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Film nelle sale: La seconda volta niente regole

Tornano grandi autori come Scorsese e Clooney, ma anche indie come Buscemi.
di Chiara Renda

In azione niente regole

venerdì 11 aprile 2008 - Rubriche

In azione niente regole
Grandi emozioni questo fine settimana, e per tutti gusti: dalla commedia romantica al documentario musicale, dal fantasy al mystery fino al mockumentary, le uscite del weekend promettono di soddisfare le variegate esigenze degli spettatori cinematografici.
Cominciamo proprio dalla commedia sentimentale, quella che George Clooney dirige nel suo terzo lungometraggio come regista: dopo Confessioni di una mente pericolosa e Good Night, and Good Luck., l'ammiccante attore si tuffa nel territorio della commedia romantica alla Coen (sullo stile di Prima ti sposo poi ti rovino, interpretata proprio da Clooney) con In amore niente regole, una storia di rivalità amorosa tre due uomini (Clooney e Krasinski) ambientata nel mondo del football degli anni '20.
Se l'ambito oggetto del desiderio qui è l'ex Bridget Jones Renée Zellweger, in Shoot'em up – Spara o muori! di Michael Davis è la nostra Monica Bellucci a rapire il cuore del protagonista Clive Owen, un uomo apparentemente normale che, dopo aver salvato la vita di un neonato durante la sanguinosa esecuzione della madre, si ritrova coinvolto in un'adrenalinica caccia all'uomo condita da un tocco di umorismo nero e grottesco. Oltre ai due bellissimi attori, coinvolti in una scena di sesso "estrema" durante una sparatoria, da sottolineare la presenza di Paul Giamatti, che tratteggia un "cattivo" da cartoni animati di Hanna & Barbera, proprio poco dopo essersi aggiudicato in un sondaggio la somiglianza con uno dei personaggi cartoon più simpatici, Homer Simpson.

Intervistando le star
Arriva finalmente anche Shine a Light, il film-concerto diretto da Martin Scorsese che ripercorre la carriera dei Rolling Stones soffermandosi in particolare sull'esibizione del 2006 al Beacon Theater di New York. Il film ha già riscosso grandi applausi a partire dal Festival di Berlino, dove è stato presentato in anteprima, ma non quelli di Mick Jagger, che in questi giorni ha dichiarato di non essere rimasto soddisfatto di alcuni primi piani e di alcune riprese effettuate durante i pezzi più lenti della band, che renderebbero il film addirittura "noioso". Difficile per un film di Scorsese...
Dalla Berlinale arriva anche il quarto lungometraggio diretto da Steve Buscemi, convincente dietro come davanti alla macchina da presa. Dopo i tanti falliti raccontati in Mosche da bar, Animal Factory e Lonesome Jim, l'ex iena si mette ancora una volta in gioco dipingendosi come un reporter di guerra fallito in Interview, intervista alla bella attrice di soap opera Sienna Miller. Costretto per punizione del suo editore ad abbassarsi a un lavoro frivolo, il giornalista si troverà coinvolto in un confronto con la ragazza sempre più intimo, ironico ma anche doloroso. Una convincente apologia della menzogna di impianto teatrale, in cui i due interpreti, chiusi per l'intera durata del film nello spazio del loft, danno - mentendo - una brillante prova delle proprie capacità attoriali.

Avventure e misteri
Ironico e appassionante è anche il ritorno di Álex De la Iglesia con un mystery tutto britannico, Oxford Murders – Teorema di un delitto, un film giallo vecchio stile intriso di logica matematica in cui ogni elemento rimanda ad un concetto, ogni ipotesi ad una visione possibile. Il regista spagnolo laureato in filosofia, dopo La comunidad e Crimen perfecto, sceglie di ispirarsi a un romanzo, "Le serie di Oxford" di Guillermo Martinez, per dirigere Elijah Wood e John Hurt in un'avventura logica e psico-logica alla ricerca della soluzione dell'enigma legato a un delitto misterioso.
Alla ricerca dell'isola di Nim è invece Abigail Breslin, che dopo Little Miss Sunshine approda su un'isola deserta, quella che il padre scienziato ha intitolato a lei, e sulla quale si rifugia nella lettura dei libri d'avventura della scrittrice Alex Rover. Adattamento del romanzo di Wendy Orr, il film dei due coniugi Jennifer Flackett e Mark Levin (già insieme come sceneggiatori) racconta le tre solitudini della bambina, del padre Gerard Butler e della scrittrice Jodie Foster, a suo agio in un ruolo comico, in un viaggio avventuroso che prima che geografico è tutto interiore.

Precari amori italiani
Molto atteso in Italia è il film di Francesco Ranieri Martinotti La seconda volta non si scorda mai. Vuoi perché interpretata dalla bellissima Elisabetta Canalis, vuoi perché musicata da Pino Daniele, questa commedia sentimentale napoletana è scritta e diretta dalla stessa squadra (vincente) di Ti lascio perché ti amo troppo: Alessandro Siani, Francesco Albanese (sceneggiatori e interpreti) e il regista Francesco Ranieri Martinotti. Una storia di disagio giovanile, il cui protagonista è uno dei tanti precari del recente cinema italiano, mammone e naturalmente afflitto da pene d'amore per una splendida ragazza (Elisabetta Canalis).
Sceglie di raccontare la precarietà, della vita e dei sentimenti, anche Anna Negri, che con Riprendimi torna al cinema molti anni dopo il primo lungometraggio (In principio erano le mutande) con un mockumentary, finto documentario a basso budget presentato in concorso al Sundance Film Festival 2008. La storia, narrata attraverso l'occhio della macchina da presa di due registi indipendenti (nel film) interessati a documentare il mondo del precariato giovanile, è quella di Lucia e Giovanni, coppia romana di lavoratori precari nel mondo della creatività, lei montatrice, lui attore. Una storia complessa, incerta e fragile che trasformerà il progetto dei due documentaristi in un trattato antropologico sulla crisi di coppia, dimostrando come il precariato influisca su ogni aspetto della vita sociale. Dopo la precarietà documentata da Ascanio Celestini e quella tragicomica di Virzì, Anna Negri mescola i due registri dando vita a un'opera matura, complessa e indipendente, che sotto la patina di commedia sentimentale affronta problemi sociali con spirito creativo e originale.
Ultima uscita – in poche copie nel nord Italia – L'aria del lago di Alberto Rondalli, tratto dal libro di Andrea Vitali "Il segreto di Ortelia": la storia, ambientata a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, è quella di Amleto Selva, uomo che dopo aver sposato Ortelia, si accorgerà del terribile segreto del titolo. Un matrimonio privo di soddisfazioni lo indurrà così a darsi alla bella vita e alla frequentazione del bordello di Lecco insieme a un gruppo di giovani compaesani del tutto indifferenti all'imminente arrivo del conflitto. Dalla riviera romagnola al lago di Como la spensieratezza dei vitelloni italiani, oltre cinquant'anni dopo Fellini

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