Advertisement
I Viceré: anche i ricchi piangono

L'opera letteraria di Federico De Roberto diventa un drammone storico al servizio del grande schermo.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

lunedì 5 novembre 2007 - Incontri

Il film
Più di un secolo fa Federico De Roberto dava alla luce "I Viceré", secondo volume di una trilogia incentrata sulla dinastia degli Uzeda di Francalanza. L'antica e potente famiglia catanese torna a essere attuale nel film di Roberto Faenza che ne ricostruisce la vicenda genealogica riportando all'attenzione un libro lungamente contestato al punto da essere censurato. Ambientata in un'epoca di profondi cambiamenti - ispirata direttamente alla situazione sociale e politica del periodo in cui è stata scritta - l'opera letteraria di De Roberto adattata da Faenza diventa un drammone storico al servizio del grande schermo. Nel Viceré cinematografico Lando Buzzanca incarna il Principe Giacomo, capofamiglia arbitrario e tirannico degli Uzeda, votato all'avidità, alla scaramanzia e all'odio, mentre Alessandro Preziosi e Cristiana Capotondi interpretano i figli Consalvo e Teresa. Abbiamo incontrato il regista e i protagonisti del film.

L'adattamento del libro
Roberto Faenza: Un film non è mai un libro. Nel caso de I Viceré ho dato molta importanza alla famiglia, ho pensato che il cuore dell'opera letteraria fosse proprio lo scontro familiare. Quanto al resto, c'è tutto nel libro. Anche il linguaggio politico, quando si parla di destra e di sinistra, è opera di De Roberto che ha mostrato una preveggenza degna di nota. Per questo abbiamo ritenuto giusto inserire una didascalia iniziale ("Ma come, Federico De Roberto, quel galantuomo siciliano di cento e più anni fa, pronunziava davvero le frasi nel film, che sembrano scritte oggi da un tribuno estremista o da un guitto irriverente?", NdR).

Prodotto destinato alla televisione
Roberto Faenza: È un equivoco, I Viceré non è nato per la tv. Abbiamo dovuto chiedere l'aiuto della Rai perché era un film molto costoso e da soli non ce l'avremmo fatta a realizzarlo. Ho lavorato parallelamente a un altro prodotto per la televisione (una fiction di due puntate, NdR), sempre intorno alla trama del libro, girato in maniera completamente diversa, con macchine da presa diverse, che s'intitolerà persino in un altro modo.

Essere Consalvo
Alessandro Preziosi: Ho visto il film nella versione finale solo questa mattina e mi ha convinto molto Consalvo, che nel libro di De Roberto è un cinico, un ragazzo divenuto troppo presto uomo. Come interpretazione non mi sono ispirato a nessuno in particolare, ma mi sono confrontato molto con Roberto. Mi sono impegnato con tanta determinazione perché volevo trovare qualcosa di buono nel mio personaggio. I Viceré è un film che serve a riportare l'attenzione su un libro importante.

Un personaggio shakesperiano
Lando Buzzanca: Ero molto spaventato da questo personaggio così shakesperiano. Inoltre, per interpretarlo al meglio, dovevo dimenticare Lancaster (l'opera letteraria di Federico De Roberto è stata spesso associata a Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che nella trasposizione cinematografica di Visconti vedeva l'attore hollywoodiano interpretare Don Fabrizio, il principe di Salina, NdR). Il Principe Giacomo ha tre caratteristiche lapalissiane - l'avidità, la scaramanzia e l'odio - che non mi appartengono. Le ho dovute cercare, con la paura di eccedere. Roberto da parte sua è uno che non chiede niente all'attore, non ci vuole proprio parlare. L'attore deve fare, poi lui interviene.

Teresa, il bene e il male
Cristiana Capotondi: Si è trattato di un ruolo difficile da interpretare, perché dovevo recitare in siciliano. Teresa è un personaggio che cammina sul filo tra il bene e il male. Nel momento in cui cerca di fare il bene della famiglia, per volere del padre, accetta il sacrificio e diventa complice del male, rinunciando alla propria felicità.

Il gattopardo
Roberto Faenza: Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha saccheggiato l'opera di De Roberto, al quale va il riconoscimento almeno da un punto di vista dell’impianto letterario. "I Viceré" è stato bollato dai crociati e per tantissimi anni non è stato letto né divulgato. Purtroppo la cultura laica non è mai stata in grado di difendersi. È ovvio che non posso confrontarmi con Visconti, come potrei mai? Ma mi è stato detto che la scena di ballo del mio film è azzardata. Come se non si potesse più ricreare una scena di ballo ambientata nell'Ottocento dopo Il gattopardo. In fondo io quella scena l'ho girata in una sola sera, Visconti in trentadue.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati