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Twilight: morsi in anteprima

In anteprima al Festival del film di Roma 15 minuti davanti e dietro le quinte del fenomeno per "giovani adulti".
di Marianna Cappi

Il bello di Twilight
Kristen Stewart (Kristen Jaymes Stewart) (34 anni) 9 aprile 1990, Colorado Springs (Colorado - USA) - Ariete. Interpreta Bella Swan nel film di Catherine Hardwicke Twilight.

giovedì 30 ottobre 2008 - Incontri

Il bello di Twilight
Scortato dalla regista Catherine Hardwicke e dai protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson, arriva a Roma un "morso" - è il caso di dirlo- della trasposizione cinematografica di Twilight, primo capitolo della serie di romanzi di Stephenie Meyer che ha venduto oltre 5.5 milioni di copie nei soli Stati Uniti.
La storia d'amore appassionata, anticonvenzionale e impossibile tra l'umana Bella e il vampiro Edward si avvolge -morbosa nella sua forzata castità- attorno al connubio tragico per antonomasia, quello tra eros e tanathos: più lui s'innamora e più deve lottare contro se stesso per non ucciderla, più lei s'innamora e più si scopre disposta a morire per lui. Questione di Bene, di Male e di vegetarianesimo: in una parola, di scelta.
Belli e pallidi, Pattinson e la Stewart, quando le loro foto di scena sono state messe on line, hanno mandato in crash il server di Mtv. Infrangeranno anche il botteghino? Lo sapremo solo quando le creature del crepuscolo si affacceranno nel buio delle sale italiane, a partire dal 21 novembre.

Come selezionare un vampiro
Pattinson, come ha convinto la regista a sceglierla tra 5000 aspiranti Edward?
Robert Pattinson: Non so come ho fatto, probabilmente ho dato di Edward un'interpretazione contraria rispetto a come viene descritto.
Interviene la regista (Catherine Hardwicke): La verità è che ho chiamato entrambi i ragazzi a casa mia per capire se fra di loro poteva instaurarsi la giusta atmosfera e...sono stati degli ottimi piccoli chimici.

Quali difficoltà ha riscontrato nell'adattamento?
Catherine Hardwicke: "Twilight" è un libro di 500 pagine per cui non è stato facile da ridurre, condensare le parti più paurose è stato impegnativo, così come sforzarsi di dare migliore qualità visiva e più azione al racconto.

Edward cambia umore molto spesso, è stato difficile interpretarlo?
Robert Pattinson: Di Edward mi piace proprio questo: per tanto tempo non ha provato nessuna emozione e ad un certo punto incontra una ragazza che lo travolge e gli fa provare tutti i sentimenti insieme. Anch'io cambio umore spesso, per cui non è stato difficile.

Come descriverebbe il personaggio di Bella? Kristen Stewart: Bella all'inizio è una ragazza molto razionale, solitaria e poco incline a far volare la fantasia, ma quando incontra Edward prova qualcosa di completamente diverso, un bisogno fisico ben più potente della sua razionalità. Si butta in questa avventura perché ne ha bisogno.

Vampiri innamorati
Il tema dell'amore tra un'umana e un vampiro ha sempre mosso il cinema legato a questo argomento, da Nosferatu di Murnau. In tv impera "Buffy". Come si è confrontata con i precedenti del genere?
Catherine Hardwicke: Ho visto tutti i grandi classici sui vampiri ma non ho affrontato il mio lavoro con l'intenzione di fare un omaggio. Tra l'altro qui i vampiri escono di giorno, nei bellissimi panorami della foresta fluviale, per molti versi è una storia nuova e diversa per cui ho cercato un tono diverso. Devo anche dire che non ho mai visto "Buffy", non ho la tv via cavo, non guardo proprio la tv.

Trattandosi di una saga, ognuno dei lettori si era fatto ormai un'immagine dei personaggi, avete avvertito la pressione?
Kristen Stewart: Ero totalmente consapevole di quanto numerosi fossero gli appassionati dei libri ma se dovessimo tener conto di tutte le aspettative non potremmo fare un buon lavoro. Sapevo che non potevo allontanarmi più di tanto dal personaggio ma è anche vero che Bella è per definizione una ragazza normale, comune, una everyday girl, per cui ci ho messo anche i miei sentimenti, non avrei potuto fare diversamente.

A quando il sequel? Cambieranno i vostri personaggi?
Catherine Hardwicke: Non sappiamo se ci sarà un altro film, tutto dipende dal successo o meno di questo.
Robert Pattinson: Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto un "Twilight" molto più cupo e dunque mi auguro che verrà il momento in cui potrò interpretare un Edward veramente dark, con pulsioni suicide.
Kristen Stewart: Sono rimasta molto coinvolta nella realizzazione di questo film, poi però ho sentito la necessità di staccare, per cui -perdonate l'onestà- non ho nemmeno letto il seguito.

Passioni sanguigne
Quali sono le ragioni che hanno fatto di Twilight un vero e proprio fenomeno culturale? Il fatto che Romeo e Giulietta non possono consumare?
Catherine Hardwicke: Probabilmente sì, la straordinaria tensione sessuale dell'opera è una ragione fondamentale. Sappiamo che se Edward si appassiona troppo può arrivare addirittura ad uccidere Bella. È peggio che in "Romeo e Giulietta", perché il pericolo non viene dall'esterno ma dall'interno della coppia.

Quali difficoltà avete incontrato nell'incarnare i personaggi di Bella e Edward?
Kristen Stewart: Ci è voluto del tempo per interpretare bene l'effetto che Edward ha su Bella e viceversa perché andava inventato, non esiste nulla di simile nella realtà. Inoltre le idee espresse sono molto forti e arrivare a questo grado di passione può portare a scadere nel ridicolo, a meno di non essere veramente pronti ad esporsi.
Robert Pattinson: Sappiamo che Edward ha 108 anni ma si comporta a volte come un diciassettenne. Questo è stato l'aspetto più complicato: immaginarsi 83 anni di vita da diciassettenne.

Le grandi fans di questi libri si sono rivelate le ragazzine. Il film mira allo stesso target?
Catherine Hardwicke: Negli Stati Uniti tutto è iniziato con un interesse da parte delle ragazzine ma poi l'effetto si è allargato e adesso anche le settantenni leggono "Twilight". Nel film, gli attori hanno approfondito seriamente i personaggi, per cui credo che potrà essere apprezzato da ogni fascia d'età.
Robert Pattinson: Credo che inizialmente la popolarità fosse riconducibile al fatto che le ragazzine non avevano ancora trovato nel panorama della narrativa qualcosa di adatto a loro, che le facesse sentire parte di un clan. Poi l'interesse si è allargato perché Stephenie Meyer scrive come se fosse veramente Bella e quando parla di cosa le piace in Edward è così precisa e ossessiva che hai l'impressione di leggere dentro alla scrittrice, di venir messo a conoscenza delle sue fantasie segrete. È questo che piace.

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