L'impegno di Redford e Cruise
Dopo il viaggio nei ricordi delle "ex ragazze" degli anni Settanta Jane Fonda, Cloris Leachman e Shirley Knight, che hanno intrattenuto il pubblico romano con aneddoti e memorie del loro passato cinematografico, sul red carpet romano oggi è atteso l'ex ragazzo biondo di Hollywood Robert Redford e il suo Leoni per agnelli, che lo vede impegnato come attore e regista per raccontare tre storie legate alla guerra al terrorismo, che coinvolgono un senatore, una giornalista e un professore idealista che cerca di convincere uno dei suoi studenti più promettenti a cambiare il corso della sua vita. Redford sfilerà stasera sul tappeto rosso accompagnato da Tom Cruise, ma ha dato forfait invece Meryl Streep, interprete anche del film di Gavin Hood Rendition.

Forfait da Hollywood, immancabili gli italiani
E quella della diva pare non essere l'unica defezione della festa romana, viste anche le assenze di Sidney Lumet (Before the Devil Knows You're Dead), bloccato dall'otite, di Isabelle Huppert (in concorso con L'amour caché), di Keira Knightley, che ha concesso gli onori del tappeto rosso al coprotagonista di Seta Michael Pitt, e di Clive Owen, che ha lasciato la passerella di Elizabeth – The Golden Age alla splendida protagonista femminile Cate Blanchett, accompagnata solo dal regista Shekhar Kapur e da Geoffrey Rush.
Non sarà a Roma nemmeno Benicio del Toro, che lascerà a una Halle Berry col pancione il compito di rappresentare Oltre il fuoco di Susanne Bier.
Ma se i divi di Hollywood fanno i difficili, non è così per i volti noti di casa nostra, tutti orgogliosi di rappresentare le loro opere: dopo la freschezza di Giorni e nuvole, dramma familiare presentato ieri, che ha visto sfilare Antonio Albanese e Margherita Buy accompagnati dal regista Silvio Soldini, oggi è la volta del "dark carpet" della famiglia Argento, che dopo la proiezione dei primi due capitoli della trilogia (Suspiria e Inferno), sfilerà per la prima in notturna del terzo attesissimo episodio de La terza madre, presentato direttamente al pubblico senza anteprime stampa, in linea con il carattere popolare del festival.