La maledizione del successo
Non c'è avvio migliore per la nuova settimana di film in tv che un tardo pomeriggio domenicale trascorso a ripercorrere le immagini di un grande classico del western, nello specifico il primo girato da Howard Hawks: Il fiume rosso (La7, 17.55). Protagonisti la figura mitica di John Wayne e un giovane Montgomery Clift, il tiranno e il ribelle che mettono a confronto due generazioni di magnifici attori. Altro genere e altra epoca in seconda serata con The Exorcism of Emily Rose (Rete 4, 23.35), la drammatizzazione di una storia realmente accaduta che intreccia la paura ancestrale per l'arcano all'impianto del legal thriller giocato fra aule di tribunale. Dalla notte emerge invece la felice trasposizione di un noto romanzo dello scrittore brasiliano Jorge Amado. Il realismo magico di Donna Flor e i suoi due mariti (La7, 1.35) parte da una descrizione del mondo dei bohémien nella Salvador de Bahia degli anni Settanta e arriva a mettere in scena la sapida storia di una giovane vedova che si divide fra il nuovo compagno bravo e poco focoso e il fantasma del vecchio marito.
Lunedì invece, è la letteratura cyberpunk ripercorsa nel suo più aspetto più spettacolare che filosofico, la zona nella quale si muove attraverso The Island (Italia 1, 21.10), roboante e costoso kolossal che, a dispetto degli altisonanti nomi di cast tecnico e artistico (regia di Michael Bay ed Ewan McGregor e Scarlett Johansson come protagonisti) non ha ottenuto un rilevante successo e ha decretato il fallimento commerciale della Dreamworks di Spielberg. Non è stata baciata da un travolgente successo di pubblico neanche l'ultima prova di Tarantino, Grindhouse – A prova di morte (Sky 1, 22.55), forse penalizzata dall'ennesima variazione sul feticismo per i b-movie o dalla lunghezza eccessiva dell'operazione d'ensemble con Planet Terror. Chi del giovanile successo ha durante la vita portato la croce e subito un duro contrappasso è stato Orson Welles. Anche una solida struttura noir e l'appeal di grandi divi come Marlene Dietrich e il di recente compianto Charlton Heston, non hanno permesso a un capolavoro come L'infernale Quinlan (Studio Universal, 21.00) di far imporre l'ultima volontà del suo immenso autore.

Killer, bolidi e tanta pioggia
Il martedì si presenta una serata di remake di ottimi film di spionaggio realizzati negli anni Settanta. The Jackal (Rete 4, 21.10) è l'aggiornamento nell'epoca della pace coi russi de Il giorno dello sciacallo, con Richard Gere ex terrorista dell'IRA che collabora con l'FBI per rintracciare Bruce Willis, killer professionista del trasformismo al servizio della mafia russa. La vendetta di Carter (Rete 4, 23.55) si ispira invece a un film di Mike Hodges su di un temuto killer in cerca di vendetta per l'omicidio del fratello e il passaggio di ruolo da Michael Caine a Sylvester Stallone fa ben intendere la differenza anche di stile e intenzionalità.
Mercoledì sera l'opera più interessante fra l'offerta delle tv in chiaro è senza dubbio Velocità massima (Rete 4, 23.45), un buon successo tutto italiano di qualche anno fa che dimostrò come il cinema italiano potesse anche guardare oltre l'intimismo dei drammi borghesi consumati in cucina e valorizzare il talento non solo comico di un bravo attore come Valerio Mastandrea. La buona alternativa è quella che ci porta qualche anno addietro nella filmografia dei due autori registi di recente sanzionati migliori registi dell'anno. Prima di Non è un paese per vecchi i Coen avevano già ottenuto un oscar nel 1996 come sceneggiatori per Fargo (Sky Hits, 22.55), un noir ambientato fra la bianca neve del Minnesota, abitata da personaggi balordi e meschini.
Per giovedì 1° maggio, concedetevi invece un pomeriggio di meritato riposo con le buone virtù di Cantando sotto la pioggia (La7, 14.00), il celebre musical con Gene Kelly che ha cambiato la storia non solo del suo genere ma della stessa Hollywood dei tempi dorati. Se poi l'approccio con il mondo dei Coen non fosse bastato, si può far la conoscenza anche dei personaggi altrettanto stralunati, ma certamente ben più candidi e poetici, dell'universo trasognante di Aki Kaurismaki con l'ultimo Le luci della sera (Sky Mania, 22.40).

I reperti del cinema
In occasione del nuovo capitolo, in concepimento da quasi vent'anni e finalmente a breve materializzato, venerdì sera RaiDue offre la possibilità ai cultori in trepidante attesa, ma anche agli spettatori di nuova generazione, di ripercorrere il mito dell'archeologo Indiana Jones sin dal principio: da quei viaggi in Nepal e in Egitto alla ricerca de I predatori dell'arca perduta (RaiDue, 21.05), che hanno avviato la fortuna di un mito cinematografico che ha attraversato tutti gli anni Ottanta. Ma l'avventura comincia fin dal pomeriggio con la spettacolare versione disneyana delle avventure negli abissi di 20.000 leghe sotto i mari (La7, 14.00), con Kirk Douglas e James Mason a figurare come Capitano Nemo.
Gli animali parlanti si radunano il giorno successivo, nella prima serata del sabato, con una staffetta che prevede in sequenza Babe - Maialino coraggioso (Italia 1, 19.25) e la recente versione de Il dottor Dolittle (Italia 1, 21.10) con Eddie Murphy. In piena notte sono invece i canali Rai a scandire le ore più cinematografiche: di nuovo un noir dalle venature pulp con l'ispanico Nicotina (RaiUno, 1.15), poi la biografia dell'ineguagliabile talento di Charlie Chaplin, raccontata da Richard Attenborough e fatta rivivere da Robert Downey Jr. in Charlot (RaiUno, 2.40). Infine con Ararat (RaiTre, 3.50) il regista canadese Atom Egoyan racconta se stesso e la tragedia delle sue radici rievocando i fantasmi del genocidio del popolo armeno del 1915.