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Quel treno per Yuma: uomini d'onore nel far west

Nel film di James Mangold Russell Crowe interpreta il temibile fuorilegge Ben Wade.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

martedì 16 ottobre 2007 - Incontri

Il film
Dan Evans (Christian Bale) è un contadino con un passato da tiratore scelto dell'Esercito dell'Unione e una ferita alla gamba che lo ha reso invalido. È un uomo onesto che fatica a tirare avanti con la famiglia perché soggiogato dal detentore dell'atto di vendita del ranch che lo vorrebbe cacciare dalla proprietà in vista della costruzione della ferrovia. La moglie e i figli hanno perso fiducia nei suoi modi dimessi e quando gli si presenta l'occasione di guadagnare i soldi che gli permetterebbero la libertà dal dispotico Glen Hollander e il rispetto agli occhi della famiglia si butta a capofitto nella missione. Ma non sarà semplice portare a Contention il temibile fuorilegge Ben Wade (Russell Crowe) - noto per i suoi feroci assalti alle diligenze e per aver ucciso un numero indefinito di persone - e farlo salire su quel treno per Yuma. Rispolverato il racconto di Elmore Leonard ("3:10 to Yuma") e il film diretto nel 1957 da Delmer Daves, James Mangold riporta sul grande schermo un western che racconta del difficile viaggio di Dan Evans e Ben Wade, due uomini d'onore nel far west.

In Un'ottima annata aveva curato il suo guardaroba inspirandosi al modo di vestirsi di suo zio. Anche in Quel treno per Yuma ha voluto contribuire all'abbigliamento di Ben Wade, a chi si è ispirato questa volta?
È una cosa che amo fare, dare il mio contributo all'aspetto del personaggio che interpreto. Nel caso di Ben Wade il punto chiave è che lui è molto bravo in quello che fa per cui non deve per forza sembrare un povero cowboy. Lo dice anche a un certo punto del film, che ha sottratto in tutto circa 400mila dollari, quindi non sappiamo cosa farà in futuro, né ne conosciamo bene il passato. È come se in questo pueblo che ha costruito lungo il fiume, appena dopo il confine, in Messico, vivesse una vita completamente diversa. I suoi abiti mostrano il dualismo che c'è in lui. Da una parte è il fuorilegge che va in campagna a derubare le diligenze, dall'altra è l'uomo che va in città a spendere i suoi soldi. Abbiamo dedicato molto tempo alla scelta dell'abbigliamento, proprio perché Ben è un uomo di successo e lo mostra anche negli abiti che indossa.

Quali sono i western del passato che ama?
I western generalmente hanno una moralità molto semplice, soprattutto i classici americani. Mi piacciono infatti i western non statunitensi ed è a quelli che ci siamo ispirati. Penso ai film di Sergio Leone, che era un vero maestro del genere, o ad altre produzioni australiane. Se parliamo di John Wayne, mi piacciono molto i western in cui sfodera il suo senso dell'umorismo, come ne I quattro figli di Katie Elder, ma questo non accadeva spesso. Quando ho rivisto Quel treno per Yuma e l'interpretazione di Glenn Ford ho subito pensato all'opportunità che avevo di poter dare vita a quello che mi dettava l'immaginazione. Ad esempio, non si ha mai del tutto la consapevolezza della cattiveria di Ben Wade fino agli ultimi due minuti del film. Solo vedendo le ultime azioni che compie ci si rende conto del perché tutti lo temano così tanto. Ma fino a quel momento se ne possono cogliere solamente delle sfumature qua e là.

L'ha mai imbarazzata il confronto con Glenn Ford?
No, perché quando guardi il film di Delmer Daves è ovvio che sia stato fatto con un budget molto basso. Il viaggio che compiono Ben Wade e gli uomini che lo hanno catturato non viene mai mostrato. Noi abbiamo voluto ampliare la visione di quel mondo. Oltretutto non abbiamo dovuto attenerci alla sensibilità di quell'epoca, degli anni '50, e così per certi versi, per le tematiche affrontate, siamo stati molto più liberi. La relazione tra Ben e Dan Evans (Christian Bale) non è immediata ma si forma e si fortifica nel giro di giorni. Non reputo il film originale un classico del western, ma aveva una cosa bellissima: il dialogo tra Ben e Dan. Noi abbiamo tenuto quel dialogo e ampliato il quadro che li circonda.

Cosa le interessava in particolar modo di Quel treno per Yuma?
In generale i western raccontano sempre la stessa storia, o comunque hanno tutti degli elementi in comune - un paese che si sta aprendo al progresso, la costruzione di una ferrovia che avrebbe cambiato per sempre il profilo degli Stati Uniti. Pochi western hanno una storia o una prospettiva originali. Quello che mi affascina veramente - ed è il motivo che mi ha spinto a fare questo film - sono gli esseri umani per quanto contorti, strani, onorevoli possano essere ed essere insieme tutte queste cose. Mi interessa quello che c'è nel cuore delle persone.

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