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La Mummia: dalla tomba con furore

La Mummia si (ri)sveglia dal sonno, cambia regista e sbanca (di nuovo) il botteghino. Ne parliamo con Rob Cohen.
di Marzia Gandolfi

Kung Fu Mummia
Brendan Fraser (Brendan James Fraser) (55 anni) 3 dicembre 1968, Indianapolis (Indiana - USA) - Sagittario. Interpreta Rick O'Connell nel film di Rob Cohen La mummia - La tomba dell'imperatore Dragone.

mercoledì 1 ottobre 2008 - Incontri

Kung Fu Mummia
Insieme a Dracula e alla Creatura del dottor Frankenstein, la Mummia fu "creata" dalla Universal e destinata a una lunga vita cinematografica. Risvegliata dagli scavi archeologici o da archeologi ficcanaso e maldestri, la Mummia nasceva a nuova e innaturale vita per seminare orrore e panico nel mondo contemporaneo, servendosi di poteri telepatici o ricorrendo a formule magiche. Sprovvista di un passato letterario e senza essere il prodotto di una leggenda popolare, la Mummia fa la sua prima apparizione nel cinema muto come mostro immortale, esercitando un fascino ipnotico sulle sua vittime "silenziose". Nell'epoca del digitale e di sbalorditivi effetti speciali, l'Universal ha "risvegliato" la creatura una, due e tre volte. Spalmata di balsami e avvolta da bende corrotte dai secoli, la Mummia di Stephen Sommers e Rob Cohen ha in comune con quella di Boris Karloff il soggetto di partenza e nulla più. Esercitando il suo charme e il suo potere minaccioso su una bella fanciulla, la Mummia trova sempre in un fidanzato appassionato il suo accanito antagonista. I film di Sommers e quello di Cohen, nonostante le migliori intenzioni, non aggiungono niente di nuovo allo sviluppo della storia originale, limitandosi ad aggiornare l'appeal del sacerdote "colpevole di cuore". Sembrano più che altro fare il verso all'archeologo di Spielberg, ricalcando vizi e virtù di Indiana Jones. Mettendo e spendendo in scena una grande quantità di effetti speciali, i registi lavorano sullo sviluppo della trama e dei personaggi secondo le leggi dell'economia di scala e contro qualsiasi canone artistico. Prive della magia, dell'alterità e dell'intangibilità della creatura di Karloff, le Mummie, nessuna esclusa, sfoggiano capacità spettacolari che hanno comunque e nonostante tutto ottenuto grandi incassi al botteghino. Dopo l'Egitto, andata e ritorno, ritroviamo i coniugi O'Connells in Cina sulle tracce dell'Imperatore Dragone, destato da un lungo sonno e ansioso di conquistare la "veglia" eterna. Archiviati sacerdoti e re scorpioni, gli O'Connells questa volta dovranno vedersela col talento agonistico di Jet Li, hero volante di Zhang Yimou. Più action-adventure che horror, la Mummia di Rob Cohen è un imperatore "furioso", ha gli occhi a mandorla, pratica il kung fu e combatte in assenza di gravità fino all'ultimo respiro, oltre l'ultimo respiro.
Cinema hongkonghese
Rob Cohen: Il cinema di Hong Kong è sempre stato molto presente nella mia cinematografia, ha influenzato il mio modo di dirigere e ha ispirato il mio stile. Questa influenza è evidente nella mia Mummia, per girare questo film avevo bisogno di maggiore libertà di azione, dovevo poter impiegare senza impedimenti le macchine da presa, gli attori e gli stuntman. Il cinema hongkonghese funziona in maniera diversa da quello americano, le scene hanno maggiore respiro. Guardando un action movie americano lo spettatore percepisce subito che l'attore è in attesa di ricevere un pugno o di essere spinto, nell'action hongkonghese, invece, tutto avviene a un livello superiore, hai la sensazione che tutto stia accadendo veramente. Pensi soltanto a Jackie Chan quando cade dalla finestra, poi si rialza e continua a combattere senza mai interrompere la sequenza atletica. È esattamente quello l'effetto che volevo ottenere.
Cercasi attori&attrici (in action) disperatamente
Quando decido di girare un action movie cerco sempre di individuare degli attori che risultino credibili sullo schermo. Naturalmente l'eroe delle mie avventure deve avere fascino da vendere ma poi arriva il momento in cui dovrà lottare, a quel punto deve essere in grado di farlo, deve possedere le qualità fisiche e atletiche adatte per impressionare lo spettatore ed essere realistico ai suoi occhi. Purtroppo ad Hollywood ce ne sono rimasti poco di attori con queste caratteristiche, non parliamo poi delle donne. Ne conoscete qualcuna che possa prendersi carico di ruoli simili?
Grandi storie e piccole storie
Nei miei ultimi film, a partire da Fast and Furious fino alla Mummia, c'è stata una crescita esponenziale del numero di scene girate in visual effects. In XXX erano 188, in Fast and Furious 700, nella Mummia 1011. L'incremento degli effetti speciali coincide con la complessità della storia raccontata. Adesso che ho avuto tre splendidi gemelli sono pronto a tornare a girare film più piccoli. Sono loro ad aver ispirato il mio prossimo progetto, Cane Rosso, un film dedicato e adatto alle famiglie. Attualmente sto anche negoziando la possibilità di fare un secondo XXX con Vin Diesel, un progetto più simile a Bourne Identity che al genere Bond. Non amo molto ripetermi nei miei progetti, ho fatto trenta film e ogni volta ho cercato di fare qualcosa di diverso. La mia unica eccezione sarà proprio XXX. Ipotizzo un sequel perché avevo concepito la storia in due fasi ma per una ragione poco chiara gli studios me lo hanno sempre impedito, producendo il secondo episodio con Ice Cube. Sequel che non ho problemi a definire un aborto. D'altra parte ho amato poco anche 2 Fast and 2 Furious.
Un esercito di terracotta
Abbiamo materialmente ricostruito 500 guerrieri di terracotta. Pur essendo un grande appassionato della cultura e dell'arte cinese ho ritenuto opportuno recarmi in Cina prima delle riprese. Una volta raggiunta la zona di Yanzhai ho visitato i suoi scavi insieme ad un archeologo, la sua presenza mi ha permesso di accedere a luoghi altrimenti chiusi al pubblico. Era talmente straordinario quello che vidi che decisi di riscrivere quella parte della storia. All'epoca non era ancora stata rinvenuta la Tomba dell'Imperatore e nessuno immaginava dove potesse essere ubicata. Ho provato a farlo io girando La Mummia, ho immaginato che fosse sotto l'esercito di terracotta. Mentre erano in atto le riprese hanno effettivamente scoperto la tomba e indovini un po'? Era sepolta proprio sotto i guerrieri di terracotta. Questo è uno di quei rari casi in cui la finzione finisce per coincidere con la realtà.
Una Mummia in Perù
Non so se sarò io a dirigere il quarto episodio della Mummia, questo bisognerebbe chiederlo alla Universal. Quello che posso dire con certezza è che la decisione di "spedire" i protagonisti in Perù non è casuale. In Cina non esiste la cerimonia di mummificare i morti mentre in quella zona del sudamerica sono esiste civiltà che la praticavano. Il quarto episodio dovrebbe in un certo senso recuperare la tradizione funebre della mummificazione. Girare in Cina è stata una bella opportunità per spezzare con l'Egitto. È stata un'avventura incredibile, il governo cinese ci ha fatto soltanto due richieste, quella di non chiamare la mummia col nome del primo imperatore cinese Qin Shi Huang e quella di sottolineare che la storia raccontata fosse soltanto un'opera di fantasia.

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