Quando le spie fanno il doppio e anche il triplo gioco
La giovane e carina Sydney Bristow è una studentessa del college quando le viene proposto di entrare a far parte dell'SD-6, un'agenzia segreta della CIA - Central Intelligence Agency. Lei accetta l'offerta e presto diventa un'agente operativa. La sua vita sarà stravolta, costringendola a vivere perennemente sotto un "alias", un'identità parallela a quella dell'agente segreto. Le persone che ama verranno perseguitate e uccise e lei scoprirà di essere stata ingannata e in realtà di non lavorare per la CIA ma in un'organizzazione segreta che combatte il Governo degli Stati Uniti.
Le prime due serie si snodano lungo i binari della classica spy story d'avventura, evidenziando le doti fisiche e atletiche della sua protagonista, la Jennifer Garner balzata agli onori delle cronache del gossip per aver strappato Ben Affleck dalle grinfie di Jennifer Lopez e aver impersonato Elektra sul grande schermo. Dopo questo inizio "classico", i produttori e sceneggiatori hanno iniziato a tratteggiare delle tinte più fosche, coinvolgendo misteri scientifici che risalgono a un inventore e profeta del Rinascimento, Milo Rambaldi, spingendo i temi della serie un po' più verso l'estremo e l'occulto.

La produzione
La scelta di fare di Alias una serie ad alto tasso tecnologico l'ha posta nella categoria dello "Spy-fi". Fin dal primo episodio – andato in onda sulla ABC il 30 settembre del 2001 – la serie è stata ambientata a Los Angeles. Anche se parte dell'azione si svolgeva in giro per il mondo, solo in un caso le riprese sono state effettuate fuori dalla California, ed esattamente a Las Vegas. La trovata del profeta rinascimentale Milo Rambaldi è effettivamente quel che sembra: un espediente narrativo degli sceneggiatori. Non è mai esistito nessun inventore che risponda a quel nome, ispirato, tra l'altro, dal mago italiano degli effetti speciali, Carlo Rambaldi, il papà di E.T.. Ad ogni modo, il contesto in cui è posto Milo Rambaldi è tutto vero e storicamente provato, come lo è del resto la passione di Adolf Hitler per l'occulto, tema che ricorre spesso nella serie.

Quel geniaccio di J. J. Abrams
Ebbene sì: anche dietro Alias si nasconde il nome e l'inventiva di uno dei protagonisti della televisione del XXI secolo e, ormai, anche del cinema. J.J. Abrams è l'autore e, in seguito, anche il produttore di alcuni dei telefilm più amati e innovativi degli ultimi anni. Oltre ad Alias – che possiamo ricondurre ad Abrams per il gusto verso trame difficili da sciogliere – lo troviamo tra gli ideatori di Felicity – insieme all'amico e collega Matt Reeves – e soprattutto Lost. Con il fidato Matt Reeves è stato protagonista nella prima parte del 2008 con l'acclamato Cloverfield mentre in passato ha partecipato alla stesura del blockbuster Armageddon ed è stato scelto personalmente da Tom Cruise per dirigere Mission: Impossible III, uscito nelle sale il 5 maggio 2006.

Temi e stili
Sono numerosi e permeano la serie fin dal primo episodio. Un aspetto molto forte è quello della famiglia. Il rapporto tra Sydney e suo padre – spia come lei – è cruciale, come lo è il senso di abbandono per la morte della madre. Allo stesso tempo, nell'universo SD-6 ci sono delle figure che percorrono stilemi tipici del rapporto padre - figlia. Si tratta di temi e argomenti vicini a un'altra serie di Abrams, Lost, in cui quasi tutti i personaggi hanno rapporti conflittuali con almeno un genitore, molto spesso proprio il padre.
Dal punto di vista stilistico Alias si distingue per l'azione molto spinta e l'ossessione per il doppio gioco, la tecnologia e l'occulto. Caratteristica è la scelta di far partire i titoli di testa a puntata già iniziata, spesso anche un quarto d'ora dopo l'inizio della serie.

Jennifer Garner
Alias ha lanciato la stella di Jennifer Garner, la bella (e brava) attrice texana che ha conquistato il pubblico unendo alla sua avvenenza delle invidiabili doti atletiche. Così brava che dopo appena mezza stagione di programmazione, nel 2002 vinse il Golden Globe come Miglior Attrice in una serie televisiva drammatica. Inoltre, si è meritata 4 nomination consecutive agli Emmy. La bella Jennifer si è fatta così notare dal cinema: le sue doti atletiche sono tornate molto utili in Daredevil in cui ha interpretato Elektra, così brava da meritarsi uno spin off omonimo tutto suo dallo scarso successo, purtroppo. Durante le riprese del film tratto dalle avventure dell'eroe cieco, la Garner ha conosciuto Ben Affleck, suo attuale marito e padre di Violet Anne Affleck, la figlia della coppia che è stata, involontariamente la causa della riduzione dell'ultima serie di Alias da 22 a 17 episodi.

Cast e stelle
Anche Alias non fa certo eccezione alla aurea regola che vuole che serie e telefilm siano infarciti di ospiti di prestigio. Uno dei più importanti è stato senz'altro Quentin Tarantino che non ha mai nascosto la sua passione per le serie tv. Ha partecipato a 3 episodi della prima e terza stagione. Altre icone dell'universo tarantiniano hanno preso parte ad Alias. Uma Thurman è apparsa in un episodio della seconda serie (Duplicazione); David Carradine è entrato in Conto alla rovescia, episodio numero 20 della seconda serie; Vivica A. Fox ha preso parte a Oltre i sei (dove recitava anche Tarantino) nella terza stagione.
Molti sono i rimandi all'immaginario di Tarantino anche nel plot di Alias: punture di adrenalina nel cuore (vista in Pulp Fiction), combattimenti con pentole e coltelli (accade in Kill Bill I), donne sepolte vive in una bara (Kill Bill II), uno spunto, quest'ultimo che tornerà nell'episodio di un'altra popolare serie tv, CSI, diretto dallo stesso Tarantino.
Tra le altre guest star apparse in 5 stagioni di Alias ricordiamo Ethan Hawke, Christian Slater, Isabella Rossellini, Djimon Hounsou, Faye Dunaway, Roger Moore e Rutger Hauer.