Vaporidis canta Silvestri
Smessi da tempo i panni di Luca Molinari, Nicolas Vaporidis è ancora affezionato al ruolo del romano un po' imbranato che gli ha dato la fama nelle due Notti prima degli esami. Con l'eccezione del noir Cemento armato, il giovane greco-romano ha collezionato una serie di commedie disimpegnate che lo hanno visto girare in lungo e in largo il Marocco (Last Minute Marocco) e prendersi gioco di una "sfigata" Capotondi nei panni del viziato "pariolino" Riccardo di Come tu mi vuoi.
Stavolta Vaporidis è pronto a portare sugli schermi una nuova notte, quella di Paolo Genovese e Luca Miniero: in Questa notte è ancora nostra, film che prende furbescamente il titolo da una strofa della canzone vendittiana "Notte prima degli esami", Nicolas sarà Massimo, un ragazzo impiegato in un'azienda di pompe funebri che sogna di sfondare come cantante rock. La grande occasione arriva per lui dall'incontro con un produttore discografico (Franco Califano), che consiglia al ragazzo e alla sua band di inserire nel gruppo una cantante straniera. La scelta ricadrà su Jing, una bella e talentuosa ragazza cinese – che di cinese ha solo gli occhi e una famiglia che sta organizzando per lei un matrimonio combinato - che però non si lascerà coinvolgere così facilmente.
Sarà compito della trascinante comicità di Massimo/Nicolas riuscire a scioglierla, anche grazie alla sua interpretazione canora: nel film infatti si cimenterà con due brani scritti appositamente per l'occasione da Daniele Silvestri.

Un impegno sociale "disimpegnato"
Fin dal titolo e dalla locandina (entrambi richiamano i due successi delle notti della maturità!), Questa notte è ancora nostra – in uscita il 19 marzo in 450 sale - annuncia il suo disimpegno. Scritto dalla coppia di registi insieme a Massimiliano Bruno e all'inseparabile e vincente duo Brizzi/Martani (responsabili delle Notti prima degli esami), il film ricalca la formula Notte prima degli esami con una novità: un messaggio sociale di integrazione razziale. Si tratta infatti di una commedia degli equivoci sentimentale, condita con un impegno "disimpegnato" che affronta in maniera scanzonata le barriere culturali e il contatto tra il mondo occidentale e quello di uno dei più numerosi gruppi etnici esistenti in Italia. Dietro questa storia a tratti surreale di becchini e musica rock c'è l'ormai collaudata coppia napoletana Miniero/Genovese, già responsabile di Incantesimo napoletano, film sulla differenza tra nord e sud Italia, e Nessun messaggio in segreteria, commedia sul mondo senile.

Il successo secondo Nicolas
Riguardo al suo ruolo nel film, quello di un ragazzo che cerca di sfondare, il ventiseienne con una lunga gavetta alle spalle (prima di arrivare a Pieraccioni e soprattutto a Brizzi ha iniziato come autista di produzione per Volesse il cielo di Salemme!) ha espresso la sua diffidenza nei confronti del successo troppo rapido di molte "neo-star": " Non credo che un ragazzo debba avere subito successo perché potrebbe anche perdere la testa. Se fai il primo film, magari Notte prima degli esami, ed esplodi come una bomba atomica, poi che succede? In bocca al lupo... È vero che un attore deve avere successo per potersi poi gestire e, quando raggiunge il successo con uno o due film, dopo anni di lavoro, allora può scegliere. Ma fino a quel momento accetta tutto quello che gli propongono. Bisogna pur campare". E forse dopo il successo, ora che riesce a campare, Nicolas può anche permettersi di scegliere, facendo crescere i vari liceali sbandati per osare nuovi ruoli. In bocca al lupo!