Tra omaggi e opere minori
Da venticinque anni il Bergamo Film Meeting è un festival attento al mondo, alla modernità e al dialogo tra le diverse culture. E anche quest'anno, dall'8 al 16 marzo, Bergamo si animerà con un'offerta di buon cinema, proveniente dalla contemporaneità ma anche dal passato. Da non perdere infatti, oltre ai tanti film inediti in concorso, la retrospettiva dedicata a René Clair (e in particolare al suo periodo sonoro), capostipite di un certo cinema francese, onirico e sempre in bilico fra dramma e commedia.
Continuando con gli omaggi, il festival quest'anno onorerà il regista e direttore della fotografia recentemente scomparso Frederick Francis (1917-2007), due volte premio Oscar per la fotografia, e collaboratore di registi della statura di Reisz, Lynch e Scorsese: negli ultimi giorni del festival verrà proiettato The Innocents, Suspense il titolo italiano, un piccolo capolavoro sconosciuto con una meravigliosa Deborah Kerr.
Una grande scoperta per il pubblico del festival sarà anche il mondo del regista basco Julio Medem, autore di un cinema visionario e profondamente radicato nella realtà spagnola, mentre la "Finestra su Chris Marker" sarà un omaggio a una delle personalità più in vista a livello mondiale nel campo dell'arte e della creazione audiovisiva, conosciuto ai cinofili soprattutto per il geniale La jetée. Di Marker sarà allestita, nella sala di Porta S. Agostino e in anteprima europea, l'installazione Owls At Noon Prelude: The Hollow Men, realizzata per il Museum of Modern Art di New York (MoMA).
Tra le novità di questa edizione va segnalata la sezione "Visti da vicino", riservata al documentario di ricerca, che si aprirà con Joy Division, documentario presentato in anteprima nazionale dedicato alla band che ha segnato per sempre – in brevissimo tempo - la cultura dark.
E infine, in occasione di un festival che si inaugura l'8 marzo, pare particolarmente calzante la presentazione del film sulle donne di Alina Marazzi, Vogliamo anche le rose, accompagnato da un film in concorso della regista ceca Alice Nellis, già vincitrice della Rosa Camuna di Bronzo nel 2000 con il film Ene Bene.
Da non dimenticare poi due piccoli film italiani distribuiti con molte difficoltà che il Bergamo Film Meeting ha voluto premiare: L'estate di mio fratello di Pietro Reggiani e Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.