi secoli.

Psicanalisi del vampiro
Il padre della psicanalisi stesso, Sigmund Freud non ha saputo resistere al fascino del vampiro. Per Freud il vampiro è l'incarnazione di erotismo e distruttività, di un'attrazione verso l'altro sesso (esistono comunque casi di omosessualità) con la fusione di sangue e corpo che avviene quando i denti penetrano il collo della preda-vittima, e di una consapevolezza di provocare la morte con quell'atto in cambio della vita. Lo psichiatra e psicoanalista Carl Jung, seguace di Freud, definisce il vampiro come un anti-eroe, o meglio come l'eroe che sta dentro di noi, che incarna bene e male allo stesso tempo, un eroe oscuro (e qui si potrebbe fare riferimento a Dark Knight, l'ultimo Batman) che è una metafora della società in cui vive. Per questa ragione l'evoluzione della figura del vampiro è parallela ai cambiamenti sociali. Il vampiro è in conclusione una rappresentazione degli istinti e delle pulsioni della società.

Vampiri seriali
Il desiderio muove il vampiro. La necessità continua di sangue conduce il vampiro verso la serialità, verso un ripetizione di un rito che è inevitabile. Spesso un vampiro è paragonato a un serial killer, ma a differenza di quest'ultimo ha in sè un'idea dell'amore e del sesso molto evidente che si perpetra attraverso l'atto di succhiare il sangue. Nell'espressione cinematografica e televisiva non si può non pensare quindi che il vampiro sia nato per l'eternità e quindi per una riproduzione in serie delle sue vicende. Sul piccolo schermo, proprio negli ultimi anni si sono moltiplicate le serie televisive dedicate ai "non morti", ma il vero precursore del genere è stato Dark Shadows, telefilm degli anni '60 (il primo episodio è andato in onda nel 1966 sul network ABC) in cui è presente il primo vampiro in cerca di redenzione. A partire da Buffy, l'ammazza vampiri (1997-2003), a seguire sono stati prodotti lo spin-off Angel, Moonlight, Vampire High, True Blood e Blood Ties. In ognuna di queste serie televisive il vampiro non perde le sue abitudini ma cambia abito e ambito e contesto sociale.

Buffy, Van Helsing al femminile
Quando nel 1997 Joss Whedon, dopo essere stato l'autore dell'omonimo lungometraggio, ha scritto il soggetto della serie televisiva, le regole patriarcali dei vampiri (il vampiro è da sempre stato rappresentato da un maschio alla "conquista" del genere femminile) sono state messe in discussione. Buffy Anne Summers, interpretata da Sarah Michelle Gellar, ragazza della porta accanto che è stata prescelta per impersonificare la cacciatrice di vampiri, è un emblema del postfemminismo, che ridefinisce il rapporto uomo-donna in un mondo popolato da vampiri. Buffy è considerato tra le altre cose uno dei capostipiti della serialità televisiva moderna per la capacità di analizzare in profondità, dietro una maschera fantasy, i rapporti umani e personali tra adolescenti sottoposti a cambiamenti sociali che influiscono direttamente sulla loro condizione. Il vampiro è metafora della lotta fra gli opposti che non sono mai gli stessi.

Angel, il diavolo e l'acqua santa
Il successo di Buffy e del personaggio di Angel (interpretato da David Boreanaz) ha indotto la Mutant Enemy, casa di produzione di Joss Whedon ideatore di Buffy, a realizzare uno spin-off, che deriva il titolo dal nome del protagonista stesso. Angel (1999 – 2004) è uno dei primi casi di vampiro in cerca di redenzione. Molto più cupo e meno scanzonato di Buffy, la serie mette a confronto la natura del vampiro con il suo desiderio di recuperare la propria anima cercando di salvare le anime altrui. Anche qui come in Buffy il successo della serie è dovuta allo scontro di opposti che convivono nel vampiro, sempre più anti-eroe e quindi eletto come eroe terreno dell'era moderna.

Moonlight, la dura vita di un non morto
"Essere un vampiro? È una cosa che ti succhia la vita". Le parole di Mick St. John (Alex O'Loughlin), vampiro e detective losangelino, sono chiare: Oggi è difficile essere un vampiro, soprattutto se si beve sangue in provetta, e ci si deve confrontare con un lungo, lunghissimo passato. Il protagonista di Moonlight (2007) è un'evoluzione del personaggio di Angel con in più una certa ironia e un'atmosfera da Detective Story. La serie che prevede una sola stagione di 16 episodi (è stata cancellata la seconda stagione) non ha avuto un grande successo di pubblico negli USA ma rimane una manifestazione di un vampiro attuale che non vuole uccidere ma aiutare gli umani. Si conferma quindi la figura del Vampiro 2.0 più vivo che "non morto".

True Blood, il sangue è uguale per tutti
Lo sceneggiatore e produttore Alan Ball deve avere un amore sviscerato per i temi che hanno a che fare con vita e morte. Dopo avere ideato Six Feet Under ha infatti creato True Blood (2007 - ???), serie televisive che in un futuro non ben precisato fa convivere vampiri e umani nella stessa comunità. È il meltin'pot, la fusione fra razze, che sposta il vampiro in un contesto in cui la convivenza pacifica è l'elemento chiave. Originariamente il vampiro era un uomo solingo, lontano dalle moltitudini, in True Blood, si estremizza il vampiro come animale sociale già introdotto da Buffy.

Gli altri vampiri del secondo millennio
Fra le altre serie televisive dedicate ai Vampiri 2.0 sono degne di nota Blood Ties (2007 - ???), di produzione canadese, che ancora una volta inserisce la figura del vampiro all'interno di un contesto quotidiano, e la curiosa Scuola di vampiri (2008), di pura animazione, che ha come oggetto la storia di Oskar, un piccolo vampiro che ha la fobia del sangue (ricorda il draghetto Grisù che voleva fare il pompiere). Anche qui è il gioco degli opposti a rendere il vampiro sempre più benevolo.

I vampiri siamo noi
La serialità televisiva, grazie alla possibilità di approfondire i personaggi, ha consentito di far evolvere sempre di più la figura del vampiro, fotografia della società in cui l'omogeneizzazione è la chiave della convivenza. Inoltre come sta accadendo per i supereroi, l'umanizzazione di questo personaggio secolare lo ha portato a essere molto simile a noi, a rompere delle regole eterne per cercare di non essere emarginato. La natura del vampiro, a questo punto, è migliore della nostra, proprio per il rispetto della propria condizione. Oggi, forse, chi è privo di un cuore che batte e di sangue che scorre siamo proprio noi, succhiasangue della nuova era.

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