Il film
Basato sulla vendutissima e pluripremiata omonima serie di videogiochi, Hitman narra la storia di un assassino geneticamente modificato conosciuto come Agente 47 (Timothy Olyphant). I suoi marchi di fabbrica sono una grazia letale, una precisione infallibile e un forte orgoglio per il lavoro che svolge. Neanche 47, però, può prevedere una "componente casuale" che irrompe nella sua precisissima vita: l'inaspettato risveglio della sua coscienza e le emozioni sconosciute che provoca in lui una misteriosa donna russa...
Timothy Olyphant, dal vivo meno glaciale e più sorridente, racconta alla stampa romana come si è trasformato nell'Agente 47.

Dal videogioco al film
Il regista Xavier Gens è un grande amante dei videogiochi e sin dall'inizio ha dichiarato d'essere molto eccitato dal dirigere una pellicola basata su uno dei suoi preferiti. Da appassionato, Gens voleva rimanere fedele allo stile e allo spirito particolarissimo del videogame, per trasformare il gioco in pellicola, ossia tirar fuori qualcosa di reale da un universo immaginario, rispettando al tempo stesso tutta l'iconografia del gioco di Eidos Interactive. Olyphant, al contrario afferma di aver "deciso di ignorare la comunità dei videogame e dei fan di Hitman, perché non si può stare attenti a quello che dicono tutti quanti". E aggiunge: "In ogni lavoro cerchi di capire cosa stai trattando, dalla storia ai personaggi. Io mi sono chiesto quale fosse il modo migliore di concentrarsi sulla sceneggiatura e ho evitato accuratamente anche di vedere il videogame, per dare qualcosa di fresco e di originale alla mia interpretazione".

Diventare 47
L'approccio per Timothy non è stato certo facile... "Il giorno dopo aver firmato per il film mi sono ritrovato in palestra, a lavorare con un uomo terribile. Tre giorni dopo stavo malissimo, mi faceva male tutto, ed è passata un'altra settimana prima di stare meglio. L'allenamento più pesante consisteva in quattro settimane di sollevamento pesi, per aumentare la massa muscolare... che è già sparita. Poi, quando ci siamo spostati nell'Europa dell'est, sono andato al poligono di tiro e mi hanno insegnato davvero ogni modo per uccidere una persona... cose che avrei voluto saper fare quando ero al college! La scena più faticosa dal punto di vista fisico, comunque, è stata indubbiamente quella con le sciabole, perché ci siamo fatti spesso male e io che la giravo senza guanti mi sono riempito di tagli".

Ghiaccio o amore?
La storia d'amore con Nika non viene sviluppata, perché sarebbe stato come tradire il personaggio e la storia. È interessante che un uomo così risoluto nell'uccidere sia assolutamente incapace di gestire una serata di conversazione a cena con una donna, tanto da andare in bagno per uccidere il suo bersaglio per... rilassarsi". Olyphant non prevede un sequel del film, comunque, e si sbilancia: "Spero non ci sarà un seguito a Hitman, perché preferisco muovermi da un personaggio all'altro. Per questo partirò subito per il Canada, dove finalmente sto girando una commedia".