L'eletto adora l'hockey, suonare e lo scarabeo
È quotato tra i 15 ed i 20 milioni di euro a film, mentre, per l'accoppiata Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, sembra abbia guadagnato circa 185 milioni. Il conto in banca di Keanu Reeves ricomincia a girare in questo 2008 grazie all'arrivo nelle sale de La notte non aspetta, tratto da un romanzo di James Ellroy, in cui interpreta un poliziotto poco avvezzo alle regole.
Malgrado il suo status di super stella di Hollywood e il rango di icona internazionale – oltre ad aver salvato il nostro mondo e tutta l'umanità nella trilogia dei fratelli Wachowski e nei panni di Constantine – Keanu Reeves è un uomo che coltiva delle sane e normalissime passioni. Ama il ballo liscio, gli scacchi, il motociclismo, l'hockey su ghiaccio (ai tempi della scuola è stato un eccellente portiere) e lo scarabeo. È anche un avido lettore e gioca con passione a ping-pong. Più di tutto, quello che ama fare è suonare il basso anche se, dopo una serie di esperienze con delle band, nel 2005 ha dato l'addio alla scena musicale. In questo campo, francamente, non si può certamente dire che sarà rimpianto.

Speed
Una corsa a perdifiato su di un autobus lanciato a velocità folle per non esplodere. È il film che lo ha lanciato, insieme alla sua amica Sandra Bullock. Con l'attrice nacque un'amicizia, che culminò quando Keanu ricevette la sua stella sull'Hollywood Walk of Fame, e la Bullock pubblicò un annuncio di congratulazioni su di un giornale in cui si complimentava con lui e si aspettava che facesse la stessa cosa quando lei avesse ricevuto una stella; qualche settimana dopo Sandra ricevette la sua stella e si ritrovò una pagina dedicata dallo stesso Reeves.

Point Break - Punto di rottura
È un altro dei ruoli iconici dell'attore di nazionalità canadese. Infiltrato in una banda di surfisti rapinatori di banca, inizia una caccia all'uomo che collimerà con un altro "inseguimento", quello all'onda perfetta in cui scomparirà Badhi/Swayze. Suo malgrado è un film manifesto di una generazione: Reeves e Swayze diventarono simboli della cultura surf che, soprattutto in California, assume i contorni di una religione. Proprio il personaggio di Keanu – un agente FBI che rimane affascinato dai contorni anarchici e ribelli della cultura surf – ha finito con il rappresentare un punto di svolta nella storia dei film sui poliziotti infiltrati.

A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare
Dal punto di vista puramente estetico e interpretativo, Fred Arctor (ma sarà veramente lui o solo una delle sue personalità fantoccio?) è uno dei personaggi meglio riusciti della carriera di Keanu Reeves. Sarà forse merito della "live action" ritoccata con l'animazione grafica, ma l'intensità schizofrenica dell'attore canadese ha offerto un senso unico al film di Linklater come, del resto, hanno fatto tutti gli importanti colleghi che hanno preso parte a questo progetto, come Robert Downey Jr., Woody Harrelson e Winona Ryder. Tratto da un capolavoro scritto da uno dei padri della fantascienza del XX secolo (quel Philip K. Dick che molto ha dato anche al cinema), A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare segue, passo dopo passo, l'alterazione visiva dei suoi protagonisti che precipitano sempre più nelle visioni e gli incubi provocati dalla droga. Un film sottovalutato da recuperare, senza dubbio.

Constantine
La maledizione dell'eroe perseguita Reeves. Dopo il successo di Neo Anderson e i suoi viaggi nella matrice per salvare l'umanità, l'attore accetta l'offerta per interpretare il cacciatore di demoni John Constantine. Qui Reeves è costretto a giocare con il cinismo del suo personaggio, un autentico antieroe fumatore incallito e in aperta polemica con l'autorità suprema, ovvero Dio. Ma, in fin dei conti, ha il cuore tenero e non esita a sacrificarsi per salvare una vita, cosa che, gli varrà la salvezza... o almeno così sembra!

Matrix
Senza addentrarci nelle maglie strette dei due pessimi sequel che hanno annebbiato la fama del primo film ma hanno fatto ricchi tutti - dagli sceneggiatori agli attori fino, ovviamente, ai produttori - Matrix ha radicalmente cambiato le regole del genere d'azione, lasciando un segno (una matrice potremmo quasi scrivere) nel genere fantascientifico. Merito degli innovativi effetti speciali e di una storia che mescola un giusto mix di misticismo, mitologia, cultura orientale, l'Odissea e Alice nel paese delle meraviglie. Ce ne è abbastanza per far venire il mal di testa, invece sono arrivati tanti soldi e due seguiti superflui che cercano di ricreare la magia dell'originale: l'inseguono ma non la raggiungono mai. Reeves ha incarnato, così, l'ennesima icona, un altro eroe "suo malgrado" che salva il mondo al ritmo della massima greca "conosci te stesso".