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Certamente, forse: about dad

Una commedia sentimentale per padri innamorati e figlie curiose all'ombra della Grande Mela.
di Marzia Gandolfi

L'amore spiegato a mia figlia

mercoledì 14 maggio 2008 - Incontri

L'amore spiegato a mia figlia
Chi sono? Da dove vengo? Queste sono alcune delle piccole e grandi domande che la Maya di Abigail Breslin rivolge al papà di Ryan Reynolds. A Will Hayes, padre affettuoso che ha avuto tre amori senza portarne a termine nessuno, non resta che rispondere ricominciando dal principio: dal ragazzo sprovveduto di provincia che approdò a New York in cerca di fortuna, successo e una valanga d'amore. Con Certamente, forse torna il gusto della playlist. Dopo Alta Fedeltà, la commedia sentimentale di Adam Brooks, in preda a sindrome nostalgica, sciorina la top five, meglio la top three sentimentale di un ragazzo del Wisconsin. Questa volta niente classifiche pop, film preferiti o marche di cornflakes, si tratta piuttosto di dare un ordine gerarchico agli scherzi del cuore per cercare la donna della vita e trovare nome e identità alla madre della propria bambina. Come il Rob Fielding di Alta fedeltà, anche Will Hayes realizzerà cosa è andato storto col suo primo vero amore, raccontandosi non in camera e in prima persona ma davanti alla figlia. Ryan Reynolds, assimilabile a Hugh Grant e al suo eterno "boy" tutto british e cool, è un simpatico imperfetto che ascolta canzoni d'amore, regala anelli di fidanzamento, si innamora sempre della donna sbagliata e si lascia scappare quella giusta. La storia sentimentale di Will e delle sue donne è lunga sedici anni ed è ambientata in quel territorio urbano e visivo che ha segnato in maniera decisiva l'esperienza di noi spettatori e viaggiatori. Prima e dopo il ground zero delle nostre coscienze e del nostro immaginario.

Giallo romantico
Ad Hollywood esiste una lunga tradizione di commedie sentimentali che si svolgono nell'arco di un lungo periodo di tempo e quello che mi piace di questo film è il modo in cui si rimane coinvolti dai personaggi nel corso della storia. Con Certamente, forse ho voluto continuare questa tradizione romantica, così dentro il complicato mondo della politica ho calato un giovane uomo che arriva in una grande città col suo carico di speranze e sogni. Will Hayes è un padre che sta per divorziare e che rivive i suoi primi anni di aspirante politico mentre spiega alla figlia di soli dieci anni come è arrivato a sposare la donna dalla quale sta per separarsi: sua madre. Mi piace considerare Certamente, forse un "giallo romantico" perché a differenza delle altre commedie sentimentali, guardando questa non si ha fino all'ultimo idea di quello che potrebbe accadere e come potrebbe risolversi.

Amarsi e crescere a Manhattan
La mia commedia romantica è ambientata quasi esclusivamente a New York in un periodo che copre sedici anni (1992 – 2008) delle vite dei protagonisti e della metropoli. Attraverso le vicende sentimentali di Will Hayes ho potuto raccontare la storia di questa città un tempo entusiasta e idealista come i milioni di giovani che dalla provincia si riversavano nei suoi quartieri. Quei tempi sono lontani, New York era più sporca e meno sicura di adesso ma allo stesso tempo era una città piena di un'energia incredibile. Abbiamo fatto un lavoro accurato per ricreare la New York degli anni Novanta, abbiamo trovato autobus e automobili di quegli anni, affittato vecchi bidoni della spazzatura, aggiunto graffiti sui muri e sporcato le strade coi rifiuti. Le location dovevano rispecchiare alla perfezione i cambiamenti avvenuti in città intorno a Will. Un grande lavoro è stato fatto per costruire la bottega di generi alimentari nell'Upper West Side, dove il protagonista compra sempre le sigarette, e l'ufficio della campagna elettorale dell'aspirante presidente democratico Bill Clinton, creato in uno spazio vuoto su Flatbush Avenue a Brooklyn.

Padri e figlie
Uno dei personaggi femminili più importanti nella vita di Will è sua figlia Maya. La ricerca dell'attrice giusta per interpretarla è stata perciò lunga e ponderata. Poi un giorno abbiamo incontrato Abigail Breslin e non abbiamo avuto più dubbi. I produttori la videro in Little Miss Sunshine e ne rimasero incantati. Abby, è una giovane attrice straordinaria, incredibilmente determinata, instancabile e divertente. Il suo rapporto con Ryan Reynolds ha del miracoloso, insieme hanno saputo creare una relazione padre-figlia dentro e fuori dal set, hanno discusso ogni battuta, sviscerato ogni dubbio, influenzandosi positivamente e costruttivamente.

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